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Su Domani dell’8 marzo scorso è comparso un articolo di Andrea Casadio che, prendendo spunto dai casi di due giovani universitarie che si sono uccise, apparentemente – così hanno lasciato detto – a causa dei loro insuccessi negli studi presso lo Iulm di Milano e l’Università di Napoli, getta l’allarme sul malessere psicologico e sulla frequenza di suicidi nei giovani. Casadio, oltre che giornalista, è medico, con esperienze di docenza e ricerca in neuroscienze alla Columbia University di New York. Documenta la sua denuncia con dati.
«Ogni giorno in Italia un giovane si toglie la vita. Questo fenomeno è comune a quasi tutti i paesi del mondo», occidentale, presumo io. Secondo i Centers for Disease Control – enti governativi che negli Stati Uniti monitorano la sanità pubblica – «sentimenti di tristezza e disperazione» sono in grande aumento tra i giovani, dal 28 al 42 per cento in 10 anni; il 22 per cento ha pensieri suicidi; crescono gli episodi di autolesionismo; la situazion...
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