Gasparri (Pdl): «Ho aderito all’appello del Foglio perché è giunto il momento di rischiare»

Di Massimo Giardina
21 Ottobre 2011
Maurizio Gasparri è intervenuto in diretta telefonica nel corso della trasmissione radiofonica Gli spari sopra. Il capogruppo al Senato del Pdl ha spiegato agli ascoltatori perché ha sottoscritto l'appello del Foglio "Caro Cav. bisogna rischiare": «E' arrivato il momento di correre qualche rischio, l'urgenza riguarda soprattutto la riforma delle pensioni»

Il capogruppo al Senato per il Pdl Maurizio Gasparri è intervenuto a Radio Tempi per dar ragione della sua adesione all’appello del Foglio “Caro Cav, bisogna rischiare”.

Senatore, perché ha deciso di aderire all’appello promosso dal Foglio?
Bisogna considerare la difficile situazione internazionale. Serve coraggio e bisogna rischiare. Per questo ritengo l’appello del Foglio condivisibile. In particolar modo il rilievo va sull’urgenza della riforma delle pensioni. Se dovesse prevalere un governo di centro sinistra o un «governo di tutti» la situazione si presenterebbe peggiore.

Ma non basterebbe dar seguito alle indicazioni della Bce nella famosa lettera del 3 agosto?
I contenuti espressi in quella lettera hanno indicazioni giuste, ma talvolta generali. Quel documento, nella sua importanza, non è la Bibbia. Prenda per esempio il tema delle liberalizzazioni delle professioni: a Roma ci sono più avvocati che in tutta la Francia. Quale sarebbe il vantaggio di liberalizzare in questo caso? Su altri punti, invece, il governo ha già dato delle indicazioni importanti, pensi per esempio all’abbattimento del deficit di bilancio. Occorre però fare di più, soprattutto sul tema delle pensioni. C’è da dire che, aprendo a sinistra, questo capitolo non migliorerebbe.

Il manifesto dei trentenni del Pd va nella direzione da lei appena indicata. Non vede una possibile collaborazione a sinistra con questa realtà emergente?
Nel Pd vedo solo le posizioni tradizionali della sinistra. Per ora mi sembra utopistico.

Spostandoci sulla maggioranza, i problemi interni alla Lega potrebbero ostacolare l’esecutivo?
L’accordo tra Lega e Pdl dura ormai da undici anni. Va detto che i partiti di centro destra stanno vivendo una fase di transizione, sia il Pdl sia la Lega. Però, non ritengo che questo possa ostacolare la vita del governo.

Ieri il Senato ha approvato lo “Statuto delle imprese”. Lo giudica un passaggio importante?
Mi sono molto impegnato affinché il progetto dell’onorevole Raffaello Vignali vedesse la luce. È un messaggio chiaro nei confronti della tutela della piccola e media impresa e di valori legati a una visione sana dell’economia sociale e di mercato. È anche un segnale della concretezza con cui il Parlamento vuole affrontare i problemi reali delle persone.

Quali sono i temi più importanti che il governo deve mettere in agenda?
La riforma costituzionale, superando il bicameralismo perfetto e riducendo il numero dei parlamentari. Sul fronte dell’economia direi la riforma delle pensioni. Ritengo entrambi due traguardi epocali.

Ce la faremo?
Lavoriamo per farcela.
Twitter: @giardser

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