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Fumetto – Stan Lee e Moebius uniti per una grande storia di Silver Surfer

Di Amedeo Badini
16 Febbraio 2015

estela-plateada-parabola_thumb1L’universo Marvel, così come quello DC, è vasto e sterminato, e molte storie hanno subito reboot e nuove partenze, in modo da ampliare sempre più il parco di nuovi lettori. Nella produzione infinita che prosegue da più di settant’anni però, molti sono le run di spessore, piccoli cicli che si ritagliano una loro autonomia, sia a livello di continuity che di filosofia autoriale e progetto editoriale. Questa volta parliamo di Parabola, una storia sceneggiata da Stan Lee (geniale autore che ha rivoluzionato il settore con l’invenzione di Hulk, gli X – Men, i Fantastici Quattro, Thor, Iron – Man e l’Uomo – Ragno) e disegnata da Moebius, doppia identità di Jean Giraud, geniale fumettista francese, che ha spinto per far riconoscere lo status d’arte al fumetto.

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Parabola è una storia in 42 tavole in cui il protagonista è Silver Surfer, il luminoso araldo che vaga per l’universo sul suo argenteo surf alla ricerca di mondi con cui sfamare il suo crudele padrone Galactus. Il personaggio, molto amato in Italia e divenuto cult in breve tempo, è un super – eroe atipico, profondamente malinconico, che viaggia nel cosmo alla ricerca del bene e della purezza. In questa storia, perfetta per conoscere il character anche se non si è mai letto nulla di Marvel o altro, assistiamo all’ennesimo scontro tra l’argenteo essere luminoso e il terribile Galactus, un titano di dimensioni immane che, pur distruggendo mondi, è una figura fragile e solitaria, costretta dalla fame a portare devastazione e morte. Questi sono i tipici personaggi inventati da Stan Lee, figure con le loro debolezze e i loro limiti, eppur dotate di spaventosi poteri. A questi concetti lo sceneggiatore utilizza un linguaggio estremamente aulico ed altisonante, appaiando i supereroi all’epoca del mito omerico e dell’epos classico.

Dal canto suo Moebius si approccia allo stile americano con piglio europeo. Se ai nostri giorni sono molte le collaborazioni tra i due continenti, all’epoca il fumetto supereroistico era abbastanza impermeabile a nuovi influssi. Nel 1988 si trattò di un evento, e l’autore francese realizza un Silver Surfer fuori dai canoni, ma che si contraddistingue per la sua leggerrezza e per una certa aurea di traslucida purezza. Grandi splash page, vignette verticali, panoramiche e scene di massa sono rese con delicatezza ed estrema sintesi, rendendo la tavola sempre chiara ed efficace. L’apparato grafico rende piena giustizia ad una sceneggiatura tutto sommato semplice, ma ricca di barocchismi e di svariate tematiche, dall’utilizzo della religione come controllo della massa, alla deriva umana all’autodistruzione, fino alla solitudine di cui bisogna farsi carico per compiere determinati compiti.

Panini Comics, inaugurando il nuovo interessante ciclo “I grandi tesori Marvel”, realizza un edizione di assoluto prestigio, con un cartonato di amplissimo formato, una serie di apparati critici molto buona, un bel dietro le quinte dello stesso Moebius e una gallery di personaggi Marvel rivisti dalla matita francese. Inoltre, esiste un’ulteriore edizione deluxe limitata che contiene un poster gigante con l’immagine di copertina, ed altre ancora. In definitiva, si tratta di un volume perfetto, di grande effetto in ogni libreria. Ma soprattutto un atto di amore verso il compianto Jean Giraud e l’epos di Stan Lee: pur essendo una storia breve e semplice, sa raccontare molto, dell’uomo e dei super – eroi. Silver Surfer è un personaggio vivo e dolente, e saprà entrare nei cuori di ognuno leggendo questo piccolo grande classico.

Silver Surfer – Parabola, soggetto e sceneggiatura di Stan Lee, disegni di Moebius, 1988 – 2014, Panini Comics, 25,5×35,5, C., 80 pp., col., 15€ edizione normale, 18€ edizione deluxe limitata con poster

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