«Gazza ha avuto gravi complicazioni. Ma non rischia la vita»

Di Emmanuele Michela
11 Febbraio 2013
Due giorni fa l'annuncio choc del "Sun" sulle condizioni di salute di Gascoigne. Ma ieri le notizie dagli Usa erano leggermente migliori: «Complicazioni non inusuali per chi ha bevuto tanto come lui».

Le voci sulle condizioni di salute di Paul Gascoigne continuano ad alternarsi, con toni ogni volta diversi. Se due giorni fa il Sun titolava con voce pesante sui rischi che Gazza stava correndo in un ospedale degli Stati Uniti dove è ricoverato in terapia intensiva, oggi le notizie sarebbero leggermente migliori: Gary Mabbutt, ex-compagno di squadra ai tempi del Tottenham, ha invitato alla calma, spiegando ai microfoni di Sky Sport News che il trasferimento in ospedale sarebbe avvenuto in via precauzionale, dopo le pessime reazioni del suo fisico ai trattamenti di disintossicazione dall’alcool presso il Meadows Rehabilitation Centre di Phoenix. «È stato trasferito in ospedale in terapia intensiva dove possono monitorarlo 24 su 24. Ma stamattina ho parlato col team medico di Paul in Gran Bretagna: hanno parlato con lui, è ricoverato ma se tutto va bene presto tornerà alla clinica per riprendere la sua riabilitazione». Simile è anche quanto ha raccontato John McKeown al Telegraph, psicoterapeuta che da almeno 10 anni segue l’ex-campione della Lazio: «Ha avuto gravi complicazioni con la sua disintossicazione. Questo non è inusuale per qualcuno che ha bevuto così tanto come ha fatto lui. Sta ancora ricevendo le cure in ospedale, ma mi hanno rassicurato che è quasi in grado di camminare. Non ci sono rischi per la sua vita».

L’AFFETTO DEL MONDO DEL CALCIO. Intanto l’attenzione e l’affetto del mondo del calcio nei confronti di Gascoigne non accennano a fermarsi: la scorsa settimana Gazza volava negli Usa per seguire questo programma di disintossicazione grazie alla colletta di amici, ex-compagni di squadra e facce del mondo del pallone impietosite dalle condizioni in cui, giorni prima, Paul si era presentato ad una serata di beneficienza a Northampton. Peter Schmeichel, Alan Shearer, Gary Lineker, Chris Evans, il presentatore tv Piers Morgan: in tanti hanno voluto dare il proprio aiuto economico. Oggi si sono aggiunti altri giocatori, tra cui il giovane talento dell’Arsenal Jack Wilshere, da molti considerato l’erede di Gascoigne in mezzo al campo, ha voluto impegnarsi con 5mila sterline: «Ha cambiato il calcio, ed è stato un giocatore ispiratore. Sono cresciuto guardando i video di mio padre su Gazza a Italia ’90. Voglio fare qualsiasi cosa io possa per aiutarlo in questo momento di difficoltà».

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