
Gerardina Trovato: «Mi dicevano: fingiti lesbica e venderai più dischi»
«Ero magra, bella. Mi spediscono a Sanremo… tutti pensano che io sia lesbica. Sto al gioco. Mi dicono: “Vendiamo più dischi, non smentire”. Fu la mia rovina. Mi snaturai per il dio denaro». Sanremo 1993, l’esordio di Gerardina Trovato è un successo. La cantante si presenta coi capelli corti e un’aria mascolina, tanto da lasciare il sospetto di una sua presunta bisessualità. I manager le chiedono di non smentire. L’immagine che dà “funziona”, le ripetono. È qui, come ha raccontato la stessa Trovato al settimanale Chi, inizia la sua rovina perché «avevo accettato di snaturarmi». La sua assistente – lesbica – si innamora di lei e «si mise in testa di voler cambiare la mia sessualità. Ero in trappola». Quell’amore che la cantante definisce «malato» e «possessivo», portò l’assistente a gesti violenti: «Vivevo a contatto 24 ore su 24 con una donna che mi amava in modo assolutamente compulsivo. Era ossessionata da me».
Una storia di stalking, da cui Trovato ha faticato molto a uscire (non senza l’aiuto di guardie del corpo e psicologi), che ha avuto però la fortuna di un’imprevisto inatteso e felice: «Vedevo la fine sempre più vicina e invece, quando meno te lo aspetti, arriva la luce». Si tratta di Alessandro Casadei, suo attuale fidanzato e manager: «Per la prima volta ho sentito una persona che mi parlava di rinascita».
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