
Francia. Sparatoria in campo migranti. «I musulmani vogliono cacciare i cristiani»

Alle porte di Dunkerque, nell’estremo nord della Francia vicino a Calais, nel «peggior campo di migranti d’Europa», c’è stata martedì sera una sparatoria. Cinque persone sono rimaste ferite in quello che al procuratore della Repubblica locale Eric Fouard sembra un «regolamento di conti tra bande». L’aspetto più inquietante è che, secondo alcune testimonianze, potrebbe essere stata invece una spedizione punitiva contro i cristiani.
MAGGIORANZA DI MUSULMANI. Il campo di Grande-Synthe è abitato da almeno 3.000 migranti, costretti a vivere in condizioni precarie nella speranza di poter raggiungere prima o poi l’Inghilterra. La popolazione è composta al 95 per cento da curdi (siriani e iracheni) e da iraniani. Oltre il 90 per cento dei residenti sono musulmani, mentre una piccola minoranza è costituita da cristiani.
«CACCIARE I CRISTIANI». Le perquisizioni compiute dalla polizia la sera stessa della sparatoria hanno portato al sequestro di cinque scatole di proiettili e al fermo di due persone, ma «gli autori non sono ancora stati trovati. Non è facile in queste condizioni», dichiara al Le Figaro David Michaux, responsabile sindacale e ufficiale del reparto speciale anti-sommossa della polizia francese.
Il procuratore Fouard ha detto che dai primi elementi dell’inchiesta «non ho elementi per dire che si sia trattato di violenze confessionali». Ma secondo Michaux «nel campo c’è un serio problema di convivenza tra musulmani e non musulmani», tanto che «i musulmani stanno cercando di cacciare i cristiani dal campo».
PERSECUZIONE IN GERMANIA. In Iraq e Siria i cristiani non solo soffrono la guerra come tutti gli altri ma sono anche nel mirino dello Stato islamico e di altre milizie jihadiste a causa della loro fede. La persecuzione, purtroppo, li segue anche in Europa. In Germania il Die Welt ha denunciato in una lunga inchiesta che i cristiani sono «minacciati di morte e trattati come animali dai musulmani».
A questo proposito, il superiore del monastero ortodosso di San Giorgio, a 100 chilometri da Berlino, l’igumeno Daniel Irbits, ha scritto al governo tedesco: «Molti cristiani arrivati [qui in Germania] dal Medio oriente subiscono pressioni così forti nei campi profughi dai migranti musulmani che preferiscono tornare indietro a casa loro. Non possiamo permettere che chi cerca qui protezione dalla guerra e dal terrore trovi in realtà il contrario di ciò che era stato loro promesso dai politici tedeschi. Altrimenti, la bella espressione “cultura dell’accoglienza” resterà solo una farsa». Lo stesso problema, a quanto sembra, riguarda anche i campi profughi francesi.
Foto Ansa/Ap
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17 commenti
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Vuol dire che il problema è più profondo di quello che i filoislamici presuppongono, se la violenza prosegue a km di distanza dalla Siria in una situazione di disagio condiviso.
Sai, Underwater, non tutti i problemi sono risolvibili; perchè non interessa a tutti risolverli, semplicemente!!
Il problema che segnalo in realtà sarebbe risolvibile, anche prendendone atto.
il fatto è che non a tutti interessa prenderne atto; sai il gioco della scimmietta che non vede, non sente, non parla? Ecco, c’è chi vede ma fa finta di non aver visto, quindi non ci sente neppure e non può fare altro che tacere, non avendo visto nè udito nulla…..
Chi vuol capire, capisca.
Strano, Underwater, osno scomparsi gli ultimi nostri due commenti…il tuo sullo stare in ascolto e il mio su quelli che parlano poco e io non ci sento bene…Presente?
Stavamo solo discutendo, mica ci stavamo prendendo a botte!!
Guarda caso il troll nazislamico si è presentato dove poteva fare della dietrologia, non qui, dove si capisce che l odio anticristiano è atavico e continua anche a km di distanza dal conflitto siriano.
L odio anticristiano nelle masse musulmane è così poco legato agli eventi bellici in se stessi che infatti prosegue, anche a decine di km di distanza.
Aldorisio e nick associati, anziché citare monsignori a caso e perdersi in fumose dietrologie pur di salvare la faccia al mondo islamico, come stanno facendo in altri post, dovrebbero confrontarsi con questa domanda: se l odio anticristiano è indotto dal esterno e a causa della guerra, come mai i profughi islamici continuano ad odiare i cristiani anche dopo essersi allontanati dai campi di battaglia (e con la medesima ferocia!)?
Aveva ragione il Cardinale Biffi a suo tempo, assolutamente ragione..
C’è chi parla di “gettare ponti” nella Chiesa, ma ho l’impressione che questi ponti interessino veramente a poche persone, men che meno alle teste calde dei campi profughi, nostri “fratelli”….
Saranno “fratelli” dei nostri politici , giornalisti e dei finanzieri speculatori.
Hai dimenticato di inserire qualcun’altro, caro Filippo81, vuoi sapere chi?
Non ho problemi a dirtelo: i religiosi ambaradan -li chiamo io; quelli che in Chiesa pregano col Corano (sì, anche questo ho dovuto vedere nella mia vita – indirettamente, grazie a Dio)…ma si comprassero i cristiani tutti un bel Corano! .Ognuno preghi il Dio in cui crede nel proprio tempio, poi si vedrà chi è il vero Dio: il vero Dio è Colui il quale è “Amore” (S.Giovanni), ti dona amore e tu lo doni agli altri; che non significa affatto l’AMBARADAN!!, quello non è amore!!; si impara ad amare stando con Gesù!. Punto. Scusa, Filippo81, dovrò pure sfogarmi!!: “Io sono la Via, la Verità e la Vita” non l’ho mica detto io!”, e ” In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” idem.
Certo Susanna, avevo dimenticato tutti quei pretonzoli buonisti da operetta.