
Germania. «Io, finito in carcere perché mia figlia ha saltato due ore di ideologia gender. E ora tocca a mia moglie»

«È una strana sensazione: a scuola fanno violenza sui tuoi figli, poi viene segnalata un’assenza di due ore al provveditorato, di punto in bianco diventi un criminale, un poliziotto arriva alla tua porta e vieni arrestato davanti ai tuoi bambini». L’8 agosto 2013 il sangue di Eugen Martens «si è riempito di adrenalina». Quel giorno il padre di nove figli (foto © famiglia Martens) residente a Eslohe, piccolo comune della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania, è stato «rinchiuso in galera per 24 ore». È finito in carcere perché la figlia Melitta di 10 anni si è rifiutata di partecipare alle elementari a due ore di educazione sessuale, durante le quali si insegnano pratiche sessuali, masturbazione, ideologia gender e molto altro. La moglie di Eugen, Luise, finora ha scampato il carcere ma è solo questione di tempo: appena finirà il periodo di allattamento del nono figlio «l’arresto avrà luogo, come ci ha detto il poliziotto pochi giorni fa». I giornali tedeschi hanno definito i coniugi Martens “estremisti cattolici”, ma come testimonia a tempi.it Eugen, raccontando la sua incredibile storia, «noi come famiglia non siamo né cattolici né estremisti. Estremisti sono quelli che cercano di distruggere i nostri bambini attraverso la sessualizzazione precoce e l’ideologia del gender».
Eugen, perché sua figlia ha saltato due ore di educazione sessuale?
Prima che iniziasse la lezione, nostra figlia di dieci anni ha detto alla maestra che lei non voleva partecipare perché si sentiva a disagio. Allora è intervenuta la preside, che ha obbligato Melitta a partecipare contro i suoi sentimenti di bambina. Dopo averla sgridata, la preside si è infuriata, l’ha afferrata per il braccio o per il vestito e ha tentato di trascinarla in aula. Una seconda maestra si è avvicinata e ha aperto la porta. Anche gli altri bambini in classe si sono spaventati, perché le strilla della preside si sentivano fin dentro l’aula.
Poi cos’è successo?
Melitta ha dovuto trascorrere quell’ora di lezione in sala professori e così una bambina che era stata sempre elogiata per la buona condotta è diventata improvvisamente una pessima ragazzina agli occhi della preside.
Non ne avete parlato con la scuola?
Certo, prima che succedesse tutto questo. Siamo andati dalla preside per chiederle che nostra figlia fosse esonerata dai corsi di educazione sessuale ma non è stato possibile. Non c’è stata nessuna pietà, è questione di obbligo scolastico.
Per le famiglie dei bambini che saltano la scuola la legge tedesca prevede la multa e perfino il carcere.
Dopo una seconda ora saltata, la scuola ha segnalato il nostro caso al provveditorato e ci è stata comminata un’ammenda per l’infrazione: 50 euro a mio carico e altri 50 a carico di mia moglie.
E perché è finito in carcere?
Perché non ho pagato.
Non poteva farlo e basta?
Pagare la multa significa ammettere una colpa. L’ammenda in udienza è passata da 50 a 30 euro ma noi crediamo di non aver commesso alcun reato.
Era mai stato in carcere? Che effetto le ha fatto finire in prigione perché sua figlia ha saltato due ore di scuola?
È una sensazione strana. A scuola fanno violenza sui tuoi figli, tu protesti e ti ritrovi a dover pagare una multa. Poiché non ti senti colpevole, non paghi e poco dopo la polizia è già alla porta (foto sopra) e un ufficiale ti sventola sotto il naso un mandato di arresto rosso, sul quale non compare neanche la firma del giudice.
In che senso?
Si rifanno a una sentenza del tribunale che però non è stata firmata da un giudice. Allora chiedi ai poliziotti di identificarsi, ma loro si rifiutano. Per quel che ne sapevo, potevano essere tre criminali e non degli ufficiali. La verità è che insegnanti, giudici e poliziotti esercitano un arbitrio illimitato: questa è la Germania oggi.
Come si è sentito in quel momento?
È difficile spiegarlo, i sentimenti si accavallano. Quando realizzi che i poliziotti, così come i giudici, agiscono arbitrariamente, dapprima il sangue ti si riempie di adrenalina. Ma non ci si può fare nulla e ci si lascia arrestare davanti ai propri figli.
L’arresto ha avuto conseguenze?
Non sulla mia vita lavorativa. Anche i nostri figli hanno superato bene la cosa, anche se su di loro avrà sicuramente delle conseguenze.
Tutti i genitori di bambini che saltano due ore di scuola vengono arrestati come lei?
No, il problema infatti è che mia figlia ha saltato educazione sessuale. I fatti parlano da soli. Attraverso quelle lezioni vengono perseguiti degli interessi.
Che cosa ha spinto davvero sua figlia Melitta a rifiutare di entrare in classe?
È stata una normale reazione infantile. La bambina sapeva che cosa sarebbe accaduto in quella lezione e non si sentiva a proprio agio.
Lei continua a ripetere che durante le ore di educazione sessuale si fa “violenza sui bambini”. Che cosa intende?
Non sono io che lo dico. Quello che succede lo ha spiegato bene ad esempio Die Welt, come molti altri giornali [Eugen Martens fa riferimento a questo articolo del quotidiano tedesco che rivela come in tante scuole elementari della Germania si insegna ai bambini attraverso libri di testo molto espliciti l’utilizzo del preservativo, modi diversi per designare i genitali femminili, come soddisfare le lesbiche «usando la lingua», che cos’è un orgasmo, la masturbazione, i diversi orientamenti sessuali, la possibilità di cambiare genere, eccetera. Il tutto attraverso illusrazioni che non lasciano niente all’immaginazione (ne trovate alcune in pagina) e appositi kit con preservativi, oltre a peni e vagine di legno o peluche, ndr].
Come hanno reagito gli altri genitori della scuola quando è stato arrestato?
Né loro né gli insegnanti hanno fatto niente.
E sua moglie?
Pochi giorni fa è venuto un poliziotto a casa nostra. Ci ha avvertito che anche lei verrà arrestata dopo il periodo di allattamento. Non c’è un giorno prestabilito. Luise aveva già ricevuto dalla procura di Arnsberg un invito a presentarsi in carcere entro una settimana. Siccome non si è presentata spontaneamente nel carcere di Gelsenkirchen, è arrivata la polizia per l’arresto, pur sapendo che Luise stava ancora allattando.
Ha paura per sua moglie e la sua famiglia?
Ci sono momenti di debolezza in cui si viene colti dalla paura, soprattutto quando ci si concepisce da soli. Ma noi non siamo soli perché non si tratta della mia famiglia e basta. Il problema è globale, di tutta la società. Io, la mia famiglia e molte altre siamo contenti di trovarci nel mezzo di questa bufera, anche se questo ha un prezzo.
Quale prezzo?
Chiunque dica la verità deve fare i conti con le calunnie. Appena qualcuno esce dal gregge, la stampa interviene per metterlo a tacere. Così i giornali ci hanno definiti “cattolici estremisti” ma noi come famiglia non siamo né cattolici, né estremisti. Gli estremisti sono quelli che cercano di distruggere i bambini attraverso la sessualizzazione precoce e l’ideologia del gender.
Lei dice che “tante altre” famiglie sono nella vostra situazione ma sui giornali non se ne parla granché.
Non siamo gli unici, anche se è vero che i media cercano di farla passare così. Nella cerchia di Paderborn ci sono ad esempio tante famiglie che non sono d’accordo con la sessualizzazione dei bambini nella scuola elementare e all’asilo. Per questo hanno trascorso molte settimane in carcere. La stampa tace consapevolmente.
Lei ha raccontato la sua esperienza più volte durante le proteste pubbliche organizzate dall’associazione Besorgte Eltern. Migliaia di persone hanno partecipato. Pensa che scendere in piazza serva a qualcosa?
Il nostro obiettivo è fermare la sessualizzazione precoce dei bambini. I nostri figli hanno diritto a un’infanzia spensierata, libera e pura. È molto importante fare rete per protestare pubblicamente insieme perché questa cosa riguarda tutti i bambini, non solo i miei. Solo se ci si mette insieme, si è abbastanza forti per non essere messi a tacere facilmente. Ognuno deve dare il suo contributo.
Articoli correlati
131 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Non posso credere che questa storia sia vera…
Qui poi c’è da definire se era la figlia a non vole andare o era una restrizione della famiglia…
comunque è tutto molto assurdo
ma stiamo scherzando?! va bene cambiare la cultura passata in cui il sesso era una cosa da non nominare ma qua stiamo passando da un estremo all’altro!!! e la polizia che va x arrestare la mamma sapendo che allatta poi.. questo è un nuovo fascismo dittatoriale a scopo commerciale, si perchè prima i ragazzi si sessualizzano e prima comprano e cosumano!!! vergogna!!!
L’ Inquisizione processava solo i cristiani , mai gente di altre religioni al massimo ebrei o musulmani convertiti per forza o per amore , ma che comunque erano considerati cristiani.
Qui invece si vuole obbligare tutti per legge pena il carcere, gay o non gay, ad avere una mentalita’ secpndo un mentalita’ eterofoba secondo l’ ideologia gender.
Ma siamo matti ?
Era meglio la Santa Inquisizione
” L’omosessualità esiste anche in natura ” : ma è poi vero?
Io leggo su vari siti che quello che dall’esterno viene interpretato come omosessualità , in particolare per cani, primati e altri animali, in realtà è un insieme di atti di ben diverso significato. In genere di carattere giocoso nei termini di lotta, dominio dell’uno sull’altro.
In altre parole, sarebbe come dire che vedendo alla televisione dei lottatori di Sumo o di Judo uno sull’altro o più o meno avvinghiati , allora uno conclude che quei due sono omosessuali.
Il punto centrale è che nei cani o nei Primati che svolgono tali attività interpretate dall’esterno come omosessuali, non esisterebbe mai l’ejaculazione , l’unica cosa che farebbe dire che quelli sono atti omosessuali .
Infatti , anche anatomicamente , la natura è fatta in modo che il pene eretto penetri facilmente nella vagina più lubrificata e più dilatata in fase di eccitazione, e anche anatomicamente la vagina è raggiungibile dal pene perché sita ben al di sotto della coda che molti animali hanno, e non basta scostarla ( e chi glie la sposta la coda al cane che sta dietro, e che dovrebbe inserire il suo pene nell’ano dell’altro cane ?). L’ano è meno raggiungibile essendo coperto dalla coda, non si dilata e non si lubrifica in fase di eccitazione. Anche volendo , come è possibile la penetrazione ? Occorre uno sforzo guidato da atti razionali, che solo gli esseri umani possono mettere in atto.
Anche se nel caso degli esseri umani la facilitazione c’è : non c’è la coda.
Quando lo stato si appropria di scelte etiche… è preludio di dittatura… un percorso che i Tedeschi dovrebbero conoscere molto bene… ma evidentemente i lupi… cambiano solo pelo.
Dettano legge imponendo scelte economiche che strozzano i più deboli e,come in tutte le dittature, accrescono il potere di
Stato… svilendo l’individualismo. Ė singolare che si tenti di “inettareil concetto di diversità… incarcerando chi rifiuta di allinearsi ad una regola che, a dir poco, sconcerta credenti
cattolici e musulmani… e non solo.
Questi genitori stanno facendo tante storie perché la loro figlioletta sarebbe stata traumatizzata dalla vista di pupazzetti disegnati, quando loro stessi, nel proprio immenso Amore, se la piccola rimanesse incinta per abuso stupro la costringerebbero a subire la gravidanza e il parto, incuranti della sua volontà a riguardo…certo ognuno ha la sua concezione della violenza
Ha più probabilità di stupro se subisse il tuo di modello che i pupazzetti ed i disegni ti piacciono tanto . Credimi sulla parola.
La malvagia Lena si lamenta che “questi genitori stanno facendo storie”, non che sono arrestati da uno Stato di psico-polizia genderista; e da malvagia satanista qual è, si mette a fare le ipotesi che le piacciono di più, mentre non le passa per la testa che i genitori in quesionme e in prigione non vogliono – e ne hanno pieno diritto: più di uno Stato che non è più uno Stato di diritto, ma uno Stato etico, come ci ricordava l’ineffabile che deve contenere il suo sapere (molto, poco: ma volete sapere i fatti suoi? No) dietro iniziali puntate – né che la figlia resti incinta né che abbia rapporti sessuali come quelli che piacciono alla Lunacek e non dispiacciono ai pedofili: di cui le L’ -ena e le altre, unite in satana, non si danno mai pensiero, forse, anche perché figli non ne mettono al mondo per non sciuparsi l'”integrità.”
La violenza in questione e’ verso il piu’ indifeso embrione o feto che sia.
Bisogna partire da questo dato di fatto il resto sono chiacchiere che non tengono conto di tutti fattori in gioco ma di uno solo il proprio sentimentalismo.
Qualcuno sa dirmi se i Musulmani accettano serenamente … l’imposizione?
Mi spiegate una cosa? Ma cosa temete che succeda ad un bimbo a cui vengono spiegate in maniera didattica queste cose? Che si converta è decida di diventare una donna? Che si faccia rodere dal dubbio di essere omosessuale è lo diventi? L’identità sessuale è una cosa che si porta a compimento indipendentemente dalla società. Se è etero rimarrà etero. Se gay rimarrà gay. La sola cosa che cambierà sarà il suo atteggiamento nei confronti dell’altro è del diverso, è diventerà un uomo più libero e tollerante. O se per caso vostro figlio avrà la “sfortuna” di essere omosessuale, magari si troverà a vivere in una in cui grazie a queste cose si sentirà accettato è non diverso, come invece succederebbe se si trovasse a vivere nel vostro ottuso nucleo familiare.
Certo questo in un mondo in cui tutti rispettano la volontà e hanno la delicatezza di capire che un bambino a quell’età dovrebbe giocare con le macchinine i le barbie.
La maniera didattica di spiegare come mettere un preservativo vorrei vederla…
o di come masturbare una lesbica per farla venire….ahahah me viene da ride
Poi un paio di cose riguardo che se uno è etero ci resta:
1) purtroppo c’è molta gente (gli educatori moderni…) che trascura che quell’età è delicata e vengono assorbite delle cose che non possono essere rielaborate nella maniera corretta (molto spesso) e questo è causa dello sbandamento dei giovani di oggi che non capiscono più una mazza della vita perchè affrontano problematiche complesse in tempi sbagliati (e che spesso non adrebbero nemmeno studiate perchè innate).
2) i fattori ambientali influenzano la crescita. Anche una persona matura che vive in un ambiente ne assimila le abitudini, la cultura etc.. figurati una lesbica che insegna a mio figlio/a come masturbare un uomo/donna… se non ci credi prova a leggere un pò di libri sulle fasi della crescita dei bambini e quanto sono attenti ed assimilano..
3) Il rispetto nei confronti dell’ uomo non si risolve inculcando nella mentalità dei bambini tutte cose che scoprirà crescendo per natura… questo è renderli schiavi di concetti e preconcetti che loro non conoscono e per esperienza personale capiranno e assimileranno maturando una coscienza… un mondo di coscienze piatte come le vostre mi fa schifo…
4) Il fatto che definisci DIVERSI questi uomini/donne, cioè il concetto di per se, è nato perchè loro si sentono diversi e soprattutto perchè vogliono cose che non centrano niente con il loro stato…
Per esempio la famiglia è fatta da uomo+donna=bambini, non da uomo+uomo=bambini o donna+donna=bambini.
Quindi NON potrebbero essere una famiglia nel senso etimologico della parola.
Quindi inventatevi un’altra parola…io la rispetterò! Nessuno vuole lo sterminio… ma ognuno al suo posto e nel rispetto degli altri… e giù le mani dai bambini…(ripeto: guarda caso la legge l’ha fatta una lesbica).
Anyway: fate come ca** ve pare i miei figli non ce vanno sicuro all’ora di educazione sessuale…
Prima di chiedere spiegazioni, occorrerebbe dimostrare che gay si nasce (e allora, ci pensa il gene, se qualcuno l’ha trovato, ma non pare così) e non si diventa, per cui, qualunque esperienza e figurarsi un processo “educativo” in tenera età, non condizioni soggetti che non sono in grado di decidere nulla da sé e per sé in nessuna materia, tanto che devono essere e-ducati, condotti a sviluppare da soli la capacità di decidere.
Il genere di istruzione obbligatoria cui si vuole sottoporre i bambini e i ragazzi, comminando sanzioni a loro e ai genitori che rifiutassero questa costrizione, invece, porta – o ha la finaltità – i bambini e i giovani a adottare comportamenti senza essere in grado di elaborarne le conseguenze. Fra queste, quella di diventare disponibili a esperienze erotiche di ogni genere indipendemente dall’età del soggetto con cui ripete quello che ha imparato dalla Lunacek. I pedofili avrebbero ben poco da aggiungere a quello che la loro lesbica di fiducia impone ai bambini: che non vengono educati a resistere, a non farsi intimidire e deunciare i pedofili. L’Ue non fa nulla, nulla ha da promuovere e imporre in tal senso.
A parte conseguenze ovvie dell’induzione al sesso in età minorile, si dovrebbe tenere presente che, in linea di principio (non negoziabile), l’educazione deve essere improntata alle esigenze dei minori, che vanno tutelati e all’interesse della società di garantire la salute anche riproduttiva delle nuove generazioni e la perpetuazione della specie, quand’anche controllando le nascite, soprattutto in società che si avviano a un declino demografico cui, d’altra parte, la stessa Ue, che impone misure “educative” pro-gay e nello stesso tempo, percolmando i vuoti demografici che denuncia, tanto appasionatamente, favorisce l’immigrazione, questa sì, incontrollata: una contraddizione (in più) flagrante. La promozione e la diffusione dell’omosessualità e il ricorso all’aborto rientrano in questa politica di controllo demografico che è controllo delle coscienze e presuppone un controllo politico di cui scontiamo già gli effetti.
semplicemente non ci credo…penso sia il solito articolo gonfiato ed amplificato ad hoc per tirar l’acqua al mulino di una parte soltanto. Proprio non riesco ad immaginare una Preside che prende una bimbetta per un braccio, la strattona, la obbliga a seguire la lezione…Ma perfavore…. Ma perche, dico io, si deve sempre esagerare, enfatizzare, modificare la realtà?
Infatti, inoltre, come è possibile che se i contenuti di queste lezioni fossero davvero così scioccanti per dei ragazzi di 10 anni, gli altri componenti della classe non si sono rifiutati di assistere alla lezione, ma si è rifiutata solo la figlia degli integralisti cristiano cattolici? E’ evidente, a 10 anni è già stata indottrinata dai genitori sul fatto che assistere a quelle lezioni è peccato, quindi in pratica sono i genitori che l’hanno usata come strumento per la loro battaglia ideologica. Non vedo cosa ci sia di traumatizzante per un bambino preadolescente di 10 anni nel vedere uno di quei disegnini riportati in questa pagina, in televisione o sulle comuni riviste si possono vedere immagini erotiche molto più conturbanti, o nel manipolare un pene o una vagina di pelouche. al massimo i bambini ridono su queste cose quando non ne comprendono la portata sessuale o restano indifferenti. Un bambino di 10 anni intuisce che esiste l’omosessualità, ci sono già a quell’età quelli che invece di provare simpatia particolare per il sesso opposto la provano per il proprio sesso, un bambino a 10 anni inizia a sentire se si sente o meno a proprio agio con gli organi sessuali genetici, a 10 anni molte bambine sono già in fase puberale. Ma soprattutto conoscere in maniera esplicita che esiste l’omosessualità e il fenomeno della non coincidenza fra identità sessuale piscologica e identità sessuale genetico-somatica, non farà diventare nessuno né omosessuale, né transgender, al massimo aiuterà coloro che già lo sono in nuce a crescere in maniera più consapevole e meno traumatica.
Grazie ma non abbiamo bisogno di una mastra che ci insegni cosa dovremmo diventare…è molto più semplice…. basta seguire la propria natura furba… e si potrebbero risparmiare un pò di soldi invece di perdere tempo… insegnassero cosa è un circuito elettronico o a come scrivere libri invece di menarla co ste cose di casta complessata… ma svegliateve… coi bambini è facile complessati che non siete altro…
«Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, si, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega» (da “Elementi di critica omosessuale”, 1977).
Ma leggerti bene almeno l’articolo, no?
Dove l’hai letto che i genitori sono cristiano-cattolici integralisti? Non c’è forse scritto il contrario?
Bah…
Perche’ a nessuno viene in mente di fare corsi utili per i bambini anziche’ per le fisime sessuali degli adulti ?
Ad esempio corsi a scuola che insegnino ai bambini come riconoscere un pedofilo e come gestire um eventuale suo approccio ,come riconoscere uno spacciatore di droga ecc…
Facciamo corsi che servano ai bambini e ad affrontare le loro situazioni non quelle degli adulti.
e si certo parlate di libertà…giustizia…equità..
E queste leggi sono scritte e fatte da una lesbica che guarda caso avrebbe tutto l’interesse a snaturare la famiglia che, in tutto questo, è l’unica cosa ‘naturale’ in quanto ‘sostiene la natura’ e la sua fisiologia e non provoca e non tende alla distruzione dell’essere…
Che competenze avrebbe questa tipa a legiferare in termini educativi per i nostri figli?
Un’altra cosa: i servizi me li pago (ammesso che quei soldi servano a questo, e sono molti) non è che c’è uno Stato che regala e quindi se abbiamo tanti figli dobbiamo allo Stato qualcosa, o dobbiamo essere succubi delle leggi… ma sti cazzi…
Questo grave fatto di abuso di potere e silenzio popolare, mi fa riflettere sul passato della Germania quando i lager uccidevano migliaia di innocenti e il popolo tedesco ” non sapeva” e voltava la testa dall’altra parte.
I tedeschi hanno in fondo all’anima questa sinistra inclinazione alla manipolazione dell’uomo con il potere fino alla sua distruzione senza reagire perchè ne sono succubi.
Non abbiamo nulla da imparare da loro!
Andiamoci piano con queste generalizzazioni.
Gli USA sono nati a spese degli indiani: non c’erano recinti e camere a gas ma la pulizia etnica l’hanno comunque fatta. Gli italiani il loro nazismo da operetta se lo sono votato e acclamato per anni.
Etc. etc. etc.
Quindi meglio lasciar perdere certi automatismi mentali (tedesco=sinistri manipolatori dell’anima) e fin troppo facili giudizi.
Controllate le fonti e verificate prima di sparare cazzate a raffica. Il racconto è gonfiato, in Germania alla seconda ora di assenza ingiustificata si incorre in una multa qualunque sia la materia, i genitori della bambina appartenenti a un gruppo estremista cattolico CONTRARIO al l’educazione sessuale nelle scuole non hanno mandato la figlia a scuola, legittimo, in qualsiasi materia la scuola può denunciare e applicare una sanzione che loro si sono rifiutati di pagare, pena una giornata di detenzione. Controllate voi stessi
che è esattamente quello che si capisce non dal titolo del post (che è diciamo … fuorviante) ma dall’intervista riportata.
Piena e incondizionata solidarietà a questi genitori perseguitati. L’ideologia del gender ci ucciderà se non ci ribelleremo immediatamente e convintamente. Uniti, però, compatti.
Il problema è uno solo, e non riguarda la religione: riguarda la pretesa di uno stato (qualsiasi) di decidere l’educazione dei cittadini, se necessario contro il parere dei cittadini stessi e/o di coloro che li hanno messi al mondo. Come l’avrebbe chiamato Hannah Arendt?
ora non esageriamo, lo stato ha il diritto, oltre che il dovere, di decidere dell’educazione dei propri cittadini, secondo quei criteri che la maggioranza dei cittadini ritiene validi e sui quali di fatto delega lo stato (che li rappresenta) ad agire. Altrimenti sarebbe l’anarchia.
È per questo chie i cittadini tedeschi cominciano a ribellarsi.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
Costituzione italiana, art. 30
Cosa c’entra?
Sta rispondendo al “costituzionalista” Nino, che identifica se stesso con lo Stato.
Ora siamo arrivati all’omofobia ma verso gli eterosessuali
dietro queste teorie ci sono le più grandi dittature ,infatti uno si ritrova in carcere per aver rispettato l’età evolutiva di sua figlia…..
Dove arriveranno? Ci metteranno nelle camere a gas?
Nessuno deve permettersi di giudicare nessuno e discriminare nessuno quindi nel rispetto delle diversità di pensiero e di opinione coesistere in una differenza costruttiva che libera e non costringe che forma e non che devia e per tanto che rispetti le età evolutive dei nostri figli e che nn si faccia pubblicità o influenza per battaglie personali di traumi personali una guerra cosmica ,durante la delicata formazione dell’identità personale .
Una postilla per l’irriducibile Carlo Gaetano Maria Martinelli da feisbuc: la foto con cui ti presenti sul tuo profilo mi pare di gran lunga migliore di quelle che ho avuto occasione di ammirare in precedenza.
Nuova webcam o ritocchino con Photo Shop?
Stamattina presto ho scritto un post in cui scherzosamente si rievocava la figura di Arlecchino, che, a meno che non ricordi male, incarna una specie di archetipo del servo sciocco (mi perdonino i cultori della materia questa goffa caratterizzazione, ma io in gioventù ho subito una formazione tecnico-scientifica ed ero pure un po’ somaro già di mio), per meditare sui diversi modi di contrapporsi al cosiddetto ordine costituito:
1) l’obbedienza pronta cieca e assoluta dei trinariciuti (almeno fino al prossimo “contrordine compagni”)
2) il servaggio sciocchino e furbetto allo stesso tempo degli Arlecchini
3) il servaggio scaltro e utilitaristico dei Brighella e Pulcinella
4) la disobbedienza civile e la protesta composta e ferma di una casta di eroi civili disposti a difendere i propri principi anche andando in galera.
Orbene io dicevo, a mo’ di provocazione, che contro il potere ottuso e sciocco di cui i tedeschi son cultori e maestri (a parte rare ma vistosissime e gloriose eccezioni) acquisisce un certo fascino anche la via della furberia maldestra tipica della famosa maschera dal vestito multicolore.
Scusate se mi sono auto-chiosato, ma ci tenevo a precisare quello che intendevo esprimere prima che i vari ebetroll tramutassero i fischi in fiaschi tanto per buttarla in caciara come al solito.
ma ancora con questa bufala? Ancora con la manfrina dell’ideologia gender? Vorrei ben vedere se un genitore negasse ai propri figli l’accesso all’istruzione perchè contrario ai propri “valori” e insegnasse invece che 2+2=5. Questo caso non andrebbe bene e quello dell’articolo sì? Solo perchè rispecchia l’ideologia religiosa? Se i genitori vogliono restare nell’ingnoranza anche i figli devono per forza esserne vittime? L’educazione sessuale è importantissima anche solo per evitare malattie o pasticci come gravidanze indesiderate. Così come formare al rispetto e alla pari dignità dei diversi orientamenti sessuali è fondamentale. I commenti che vi si oppongono ne sono la chiara dimostrazione. Basta poi anche con questo vittimismo contro un inesistente pensiero totalitaristico…chi non accetta discriminazioni verso le persone di colore non è totalitario contro i razzisti, chi non tollera discriminazioni verso le donne non è totalitario contro i misigeni. L’omosessualità esiste in natura è scientificamente e naturalmente normale….il resto è solo fuffa religiosa mascherata da proseliti e stantio vittimismo
Non è una bufala, è verità assoluta.
L’ideologia gender è una teoria senza alcuna argomentazione scientifica la quale asserisce che tu sei uomo o donna a prescindere dagli organi sessuali che hai: una stronzata di prima classe.
Il gene dell’omosessualità, poi non è mai stato trovato e credo mai lo sarà, semplicemente perché non si può trovare qualcosa che non esiste.
L’omosessualità c’è perché fa parte dei gusti particolari di gente particolare.
C’è anche chi si eccita sessualmente a farsi torturare, infilarsi aghi negli organi sessuali, spalmarsi il corpo di escrementi, bere urina, e così via.
Fin tanto che la cosa è tra di loro, nella loro cerchia e sia tra persone consenzienti, chi se ne frega?
A me, niente.
Ma giù le mani dai bambini, ladri di bambini.
L’educazione sessuale nelle scuole si faceva già, nelle ore di biologia.
Lo stesso per la prevenzione contro le malattie sessualmente trasmissibili.
Ma quelle non erano ore di indottrinamento sessuale.
Queste si che lo sono.
Sono programmate esattamente per questo, per diffondere la teoria del gender, inculcare ai bambini che le famiglie tradizionali sono un male da estirpare.
E nel frattempo attuare una repressione spietata contro chiunque vi si oppone a questi programmi.
Il paragone, poi, del razzismo è quanto mai fuori luogo.
Cosa c’entra il razzismo nella faccenda dell’omosessualità?
Anche i manifesti oltraggiosi contro la religione, allora, sarebbero episodi di razzismo anticristiano.
Come trasformare il volto di Ratzinger in un dragqueen, o la grassona nuda che pesta Cristo bizantino col piede.
Per me non è razzismo, è solo delinquenza subculturale.
Così essere contro l’omosessualismo (non contro gli omosessuali, ma contro l’omosessualismo, c’è differenza!) NON E’ RAZZISMO.
Col razzismo non c’entra niente.
Menelik, non ci perder tempo.
Il fatto è che il poverino lo deve proprio attaccare il suo bel dazebao giornaliero con il condensato delle frasettine motivazionali che gli servono ad affrontare un’altra notte senza spararsi in bocca.
ma stai scherzando?? l educazione sessuale e’ importante se insegnata all eta’ giusta! insegnare il rispetto en diverso dal dire” puoi scegliere se essere uomo o donna” perche’ questo e’contro NATURA … se non siete cazzi a distinguere fisiologia/anatomia con psiche beh, avete davvero qualche problema!!! magari studiate un po di psicologia prima di farvi portatori di verita’ assolute e se siete cosi d accordo con la mentalita’ perversa gender, cambiate voi sesso e con scassate i bambini degli altri! E’ compito dei GENITORI educare i bambini alla sessualita’. la scuola al massimo (e parliamo di elementari!!) puo insegnare cosa sia il rispetto per LE PERSONE in generale… i primi razzistii sono quelli che si definiscono omosessuali e lesbiche… siamo PERSONE ragazzi… imparate le diferenze prima di venirmi a raccontare puttanate come “estremismi cattolici” manco cazzo sapete cosa sia la cristianita’ cattolica… per cortesia
E chi sarebbero poi i rancorosi pieni d’odio? Accidenti tu spargimento veleno ad ogni parola!
Filomena sei una bigottona.
Tipico dei bigotti è confondere il dito che indica con la luna. Nelle parolacce di Denise, che sottoscrivo alla lettera, non c’è nulla di offensivo ma solo una moderata reazione difensiva all’ennesimo tentativo di legalizzazione della pedofilia.
Ma avete la coda di paglia?
La conoscenza e l’approccio con la sessualità (in questo caso evito apposta il termine educazione) avveniva prevalentemente a livello famigliare nella società rurale dove era normale vedere animali fare sesso, dove nella stessa stanza dormiva tutta la famiglia, dove era anche relativamente diffusa la pratica dell’incesto.
Oggi si prova a portarla prevalentemente nell’istituzione scolastica.
Nel periodo di mezzo, urbanizzato ma ancora molto “familista”, l’approccio alla sessualità era prevalentemente affidato alle madri per i figli femmina secondo i principi di “sesso cosa sporca” oppure di “sesso per dovere” oppure di “sesso per convenienza”; ai figli maschi ci pensavano i padri o i pari, i quali fondamentalmente provvedevano ad accompagnare l’adolescente al primo bordello – chiuse le case chiuse i primi contatti con il sesso per i maschi sono spesso stati tramite la pornografia.
Il porsi il tema dell’educazione è sempre stato, ed è tutt’ora, minoritario ed elitario.
A fronte di una società per vari motivi sempre più complessa in molti suoi aspetti, affettività e sessualità compresi (al di la di come se ne giudichino cause e conseguenze), è molto opportuno che l’istituzione educativa più universale – cioè la scuola – provveda all’educazione all’affettività ed alla sessualità per tutti cittadini minori; poi bene se, come per altri aspetti dell’istruzione e dell’educazione, ci sono famiglie che integrano ed aggiungono avendo intelligenza, preparazione, sensibilità per farlo.
E allora che si fa? Proiettiamo un bel “pornazzo” in sala mensa?
Bravo, hai detto bene, alla affettività ed alla sessualità, non alla genitalità. La genitalità, in effetti, ormai sembra che sia equiparabile alle prime due, quando in un rapporto normale di coppia dovrebbe (e dico dovrebbe) al più procedere dalle prime due. Se invece del binomio “preservativo&pillola” (che già eticamente è più che discutibile, con l’aggravante di ciò che avviene se si ignorano le due condizioni di cui sopra) si insegnasse ai ragazzi a vivere ed esprimere i propri sentimenti, quali sono le differenze tra uomini e donne (e formare anche questi uomini e donne di domani, piuttosto che pensare possa bastare indottrinarli al laicismo e trasmettere loro una manciata di nozioni), nonché -orrore! (per i benpensanti laicisti)- il valore della castità e della fedeltà, invece di appiattire tutto sul sesso e sul gender, sai come starebbero meglio anzitutto gli individui e poi la società di riflesso?
Ok, vediamo di essere più chiari.
Il sesso è bello, incuriosisce, è desiderabile e desiderato.
Il sesso si fa con i genitali.
Il sesso non procede da, ma è parte di.
Il compito dell’educazione sessuale, a scuola e non, non è “mettere a posto” e nella “giusta” (?) successione e gerarchia affettività, sessualità, genitalità, piacere, incontro, scelta del o dei partner, ecc ma solo di dare strumenti per riconoscere se stessi nella propria interezza e per esercitare la propria sessualità con consapevolezza, piacere, e nell’assoluto rispetto degli altri.
Fra le scelte ci sono anche castità e fedeltà? perché no? se e per quanto una persona sta meglio così vanno benissimo! ma non perché siano valori, ma perché sono il migliore equilibrio che una persona in un determinato momento, o per sempre, trova.
Gli individui e le società stanno meglio quando ognuno si esprime liberamente ed al massimo delle sue potenzialità, non quando realizzano un modello unico per tutti.
@ Lu
“Fra le scelte ci sono anche castità e fedeltà? perché no? se e per quanto una persona sta meglio così vanno benissimo! ma non perché siano valori, ma perché sono il migliore equilibrio che una persona in un determinato momento, o per sempre, trova.”
Già questa frase per me significa che non proprio non capisci!
Ma anche la qualificazione del sesso come “bello”…equivalente del me” piace” indica il tuo riduzionismo.
Quindi il sesso spiegato per es. da te è solo una risposta ad uno stimolo (come i bisogni primari… ma il sesso on lo è). Ma sono democratico e per me se tu lo spieghi nei tuoi termini a chi ti ama , va bene. Cosi come gli altri possono fare altrettanto. Per i cattolici il sesso deve essere ricollocato in un abito umano più ampio…. e non pretendo che lo capisci.
Non pretendere un processo educativo sulla tua taglia …per tutti. Non fare come i comunisti.
Hai appena detto che il mio è “riduzionismo” e che per i cattolici l’ambito è “più ampio”.
Benissimo: in scuola si fa la base, uguale per tutti – quella che per te è ridotta – e le famiglie che lo ritengano provvederanno per conto loro o tramite proprie associazioni, per esempio l’oratorio, a fare la parte ampia.
Lucillo,
per me va bene tutto, ma non che il tuo riduzionisnmo, che piace a te insegnare tanto ai tuoi figli, la scuola lo obbliga ad insegnarlo hai miei. Tu gusta e trova “bello” quello che vuoi, ma lascia in pace gli altri
E’ dura a morire la psicologia del comunista (i muri in testa si abbattono.)
Ci sono cose che è bene tutti frequentino mentalmente e sappiano tecnicamente, il sistema pubblico di educazione e formazione se ne deve occupare, a vantaggio di tutti e quindi in modo obbligatorio.
Fra queste la conoscenza del proprio corpo, la fisiologia dei rapporti sessuali e della procreazione e i sistemi per evitare la fecondazione in caso di rapporti eterosessuali, per rapporti sia omo che etero quali sono i rischi di malattie e come evitarli. Poi le fasi dello sviluppo sessuale e le varianti individuali di esso come ritmo e come esito, la sovranità sul proprio corpo e quindi l’inviolabilità di quello altrui.
Poi ognuno si organizza per mandare i propri figli a nuoto o a corso di sessualità trascendente, ampia, etero, monogama, procreante, coniugale, casta.
Ho letto i libretti UAAR (mi sembra che si chiamano cosi) , hanno omissioni e sono ideologicamente orientati. Perdonami se non credo nelle buone intenzioni. L’intento è impostare “in un certo”modo che più somiglia a te che a me. Qundi non c’è nulla di puramente tecnico ed imparziale … si vuole progettare.
Aggiungoe: avete la fissa dell’educazione sessuale. Lo trovo morboso: Poi il fatto che esistono programmi elaborati in sede UE che considerano bambini di 4 anni …mi sa di malato.
Se lo fate per i bambini (io non ci credo) sembra che non li conoscete. io a quattro anni giocavo … i pericoli? I miei genitori vigilavano. Il sesso non mi interessava minimamente.
Nelle famiglie rurali di cent’anni fa non c’era una stanza sola dove dormiva tutta la famiglia, questa è una balla pazzesca, gli adulti e i bambini piccoli dormivano nella stessa camera, ma quando diventavano grandicelli occupavano un’altra camera, e questo succedeva ovunque.
Nelle abitazioni poderali una cosa non mancava: lo spazio !
Se ci fai caso molte case di campagna hanno un blocco principale, a cui sono state costruite espansioni in tempi successivi: di solito quelle parti sono state aggiunte per alloggiare qualche figlio che si sposava.
Guardate che le case poderali, quelle che all’epoca del Duce venivano chiamate “case coloniche”, hanno molti metri quadri di parte abitativa, non sono come gli appartamenti di città.
Voi avete l’esperienza di quelli, per quello credete a quelle affermazioni.
La menzogna più eclatante, poi, è quella dell’incesto.
L’incesto è roba da gente priva di vincoli morali.
Nelle campagne c’era una religiosità molto diffusa ed una morale più vera e vincolante che nelle aree urbane borghesizzate e culturalmente “avanzate” (si tratta di fatto di una cultura diversa da quella delle aree rurali, ma nient’affatto superiore, solo differente).
Poi portare i figli maschi al bordello dalle puttane…….ma va’ là !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Guarda che sei su Tempi, non su un forum di adolescenti di pseudo-famiglie “benpensanti”.
Ho conosciuto bene la vita nelle campagne di parte del nord Italia e ciò che ho scritto corrisponde alla situazione abitativa fino a circa 40 anni fa. Molto spesso i figli fino a 8 / 10 anni condividevano la stanza da letto con i genitori… e nel frattempo nascevano altri fratelli; poi è chiaro che si può far sesso anche di giorno, nei campi e nel fienile!
Sull’incesto non ho detto che era normale, ma sulla situazione che ho scritto ci sono molte testimonianze, alcune delle quali conosco personalmente.
Molte testimonianze anche sull’approccio al sesso in prima e recente urbanizzazione.
Tu hai una visione fumettistica, genere pornografico, della vita italiana del secolo scorso.
Detto in modo più elegante: cazzate
Mi riferisco a Lu-lù.
Sottoscrivo in pieno le considerazioni di Menelik, centratissime.
Sicuramente nel mondo rurale povero c’era più promiscuità abitativa che nel mondo borghese e piccolo borghese cittadino e quindi anche i fatti della vita potevano essere appresi in maniera piuttosto brutale e diretta; ma è vero che operavano anche pesanti forme di condizionamento e di repressione fondate sulla religione, per cui non è che il sesso venisse vissuto come qualcosa di libero esercitabile secondo l’inclinazione individuale (non avviene neppure nelle società primitive dove si gira nudi o seminudi), però chi ne aveva il potere si prendeva tutte le licenze che voleva a danno dei più deboli e la religione più che proteggerli li ostacolava ulteriormente perché spingeva a nascondere e a vivere con senso di colpa e vergogna gli abusi di cui si era vittima.
Guarda, Lu, che tu dirai pure di aver conosciuto bene la vita nelle campagne ecc…ecc…, io non ci credo.
Neanche un po’.
Io al mattino faccio il professore, al pomeriggio faccio il contadino.
Io vengo da un paese agricolo del Centro, da famiglie di braccianti di lunga data.
Sono sposato con una contadina, nel nord-est, abito in un podere, con le bestie ed i mezzi agricoli.
Per me la coltivazione dei campi non è l’hobby della domenica, è lavoro quotidiano da reddito, con mezzi agricoli.
La famiglia di mia moglie è tipica famiglia rurale del patriarcato del nord-est, che ho conosciuto pure io negli ultimi 20 anni di vita dei suoceri.
I “casoni” veneti sono edifici di qualche centinaio di metri quadri, che alloggiavano famiglie per lo più imparentate tra loro, le camere erano e sono tante, nelle case.
Sono diverse dagli appartamenti di città, l’unica stanza servita dal riscaldamento era la cucina, per esempio.
E ci si scaldava il letto con la “monega”, lo scaldaletto a brace.
Noi nel Lazio lo chiamiamo “il prete”.
Io, da etero, preferisco chiamarlo “monega” alla veneta.
Tuttora noi diamo ancora i letti con tre moneghe.
Siamo meravigliosamente arretrati come la coda del somaro, come si dice dalle mie parti.
E ne vado fiero, della mia ruralità italica.
E tu vorresti insegnare a me come si vive(va) nelle campagne, io che ci vivo tuttora?????
L’incesto e la promiscuità è più roba da borghesi urbani sessantottini, i cosidetti “progressisti”.
Noi arretrati viviamo in un mondo che era moralmente più sano di quello che c’era nei calderoni delle città, e tuttora è meno contaminato dalla promiscuità della rivoluzione sessuale retaggio dei contestatori degli anni Settanta !!!
Ho avuto molti parenti nel veneto orientale ed ho passato lunghi periodi con loro nelle campagne. Conosco i casoni, ma non tutti stavano nei casoni, esistevano molte abitazioni rurali assai più piccole.
pazzesco che esistano persone come D.Ph. Kissinger. Non gli bastano gli esempi del nazismo e del comunismo in Germania?
sicuramente è una vicenda di conflitto fra sensibilità individuali e obblighi educativi scolastici. anche io ho vissuto qualcosa del genere con l’educazione fisica, ma alla fine l’ho spuntata perché in Italia leggi e regolamenti vengono applicati in maniera più “blanda”. ma è anche una vicenda che viene strumentalizzata per fini ideologici da gruppi contrari al modo moderno di vivere la sessualità e a controllo delle nascite. questo programma di educazione sessuale è diretto solo a mostrare ai ragazzi la realtà della vita sessuale e abituarli all’uso corretto delle precauzioni, facendo in modo che crescano considerandole una parte integrante dell’atto sessuale (molti giovani pur avendo i preservativi a disposizione non li usano, perché dissociano la nozione per così dire scientifica da quella dell’esperienza sessuale).
però considerato che si tratta di una materia sensibile, forse un po’ di flessibilità sull’obbligo di partecipazione, soprattutto se è il minore che non se la sente sarebbe preferibile.
Quello che chiami modo moderno di vivere la sessualità è solo perversione. Ad ogni latitudine ed in ogni tempo.
Accomunare la violenza sulle coscienze ai ricatti territoriali contro il diritto alla libera circolazione fa male soprattutto alle idee liberali. Come estrema conseguenza vogliamo forse affermare che se io voglio uccidere mia suocera devo essere libero di farlo?
Allora si da fiato a coloro che definiscono il libertarismo come selvaggio.
Eh sì caro D.Ph Kissinger,
Poi se ogni tanto la comunità derapa via e si crema via qualche milione di persone e infiamma tutta Europa pazienza, danni collaterali del principio di stato etico che democraticamente decide cosa é giusto e cosa é sbagliato e tutti si allineano sorretti dalla coscienza collettiva…
Ma il poliziotto ce l’ha una coscienza o no?
@Nino:
allora in carcere ci dovrebbe andare per primo lo Stato, visto che non paga i propri fornitori (91 miliardi di euro), cambia le regole come pare a lui (gli interessi sui buoni postali fruttiferi del 1981), decide arbitrariamente di ridurre gli emoluenti promessi tempo prima (riforma delle pensioni), preleva arbitrariamente quanto come e dove vuole (prelievo coatto nei c/c) alla faccia della proprietà privata, tassa e ritassa la stessa cosa piu’ volte, e si potrebbe andare avanti per ore.
assolutamente d’accordo. Solo che lo stato siamo noi (o dovremmo essere noi). In prigione dovrebbero andare tutti i burocrati che con le loro inefficienze portano a queste situazioni. Ma si sa, nello stato non paga mai nessuno, anzi …
Lo stato siamo noi? Ti chiamo il 118…
@Su Connottu: prendo atto che tu non ti consideri Italiano e quindi non fai parte dello Stato Italiano … buon per te
Lo Stato siamo solo in teoria noi. Ultimamente molto in teoria.
Nemmeno in teoria. Ragazzi, queste sono le basi di educazione civica che vengono somministrate in qualsiasi scuola pubblica, compresa quella statale.
Nino, prendo atto che ti mancano anche le basi di storia e geografia italiana, per non parlare del diritto costituzionale. L’identificazione tra stato e individuo è tipico dei regimi totalitari, di cui tu sei un naturale tifoso, facendo di necessità virtù. Ma forse sei solo un dipendente statale col fanatismo dell’appartenenza alla pubblica amministrazione.
Buon per te e peggio per gli altri.
Lo Stato Siamo NOI???? Se lei si identifica nello stato faccia pure, ma parli a nome suo e non degli altri . Grazie
@Nino:
allora in carcere ci dovrebbe andare per primo lo Stato, visto che non paga i propri fornitori (91 miliardi di euro), cambia le regole come pare a lui (gli interessi sui buoni postali fruttiferi del 1981), decide arbitrariamente di ridurre gli emoluenti promessi tempo prima (riforma delle pensioni), preleva arbitrariamente quanto come e dove vuole (prelievo coatto nei c/c) alla faccia della proprietà privata, tassa e ritassa la stessa cosa piu’ volte, e potrei andare avanti per ore…
Vorrei tanto vivere in un paese dove chi non fa il proprio dovere di cittadino (ovvero non paga le multe, ma anche evade o elude le tasse) va in prigione. Invece in Italia in prigione ci vanno solo i piccoli delinquenti, quelli grossi no!
Nino, lo vorrei anche io.
Ma senza mandare al macero buon senso e rispetto.
Ma davvero paragona l’evasione fiscale al rifiuto di una BAMBINA e dei suoi genitori a frequentare un corso di “educazione sessuale”???
Ma è mai possibile che il fatto che lo stato insegni in maniera COERCITIVA come si usa un preservativo a una bambina di 10 anni non la metta a disagio? Possibile che non le venga in mente che buon senso suggerisce di rispettare almeno i tempi di maturazione di un adolescente?
Si è passati in pochi anni da “di cuore e polmoni si può parlare, di pene e vagina no” a “come ci si masturba e si una un profilattico”.
Che se ne parli ai ragazzi delle classi V delle superiori ha senso: sono grandi per capire ed è giusto che sappiano che oltre ai danni del fumo e della cattiva alimentazione ci sono malattie sessualmente trasmissibili.
Ma, cavolo, basta una assemblea di istituto di un paio d’ore e in una ottica INFORMATIVA!!!!
Qui si parla di corsi rivolti a bambini con il chiaro intento di travalicare l’informazione per passare alla RI-educazione.
Insomma, sembra di essere in un film di fantascienza alla invasione degli ultracorpi ove il protagonista combatte contro persone che sembrano umane ma aprono bocca e sparano cose totalmente ALIENE dalla realtà.
Ma santa pazienza Nino, lei ha figli?
Se domani (forse pure oggi) sua figlia di 10, 8, 6 anni torna da scuola e le dice “Papi, oggi la maestra mi ha insegnato a srotolare correttamente un preservativo su un dildo di latex” per lei è tutto OK?
Le dice “brava la mia bimba”, ti meriti un “biscottone del Mulino Gaio”??
Insomma, se vuole mi risponda e mi convinca che lei non è un alieno.
Aggiungo x Andrea…
Inoltre, a meno che le nuove generazioni non abbiano avuto un crollo del QI e si siano attestate allo 0,000001 (poco dopo i QI della barbabietola e subito prima di quello del sasso), cosa che non credo, non occorre un corso per saper utilizzare operativamente un preservativo. L’uomo medio lo fa tranquillamente da decenni, senza che gli venga insegnato. E’ piuttosto intuitivo, sapete?!!! Difatti non ho mai sentito notizie di uomini strozzati perchè avevano calzato il preservativo sulla lingua, nè di amanti soffocati perchè erroneamente se lo erano messi in testa.
La domanda è: perchè viene insegnato? Non parlo del perchè si discuta nelle classi adatte se è utile o meno utilizzarlo, nè sto dicendo se è giusto o meno parlare delle malattie (malattie veneree comprese); mi domando perchè, debba essere insegnato l’utilizzo concreto dello “strumento” preservativo?? a meno che dietro non ci sia l’ideologia+interessi economici. Pensare male si fa peccato…ma chi sono io per giudicare??
Come forse non avete notato, io non sono entrato nel merito della scelta dei genitori. Se i genitori ritengono che quegli argomenti non sono adatti ai loro figli fanno benissimo a protestare ed a non far frequentare ai figli quelle ore di lezione. E’ un atto di disobbedienza civile (in quanto si va contro una legge dello stato che, giusta o sbagliata questa venga considerata, va rispettata) che è previsto e per il quale si paga una multa. E se i genitori avessero pagato la multa (di 30 o 50 euro) non sarebbe successo altro, da quello che capisco leggendo l’articolo di Tempi (non conoscendo il tedesco non posso andare a leggere alla fonte, come in genere cerco di fare).
Quindi, rispondendo ad Andrea, io non paragono l’evasione fiscale o l’elusione fiscale al non far partecipare una bambina ad una attività che si reputa per lei negativa. Paragono l’evasione fiscale o l’elusione al non pagamento di una multa. I motivi della multa, nel mio ragionamento, non c’entrano. Se il motivo lo si ritiene sbagliato lo si contesta, si prova a far cambiare la legge, ma se si deve pagare si paga. Se in italia chi evade le tasse, chi non fa la ricevuta fiscale, chi non batte lo scontrino da 1 euro ed 80 per cappuccino e cornetto andasse in prigione, forse ne guadagneremmo tutti
Dopo quarant’anni suonati dalla riforma delle imposte che ha introdotto l’IVA, mi tocca far presente che l’evasore fiscale, che tu vorresti far marcire in prigione, non è solo chi non emette lo scontrino, ma e soprattutto colui che non lo esige, dal momento che tale imposta in realtà ha per soggetto passivo colui che il cappuccino se lo sorbisce.
@Giannino Stoppani: hai ragione laddove il soggetto passivo (utente finale) a fronte della mancata richiesta (ed emissione) del documento fiscale ottiene uno sconto. In quel caso c’è connivenza tra l’utente finale ed il fornitore di servizio ed entrambi frodano il fisco, cioè lo stato, cioè noi. Per me andrebbero entrambi in prigione … o quantomeno andrebbero entrambi multati per un multiplo (10 volte?) della cifra evasa.
@D.Ph Kissinger: hai ragione, il cappuccino lo paghi con l’IVA, ma spesso se vai da un professionista ti senti dire; sono 100 ma se vuole la ricevuta sono 130 …
Purtroppo, se uno non esige lo scontrino/ricevuta fiscale l’IVA non la paga a prescindere dallo sconto che ottiene, tanto è vero che fino al 2003 era prevista una specifica sanzione.
diciamo piuttosto che se uno non esige lo scontrino (io lo faccio sempre per principio) i soldi dell’IVA che uno paga non vanno allo stato ma nelle tasche del venditore. In effetti la revoca delle sanzioni anche per il cittadino che usufruisce di un servizio ma non richiede lo scontrino secondo me è sbagliata. Di contro, bisognerebbe trovare un meccanismo che responsabilizzi di più il cittadino
@Nino, la tua è una giusta precisazione: per l’IVA il venditore funge da esattore e se non si pretende lo scontrino l’Erario non incassa e se l’acquirente è, in misura più o meno consapevole, un evasore (come se uno intesta il bollettino del canone televisivo al conto corrente postale di un amico), il venditore è un ladro, visto che si appropria di una somma non sua.
@ Kissinger, anche la tua è una giusta precisazione, io sono disonesto e cretino.
Senti, sull’evasione fiscale siamo d’accordo.
Sull’evasione e l’elusione del buon senso no.
Che senso ha insegnare a una bambina di 10 come si usa un preservativo o cosa sia la masturbazione?
Perchè, vede, non sono i commenti alla Shiva101 a lasciarmi sbigottito.
Sono talmente sfacciati, rancorosi e campati per aria che la loro falsità prima di vederla la annusa da un miglio di distanza. Semplicemente non meriterebbero uno straccio di risposta.
Sono i commenti alla “Nino” e alla “D.Ph kissinger” che mi lasciano perplesso: sono chiaramente scritti da persone con capacità di ragionamento ma sembra che tale capacità sia sempre focalizzata sul dettaglio da azzeccagarbugli mentre sul cuore del problema, il nocciolo, c’è sempre una cortina fumogena e il depistaggio verbale.
Quindi assodato che le multe si pagano e gli evasori si dovrebbero perseguire non le sembra spropositato, fuori dal buon senso, imbecille che a scuola si insegni a una bambina di 10 anni come si usa un preservativo? Non la preoccupa che se la bambina si sente a disagio e i genitori coontrari si finisca pure in galera?
SI/NO
@Andrea: come ho scritto sopra, io personalmente ritengo che se i genitori temono che il figlio (o la figlia) non debba avere certi insegnamenti è libero di decidere di conseguenza. Poi si può parlare di sessualità a 6, 8, 10 e 12 anni, dipende da come se ne parla. Detto questo, se in germania c’è l’obbligo di far seguire certe lezioni e l’infrazione comporta una multa il genitore sceglierà di prendersi la multa e, nel frattempo, cercherà di far cambiare la legge secondo i metodi leciti a sua disposizione
E’ evidente che il genitore in questione, proprio per sollevare il caso (giustamente dal suo punto di vista) lo ha portato alle sue estreme conseguenze: non pago la multa così mi arrestano. E’ una forma di disobbedienza civile che come tale ha un suo prezzo
A Nino, Lena e ai Kissinger vari:
qui il problema non è il modo corretto di fare “disobbedienza civile” (vedi Nino) o disquisire sulla “coscienza collettiva che sorregge un polizziotto” (vedi Kissinger).
Il problema è che se una bimba di 10 anni si sente a disagio nel frequentare OBBLIGATORIAMENTE un corso di educazione sessuale e i suoi genitori la difendono sono costretti a ricorrere, appunto, alla “disobbedienza civile” e finire in carcere.
Chi è abituata al BIS-pensiero e maneggia perfettamente la neolingua (vedi Lena) può anche convincersi di credere che sia un banale “conflitto fra sensibilità individuali e obblighi educativi scolastici”: come se quella bambina fosse paragonabile ad uno studentello impertinente che pretende di dire al suo insegnate se e quando insegnare le equazioni di secondo grado e i genitori dei buzzurri che danno corda al figlio sfaccendato.
Agli altri, che la neolingua non la praticano, un “leggerissimo sospetto” che il tutto sia una pericolosa “cagata pazzesca” viene.
Sulla prima parte ti ho risposto, per cui mi cito “io personalmente ritengo che se i genitori temono che il figlio (o la figlia) non debba avere certi insegnamenti è libero di decidere di conseguenza”
Sull’andare in galera, a me sembra evidente che questa è stata una scelta dei genitori per alzare il livello della discussione. La “pena” per questa disubbidienza è una multa di 30 euro. Non pagarla, e scegliere di andare in galera (anche questo forse con riflessi non positivi sui figli?) è una scelta politica per evidenziare il problema.
Invece il corso serve, molti giovani non lo sanno neppure srotolare, altro che intuitivo.
Basta appoggiarlo sull’organo maschile nel verso sbagliato, per poi rigirarlo nella posizione corretta, affinché gocce di liquido contenente spermatozoi possano restare sulla punta e fecondare (soprattutto se si tratta di giovani che sono molto fertili). Bisogna saper scegliere la misura giusta, saperlo aprire senza lesionarlo e soprattutto per i ragazzi, quando arrivano alle prime esperienze sessuali (se decidono di averle), deve essere un automatismo utilizzarlo, un gesto naturale, cosa che invece non accade, infatti, molti giovani pur avendo a disposizione i preservativi e pur non avendo alcuna intenzione di procreare non li utilizzano, perché quando si trovano di fronte all’esperienza reale del sesso si dimenticano delle nozioni astratte sulle precauzioni.
Lena:
MA CI FAI O CI SEI ???
Se ti sono capitati dei ragazzi che appoggiano il preservativo sul verso errato e provano a srotolarlo beh, “HUSTON hai un bel problema!!!”
Se non sanno leggere fagli vedere le figure dell’equivalente del bugiardino che si trova in ogni confezione di profilattici.
Qualsiasi ragazzo NORMODOTATO (sto parlando di Q.I.) ci arriva senza iniziare a fare corsi a dieci anni.
Cacchio, è un profilattico non un acceleratore di particelle!!!!!
Spiegaci, Lena, perché queste cose dovrebbero saperle dei bambini innocenti delle elementari o del asilo. Spiegaci che utilità ha traumTizzarli con queste lezioni esplicite.
Mi scusi ma lei ha iniziato a master bar si in 5° superiore a 18 anni?!? Generalmente i maschi iniziano mooolto prima…11 o 12 anni massimo. Mia sorella aveva in classe bambini che in 5° elementare se lo prendevano in mano…vogliamo essere realisti d non bigotti? Una corretta educazione sessuale in tutte le sue sfumature è più che necessaria e deve essere fatta da scuola e famiglia assieme prima che il ragazzo o la ragazza diventi sessuale terapeutico attivo, ad oggi le statistiche dicono che l’età media del primo rapporto x una ragazzina è 12 anni, vogliamo aspettare 6 anni a spiegarle cos’è e come si usa correttamente un preservativo. Un’educazione sessuale fatta con competenza e per tempo credo possa aiutare a non avere gravidanze a 16 anni o anche prima!
Ma come ti permetti di fare certe domande? Pensa a c..i tua, che non ho bisogno di dirti cosa faccio con il mio.
A parte il fatto che non c’è nulla di cui esaltarsi dei rapporti tra dodicenni.
Allora se i bambini devono sapere tutto, bisogna anche dimostrare loro come ci si inietta eroina , gli effetti dell’overdose, gli effetti della sindrome da astinenza e come si inala cocaina, gli effetti nei maschi e nelle femmine, ecc…
Perché devono sapere solo di sesso ?
Sei bambini devono sapere tutto , allora devono sapere tutto , ma di tutto…..
Devono sapere che esiste la criminalità organizzata , lo spaccio di droga , il riciclaggio di denaro sporco, ecc…Che ne so , creare strumenti didattici che raffigurino incaprettamenti, cementazioni di cadaveri nei piloni, avvelenamenti col caffè ecc…
I bambini d’altra parte devono sapere tutto, in anticipo…no ?
Devono sapere cosa è un pedofilo , come riconoscerlo. ecc..
Ah già, ma forse questo argomento è troppo pertinente alla realtà dei bambini ,spiegare che esistono i pedofili e che sono persone insospettabili potrebbe essere anche utile ai bambini , quindi visto che dei bambini non glie ne frega niente a nessuno , chi ce lo fa fare di spiegare loro cose che potrebbero servire loro realmente in questa fase della loro vita ?
No, spieghiamo solo cose che risolveranno un giorno i problemi degli adulti, così gli adulti faticano di meno…
Diventerò dissacrante e provocatorio : bisognerebbe anche spiegare ai bambini cosa è il bullismo, come si affronta e quali sono le conseguenze in età adulta se non viene riconosciuto in tempo… forse queste tematiche sono troppo dentro la realtà dei bambini e rischierebbero di essere utili a loro ?.
Già , lasciamo stare , meglio fantasticare del sesso degli angeli….
Si accettano scommesse: quanti minuti passeranno prima che Filomena e Lucillo vengano a spiegarci che sì. è giusto e buono che i genitori vadano in galera per non aver consentito a sottoporre i figli all’indottrinamento pornografico.
Ci si può fare esonerare dall’ora di religione, dall’educazione motoria, dal prendere parte a gite scolastiche, ma non dall’ora commminata alle scuoel dell’Ue dalla Lunacek, una lesbica che ha tutto l’interesse a trasformare in direttive pedagogiche le sue inclinazioni sessuali e a “formare” i giovani, cioè, i nostri figli, a sua immagine e somiglianza spacciando per lotta all’omofobia il Kama Sutra.
Il Pensero Unico, che mette assieme funzionari e “esperti” che nessuno ha eletto e che chiunque ha il diritto di rifiutare come educatori per i propri figli, tribunali degni delle tradizioni dittatoriali che la Germania ha sperimentato nelle versioni di Destra e di Sinistra, forze di polizia che agiscono senza nemmeno le autorizzazioni del caso, mass-media, come sempre, servizievoli, omologate e omologanti all’ideologia di regime, è una realtà da Stato di (psico)polizia contro cui ogni cittadino responsabille ha il dovere di insorgere e ribellarsi. Specie quando a essere presa di mira è una famiglia cui si nega il diritto di scelta educativa e per questo, viene criminalizzata: la bambina (una bambina!), da preside e insegnanti; i genitori, da magistratura e polizia validamente coadiuvate dalla stampa di regime a Pensiero Unico.
Mentre delinquenti di ogni risma – ladri, assassini, stupratori, drogati e ubriachi che guidano ammazzando la gente che si trova per strada – vengono giustificati, coccolati, liberati senza che la cosa desti alcun allarrme sociale, ci si accanisce contro gente lasciata sola! E venitemi a parlare della grande Germania, modello di civiltà da clonare!
NO AL PENSIERO UNICO!
Nell’immaginario collettivo l’Italia è il Paese di “Francia o Spagna purché se magna”, del “Particulare” di Guicciardini, del Gattopardo e, dulcis in fundo, degli “italiani tutti spachetti mantolino” di fantozziana memoria. Questo solo per rammentare i primi luoghi comuni sulla nostra vituperata patria che mi son venuti in mente.
A leggere questa intervista di questa cattiva fama c’è quasi da esserne fieri.
Infatti, avendo noialtri italioti una millenaria abitudine e attitudine al servaggio arlecchinesco dei potenti di turno, probabilmente nelle medesime circostanze ce la saremmo cavata con un bel certificato redatto dall’amico pediatra e il simbolico gesto dell’ombrello rivolto con grave solennità (tiè!) agli ottusamente volenterosi kapò del regime.
P.S.: come non pensare, nel “bel paese là dove ‘l sì suona”, alla preside strafottente che strattona la bimba riottosa senza pensare all’incolumità della propria persona o, in subordine, all’integrità della propria autovettura parcheggiata inerme in cortile e gravata ancora da un monte di rate da pagare?
Aggiungo che ci si può sottrarre anche a intere giornate scolastiche, basta scrivere sul libretto che il figlio è raffreddato o deve venire con me a cercare funghi, ma se sgarri sull’indottrinamento sessualista è finita.
Negli anni settanta una mia cugina tedesca allora alle elementari, ha frequentato le ore di educazione sessuale a scuola. E’ rimasta traumatizzata e ha detto che se anche avesse deciso un giorno di sposarsi avrebbe voluto una rete tra lei e il marito. Voglio illudermi che nel 2014 i benestanti tedeschi abbiano affinato le tecniche educative.
Aldilà del principio cristiano che Dio ci ha creati maschio e femmina anche la nostra costituzione prevede che la famiglia sia costituita dall’uomo e dalla donna capaci di procreare !!dove andremo a finire con queste leggi che vogliono solo soddisfare gli interessi di chi le propone! NON LASCIAMO I NOSTRI FIGLI IN BALIA DI QUESTE DITTATURA MA OPPONIAMOCI PER DIFENDERE LA NOSTRA FAMIGLIA PER NON PERDERE LA LIBERTÀ DI ESSERE GENITORI.(gli unici in grado di poter gestire la crescita dei nostri figli, trasmettendogli i veri valori) privare i pochi lucidi di mente desiderano trasmettere valori