Jacopo Fo alle esequie di Franca Rame: «Dio è comunista». La funerea rivincita di Marx è grottesca

Di Redazione
01 Giugno 2013
Caverzan ironizza sul Giornale: «La rivoluzione fallita sulla terra si finisce per immaginarla nell'aldilà. Siamo alle comiche, se non si trattasse di un funerale»

«È comprensibile: al funerale della propria madre si può non essere perfettamente lucidi». E poi «ci sono le telecamere e i giornalisti» e soprattutto «i compagni con giacche e sciarpe rosse, propensi a trasformare l’ultimo saluto in un corteo di rivendicazioni e proteste al canto di Bella ciao». Insomma, «le attenuanti sono parecchie e può succedere di esagerare», ma secondo Maurizio Caverzan, inviato speciale del Giornale, l’intervento di Jacopo Fo ieri a Milano davanti al teatro Strehler durante le esequie della madre Franca Rame resta la prova che «l’ideologia» può essere a tal punto «ottusa e dunque cieca» da finire addirittura per «prendere il sopravvento sul dolore, violando i sentimenti».

GANDHIANO E NERO NO? «Ricordando sua madre tra una maledizione ai fascisti e un attacco ai giornalisti», spiega Caverzan, il figlio dell’attrice scomparsa il 29 maggio e del premio Nobel Dario Fo «ha detto che “Dio c’è ed è comunista”. Anzi, “non solo è comunista, ma è anche femmina”. Avrebbe potuto dire pure che è gandhiano e nero. Perché no?». Nel commento apparso oggi nel quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, Caverzan scrive che il teatrino grottesco andato in scena ieri in un momento così drammatico fa parte degli «scherzi dell’utopia». «La rivoluzione che non si è riuscita a fare sulla terra si finisce per immaginarla nell’aldilà», ironizza il giornalista. «Si appiccicano alla divinità puerili etichette umane, intrise del nostro tifo infantile. Dio è fatto così e cosà. Dio è iscritto al mio partito. (…) Siamo alle comiche, se non si trattasse di un funerale».

RIVOLUZIONI VERE E FALSE. Fortunatamente, conclude Caverzan, «il Dio che “c’è” come, bontà sua, garantisce Jacopo Fo, è arrivato qualche anno prima di Marx e Lenin. E anche dei premi Nobel. La vera rivoluzione c’è già stata duemila anni fa». E probabilmente «dicendo che Dio è “comunista e femmina”, Jacopo Fo voleva dire che è difensore dei deboli e di chi è vittima della violenza come lo è stata sua madre. Ma questa è già la storia del cristianesimo».

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9 commenti

  1. mike

    a Jacopo fo si dovrebbe ricordare che nel vangelo i cattivi sono collocati a sinistra (MT 25, 31-46). e i comunisti sono notoriamente definiti di sinistra. per cui è difficile affermare, come fa Jacopo fo, che Dio sia comunista. dato che, appunto, essere comunista(=di sinistra) è nel vangelo associato ai cattivi. e Dio come si sa è buono. Jacopo fo leggiti il vangelo e poi casomai parla!

  2. mike

    nella vita non si finisce mai di sentire le stronzate. che questa è davvero una stronzata. ma non solo perché il comunismo e il cristianesimo hanno pochissimo in comune (l’ideale della giustizia sociale che i comunisti han preso dal cristianesimo e che però dove comandavano non hanno messo in pratica; giusto un pasto caldo sennò tutti si sarebbero rivoltati prima) ma perché ciò sembra essere confermato dal vangelo. a Jacopo Fo si dovrebbe dire che c’è un passo ossia MT 25, 31-46. lì si dice come Cristo nel giudizio universale metterà i buoni alla sua destra e i cattivi alla sua sinistra. si può anche ridere ma oggi, in italia ma non solo, è netta come mai la contrapposizione tra chi è per il vangelo e chi non lo è. chi non lo è viene definito di sinistra. per cui la descrizione del giudizio universale si addice bene ad oggi, ai nostri tempi. è come se Cristo quel giorno dicesse “vi piace stare a sinistra, eccovi accontentati”. se qualcuno legge e ride rida pure, però dopo si faccia una capatina nel passo citato sopra. ah ah ah ah ah Dio comunista… ma la gente me sa davvero che je piace sparalle grosse tanto! qui era impossibile non commentare per chiunque poteva fare l’associazione con quel passo del vangelo.

  3. frama

    Ebbene, dobbiamo pur ammettere che Dio è comunione e non egoismo: “ismo” non va mai bene.
    Pensate alla comunione dei santi. Pensate al nostro beneficiare – senza aver “lavorato”- dei meriti di Cristo.
    Jacopo non ha un’idea errata di Dio se lo vede grande condivisore e donatore gratuito. Bisogna vedere piuttosto se il comunismo storico e il comunismo politico sono poi veramente condivisione e carità anzichè rapina, invidia e quindi somma ingiustizia
    Jacopo non sbaglia nemmeno se lo sottrae al maschilismo che ha dipinto Dio maschio per tanto tempo. E’ di Papa Luciani prima ancora che di Jacopo Fo la definizione di Dio come femmina e madre. In realtà è anche nonno, fratello etc.. essendo grande sintesi e creatore di tutto in tutti.
    La grande rivoluzione dei 2000 anni fa?
    Sinceramente mi sta un pò scomoda, ma ho l’onestà di ammettere che la società contemporanea è tanto lontana dal modus vivendi dei primi cristiani a nome dei quali issiamo superbamente la bandiera!

  4. Tino

    Quando ho letto quella frase Io invece ho pensato che quando a un superlaicista muore la madre , durante il funerale laico (sigh!) non puo’ fare a meno di sperare che Dio ci sia.

  5. max

    vorrei far notare la differenza nei due funerali di due artisti che sono scomparsi insieme in questi giorni. Pieno di luce quello di Littel Tony, dove la morte è messa sotto i piedi dalla Misericordia Divina. Tenebroso quello di Franca Rame dove impera l’orgoglio dell’uomo e si esalta un ideologia che sfidando Dio, è sprofondata negli inferi. Che bello aver sentito che Littel Tony ogni anno faceva dire messa per sua mamma e sua moglie. Che tristezza sentire Dario Fo e figlio fare un comizio politico.

  6. Enrico

    Si prova una grande malinconia, un senso di Finito espresso con una specie di fede nell’allegria comunque, a suo modo credente in …. non si sa cosa.
    Che riposi in pace.

  7. Mappo

    Almeno per un momento il disprezzo per questi due poveretti (Fo padre e figlio) passa in secondo piano rispetto alla sincera pena che provocano. Se l’ideologia, nel caso quella comunista, ma qualunque ideologia in fondo, riesce a cloroformizzare il cervello ed il cuore persino nel momento dell’addio alla propria moglie e madre, allora può solo prevalere, almeno per un momento, solo la pena per loro.

  8. Q.B.

    “…probabilmente «dicendo che Dio è “comunista e femmina”, Jacopo Fo voleva dire che è difensore dei deboli e di chi è vittima della violenza come lo è stata sua madre. Ma questa è già la storia del cristianesimo.”

    Il comunismo aveva tentato di appropriarsi di parte degli insegnamenti di Gesù negandone la fonte, riducendoli a mero strumento di potere. La mente di chi li aveva fatti propri, sia egli stato ingannato o sia invece stato un consapevole complice o promotore, è ora come ottenebrata da quel pozzo avvelenato al quale si sono abbeverati per una vita. E’ allora forse comprensibile che ora non sappiano più capire dove stia la Verità; le loro parole somigliano ai deliri da febbre.

    1. giuliano

      niente di strano, è che i comunisti sono tutti fuori di testa

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