Gibbs, ex portavoce della Casa Bianca, indeciso tra Facebook e Obama

Di Chiara Sirianni
30 Marzo 2011
Il gruppo di Mak Zuckerberg ha fatto un'offerta milionaria a Robert Gibbs per diventare dirigente di Facebook. Ma l'ex portavoce della Casa Bianca aveva detto avrebbe guidato la campagna elettorale del 2012 per la rielezione del presidente Barack Obama. Facebook sta cercando di assumere politici sia democratici che repubblicani

Robert Gibbs, ex portavoce della Casa Bianca, potrebbe essere assunto da Mark Zuckerberg e dal suo gruppo, Facebook, come dirigente del settore comunicazione.
Gibbs aveva annunciato di voler preparare la campagna di rielezione del presidente Usa Barack Obama nel 2012.

L’offerta di Facebook ammonterebbe a milioni di dollari e anche se tutto dovesse risolversi, come probabile, in una bolla di sapone, la proposta è interessante se contestualizzata nella strategia aziendale che il gruppo di Zuckerberg sta portando avanti. Gibbs infatti non è solo: Facebook sta cercando di includere nel suo staff numerosi pezzi da novanta della politica e della comunicazione americana.

Come riporta il New York Times, nella squadra c’è Sheryl Sandberg, già dirigente dell’amministrazione Clinton (e ora nell’amministrazione di Facebook) e Ted Ullyot, ex consigliere per il giudice della corte suprema Antonin Scalia. Il quotidiano sottolinea come il social network si stia impegnando a stringere rapporti rigidamente bipartisan. Pragmatismo, dunque, anche alla luce dell’errore commesso da Microsoft e Google, che in passato hanno creduto che una copertura politica democratica sarebbe stata sufficiente a garantire alle società un futuro sicuro.

Non solo. Per quanto rigaurda la privacy degli utenti del social network, il 3 marzo due membri del Congresso, Edward J. Markey e Joe Barton, hanno intimato ai vertici di Facebook di rispondere della cessione di indirizzi fisici e numeri di telefono di milioni di utenti. Ed è con questa chiave di lettura che Chris Jay Hoofnagle, direttore dei programmi della privacy presso il centro di diritto e tecnologia presso l’Università di Berkeley, interpreta la strategia aziendale del gigante del web.  «Facebook potrebbe essere uno strumento potente di campagna elettorale. Una volta dimostrato questo, chi può assicurarci che i legislatori del congresso non smetteranno di tenere Facebook sotto i riflettori?».

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