Francia. Tribunale impedisce a una coppia lesbica l’adozione di un bambino. Lgbt: «La giustizia è omofoba»

Di Leone Grotti
03 Maggio 2014
Un tribunale di Versailles ha impedito a una donna di adottare il bambino di quattro anni che la compagna ha generato tramite fecondazione assistita in Belgio. Si tratta di una «violazione della legge»

Un tribunale di Versailles in Francia ha impedito per la prima volta a una donna di adottare il bambino di quattro anni che la compagna ha generato tramite fecondazione assistita in Belgio, perché costituisce una «frode rispetto alla legge».

ADOZIONE SÌ, FECONDAZIONE NO. L’anno scorso il governo Hollande ha approvato il matrimonio e l’adozione gay, che permette alle coppie dello stesso sesso di sposarsi e adottare bambini. In Francia però la fecondazione eterologa per le coppie lesbiche è illegale e il giudice ha considerato la pratica di adozione di Versailles come un tentativo di frodare la legge, avendo la coppia aggirato il divieto francese recandosi all’estero.

LGBT DELUSI. «La coppia prova oggi un sentimento di collera, di ingiustizia e ricorrerà in appello. Noi siamo certi che ci saranno altri casi, l’apertura di matrimonio e adozione era pensata per proteggere le nostre famiglie», commenta arrabbiata la sentenza la presidentessa di Enfants d’arc-en-ciel, associazione di genitori gay e lesbiche che difende la coppia.
Le associazioni Lgbt si sono infuriate con il governo Hollande, dopo che i suoi membri hanno dichiarato a più riprese che la legge sulla famiglia che approderà a breve in Parlamento non cambierà le regole sulla fecondazione, anche se è probabile che nei fatti questo avvenga, come ha spiegato la Manif pour tous.

«GIUSTIZIA OMOFOBA». «La giustizia di Versailles è omofoba e penalizza l’interesse del bambino», ha rincarato la dose l’Associazione delle famiglie omogenitoriali, affermando poi che non sono «sorpresi» visto che alcuni procuratori a Marsiglia e Aix-en-Provence hanno sostenuto la stessa posizione in casi analoghi, chiedendo di vietare l’adozione.
Secondo la portavoce di Inter-LGBT «la legge Taubira [sul matrimonio gay] è incompleta. Non dà garanzie in caso di adozione». Ma la presidentessa della Manif, Ludovine de la Rochère, ribatte: «Capisco il dispiacere della coppia di donne ma accogliere la loro richiesta significherebbe incoraggiare la violazione della legge. L’adozione è un’istituzione a servizio del bambino. Si tratta di una risposta alla mancanza dei genitori o a un abbandono, non è un mezzo a disposizione degli adulti per realizzare un loro progetto».

@LeoneGrotti

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5 commenti

  1. michele

    C’è un giudice a Versailles! 🙂

  2. beppe

    tutto nasce dal permesso o dalla pretesa che le coppie dello stesso sesso ( non importa se maschi o femmine) si arrogano di produrre un bambino per colmare il vuoto della loro vita. poi tutti i casi vengono ” a cascata ”. si toglie arbitrariamente ed egoisticamente al bambino il contesto famigliare cui ha diritto e poi ci si arrampica sugli specchi per avere ragione. il difetto è nel manico.

  3. Giovanni

    Vi stupirete ma credo anche io che l’omofobia non c’entri niente.
    Il giudice si preoccupa di non incentivare un comportamento aggiratorio delle leggi e posso capirlo, sono invece perplesso su quanto possa reggere una sentenza così dal punto di vista del diritto.
    Credo che la legge Taubira preveda l’adozione del figlio de partner e che questa sia una norma a tutela del bambino (che se succede qualcosa al genitore biologico può rimanere con chi si occupa di lui tutti i giorni)
    Come limitarla solo ai bambini che preesistevano al rapporto di coppia? Vedremo l’appello.

  4. mike

    forse è iniziato anche in francia il giro di vite sul popolo omosex. due paesi in cui occorrerà soprattutto non scontentare gli islamici che sono tanti mentre i francesi come tutto l’occidente sono in crisi demografica. finora il piano al potere laico sta riuscendo. solo gli omosessuali sembrano ancora illudersi, assieme a qualche fanatico di sinistra. perlomeno a sentire in giro è così.

  5. Cisco

    «La giustizia di Versailles è omofoba e penalizza l’interesse del bambino»

    Bella faccia tosta! Almeno stavolta non potranno dare la “colpa” di difendere i diritti dei bambini ai cattolici…

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