Gesù ha costruito la Storia chiamandoci “amici”

Di Pippo Corigliano
10 Febbraio 2013
Saper voler bene è la scienza suprema, di cui il maestro è Gesù e chi segue le sue orme: perciò i santi sono attraenti

Ci sono momenti della vita in cui un’indisposizione – tipo influenza– consente di sottrarsi al flusso dei doveri impellenti e di riflettere e pregare senza fretta. Sono momenti in cui ritornano i volti delle persone care e ti accorgi che tutte le persone sono care. La vita sembra uno scorrere di acque attraverso cui si vede qualcosa di fermo, un fondo pietroso, e quel fondo è il Vangelo, le cose dette e fatte da Gesù. «Vi ho chiamati amici…».

Chi è che ha costruito la Storia come Gesù? Cicerone e altri autori hanno scritto sull’amicizia, ma Gesù ne parla con una forza nuova perché nessuno ama come colui che dà la vita per i suoi amici (Gv 15,13). Solo l’amore incondizionato fa crescere. Ho appena letto Ogni angelo è tremendo, l’ultimo libro di Susanna Tamaro che descrive la maturazione della sua personalità fin da bambina: il gelo dei rapporti umani senza amore la paralizza, mentre l’incontro con una maestra comprensiva o con una tata amorosa fa fiorire nel suo animo temporanee primavere. Una prova in più che è l’amore il vero nutrimento dell’animo umano.

I demòni sono ferrati in teologia ma aborriscono il volersi bene. Saper voler bene è la scienza suprema, di cui il maestro è Gesù e chi segue le sue orme: perciò i santi sono attraenti. Pietro dice a Gesù: «Tu solo hai parole di vita eterna». Lo dice non perché lo considera un filosofo (in quel momento Pietro non ha capito quanto Gesù ha appena detto) ma perché ha capito che Gesù parla d’amore vero, che è la verità eterna.

@PippoCorigliano

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