
Merkel, c’è poco da festeggiare: le cambiali stanno per arrivare a scadenza
Angela Merkel e i dirigenti Cdu-Csu hanno fatto bene a festeggiare la loro vittoria elettorale con toni contrastanti con la loro abituale seriosità, perché da adesso in avanti ci sarà molto poco da festeggiare, per la cancelliera e per i suoi collaboratori. Proprio a causa delle politiche che le hanno permesso di ottenere il consenso del 42 per cento degli elettori tedeschi, ma che dopo aver sgarrettato le economie dei paesi mediterranei dell’euro ora si rivolteranno contro la stessa Germania che le ha promosse.
Continuando, naturalmente, ad affliggere i paesi europei che hanno intrapreso politiche di austerità alla Wolfgang Schaüble, il ministro delle Finanze tedesco che in un surreale commento pubblicato dal Financial Times ha scritto che la cura sta funzionando e che le economie dei paesi dell’euro sono in ripresa. La realtà, come tutti sanno, è che in Grecia, Irlanda, Portogallo e Italia il rapporto fra debito pubblico e Pil ha continuato a logorarsi, e che in Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo la disoccupazione ha toccato record storici, nella popolazione generale come fra i giovani.
L’anno prossimo la Grecia diventerà nuovamente insolvente, e i costi della cancellazione inevitabile del debito ricadranno sui cittadini europei. Quasi certamente Portogallo e Irlanda chiederanno nuovo credito. Il rialzo dei tassi d’interesse dei bond tedeschi continuerà, e sottrarrà preziose risorse finanziarie ai paesi mediterranei attanagliati dal debito.
Per parte sua la Germania pagherà la salata bolletta energetica dell’ambizioso programma di sostituzione dell’energia atomica con quelle rinnovabili, vedrà contrarre l’export verso il resto dell’Europa a causa della recessione del Sud e difficilmente potrà sostituirlo coi consumi del mercato interno: quasi un terzo dei salariati tedeschi, non dimentichiamolo, riceve stipendi da 800 euro al mese.
Il miracolo tedesco che ci si chiede di imitare è fondato in realtà principalmente sulla creazione di una classe di lavoratori sottopagati oltre che su una politica dell’inflazione allo zero per cento che non è quella che si concordò all’atto di creazione della Bce. Le cambiali stanno per arrivare a scadenza, signora Merkel.
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2 commenti
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Non sono esperto come Rodolfo Casdei, ma se mi chiedessero di fare cambio fra la classe dirigente italiana e quella tedesca io la Merkel me la prenderei al volo.
se a loro 800 euro al mese bastano per vivere forse hanno un’inflazione bassa e stabile. e noi?