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Francia. Non si può più dire che a danzare ci sono un “uomo” e una “donna”

Di Mauro Zanon
12 Dicembre 2022
Un'insegnante di ballo da sala a Sciences Po a Parigi è stata contestata perché si è opposta alle nuove norme che vogliono che si parli solo di "leader" e "follower". Corso sospeso

Parigi. «La danza è un’arte. In tutti i manuali, vengono utilizzati i termini "uomo" e "donna". È una disciplina inquadrata. Mi è stato comunicato che i termini sarebbero stati cambiati, senza chiedere il mio parere in merito. Ma io non voglio utilizzare "leader" e "follower". Anche perché significherebbe sancire una forma di sottomissione tra i due ruoli, e non è affatto così. Io sono una donna, non una "follower". Esisto».
Valérie Plazenet, 53 anni, ballerina professionista da una vita e insegnante di ballo da sala a Sciences Po Parigi da 8 anni, le ha provate tutte. Ha ricordato che «nella danza c’è un’idea di seduzione tra coppie formata da un uomo e una donna", e che nel ballo da sala, in particolare, «è sempre l’uomo che guida la donna». Ha sottolineato che esistono dei codici, dei movimenti e delle regole ferree che appartengono alla notte dei tempi e che sono incisi in tutti i libri di danza, e ha citato persino Ginger Rogers e Fred Astaire, Dirty Dancing e Grease in sua dife...

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