
Gattuso: «Se fosse vero, mi ammazzo. Io non so perdere nemmeno una partita con gli amici»
«Se fosse vera una cosa del genere, sono disposto ad andare in una piazza ed ammazzarmi davanti a tutti. Io non so perdere neppure alla partitina con gli amici e chi mi conosce lo sa. In vita mia non mi sono mai seduto con delle persone a combinare le partite e non ho mai pensato di poter truccare una partita. Non so come si fa, non ci ho mai pensato».
Gennaro Gattuso a SkySport
Sono state perquisite all’alba di stamani le abitazioni dell’ex centrocampista del Milan, Gennaro “Ringhio” Gattuso, e dell’ex calciatore della Lazio Christian Brocchi: i due sono indagati dalla procura di Cremona per associazione a delinquere finalizzata alla frode, in pratica per presunti episodi di calcio scommesse. In particolare Gattuso e Brocchi sarebbero stati in contatto con due tra le quattro persone che contemporaneamente sono state arrestate in un blitz della squadra mobile di Cremona e del Servizio centrale operativo della polizia.
LAST BET. L’inchiesta che oggi coinvolge Gattuso e Brocchi è un filone di un’indagine più ampia, “Last bet”, che nel 2010 aveva coinvolto diversi giocatori di serie A, tra cui Beppe Signori, Stefano Mauri e Cristiano Doni. Tra gli arrestati di oggi ci sarebbero due presunti “intermediari” delle scommesse clandestine, in contatto diretto con i calciatori: Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani. Altre due persone hanno ricevuto un’ordinanza cautelare, perché considerati factotum di Spadaro, si tratta di Cosimo Rinci e Fabio Quadri.
GATTUSO: «SONO ARRABBIATO». In un’intervista esclusiva rilasciata a Sportmediaset, l’ex campione del mondo Gennaro Gattuso si è detto «Sono arrabbiato e offeso. È una roba incredibile. Non so veramente cosa vogliano da me, io non so davvero nemmeno come si fa a truccare una partita, non saprei dove cominciare. Chiarirò tutto, ci mancherebbe».
«PER GATTUSO UN FULMINE A CIEL SERENO». A parlare per conto di Rino Gattuso è stato Andrea D’Amico, il suo procuratore, che ha raccontato che «È stato un fulmine a ciel sereno. Rino è caduto dalle nuvole. Non sa come mai il suo nome sia balzato fuori. Ora bisogna capire come escono certi nomi, quali sono le circostanze che hanno determinato questa situazione. E prima di trarre conclusioni bisogna verificare tutto. Sappiamo bene che quando vengono fuori queste notizie l’eco che ne deriva è importante. Dobbiamo aspettare prima di dare giudizi. È doveroso attendere in attesa degli sviluppi futuri per la moralità di Rino».
«TRENTA PARTITE DI SERIE A». Per il procuratore di Cremona Roberto Di Martino «sono circa una trentina le partite di serie A su cui si indaga». Il gip Guido Salvini che ha firmato le richieste dei pm, ha sottolineato «la gravità, l’importanza, il numero degli episodi contestati», che evidenziano negli indagati «la pericolosità degli arrestati. Vi è il concreto pericolo che contribuiscano ad ulteriori manipolazioni dei campionati in corso». Evidentemente il riferimento è più a Spadaro e Bazzani, di cui il Gip dice che fino ad oggi «i loro nomi non sono mai emersi sui mezzi di informazione, pertanto possono essere convinti di non correre rischi di coinvolgimento in inchieste».
I CONTATTI TELEFONICI. Alla base dei decreti di perquisizione per Gattuso e Rocchi, e di custodia cautelare per altre quattro persone ci sono alcuni tabulati telefonici e la segnalazione di telefontate tra gli indagati (ma al momento non risultano intercettazioni, con il contenuto specifico delle conversazioni). In particolare, il Gip Salvini ha sottolineato che tra le utenze di Bazzani, il factotum di Spadaro, e l’ex calciatore Brocchi «sono emersi 110 contatti, che dal 22 gennaio 2011 si protraggono sino al mese di maggio. Tra i contatti più significativi, quelli che precedono la partita Bologna-Lazio del 23 gennaio, terminata 3 a 1, punteggio che costituisce un over 3,5 così appetito dagli scommetitori». Per il Gip «ancora più significativi» sarebbero i contatti prima di Lazio-Juventus del 2 maggio 2011, conclusasi con la sconfitta della Lazio. Anche i contatti tra Gattuso e Bazzani risalgono al campionato 2010/2011, e le telefonate sono avvenute prima delle partite del Milan con il Chievo, la Lazio, il Bari e il Cagliari. In particolare il Gip evidenzia i contatti del 20 febbraio 2011, avvenuti a Verona dove si trovavano sia Gattuso (si giocava Chievo-Milan) sia Bazzani, che secondo gli inquirenti «nel pomeriggio intratteneva una lunga conversazione con Giuseppe Signori», l’altro ex calciatore della Lazio coinvolto in indagini sul calcio-scommesse.
IL GIP: «VOLEVANO TRUCCARE I MONDIALI». Secondo il Gip Salvini, come è scritto sull’ordinanza messa in atto ieri, «le accuse, in base alle notizie raccolte da fonti aperte e da sintetiche relazioni del Servizio Centrale Operativo, riguardano la manipolazione di un gran numero di partite in molti paese e ad altissimo livello sino a progettare, a quanto sembra, un piano di interventi illeciti sui prossimi campionati del mondo che si svolgeranno in Brasile». Secondo l’accusa, al vertice dell’organizzazione, detta “dei bolognesi”, stavano Salvatore Spadaro e Bazzani, chiamato “il civ”: avrebbero offerto agli scommetitori pacchetti di partite “a scatola chiusa”, si legge nell’ordinanza di Salvini. Gli altri due arrestati, Rinci e Quadri, si sarebbero occupati esclusivamente di scommesse sulle partite di serie B e Lega Pro (una cinquantina in tutto).
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