Francia. L’islam vuole occupare i templi vuoti dei cristiani? Prima «faccia costruire chiese in Arabia»

Di Leone Grotti
17 Giugno 2015
Il rettore della moschea di Parigi lancia la provocazione, il direttore dei Aiuto alla Chiesa che soffre risponde a tono: «Moschee in Francia sono 70 volte più numerose delle chiese nella Penisola arabica»

ballin-arabia-cristiani

«Recuperare le chiese vuote e usarle per il culto musulmano? È un problema delicato, ma perché no?». Il rettore della moschea di Parigi, presidente del Consiglio francese del culto musulmano, ha rilanciato lunedì su Europe 1 questa proposta già contenuta nel suo libro Lettera aperta ai francesi.

POCHI FEDELI. Dalil Boubakeur ha aggiunto: «Si tratta dello stesso Dio, i nostri riti sono vicini, fraterni e penso che musulmani e cristiani possano vivere insieme». La proposta ha fatto molto discutere in Francia, anche se non è la prima volta che viene formulata e si basa su un preciso fondamento: la diminuzione di fedeli nel paese.
La Francia oggi conta appena 9 mila preti, prima della guerra erano 40 mila. A Nantes la vecchia chiesa di San Cristoforo oggi si chiama moschea Al-Forqane. Centinaia di chiese, ormai svuotate di fedeli, potrebbero fare la stessa fine. Il rettore dell’università di Parigi ha chiesto di dare all’islam le chiese vuote perché ci sarebbero solo 2.500 moschee per 5 milioni di musulmani.

«E NELLA PENISOLA ARABICA?». Quella di Boubakeur, oltre ad essere una richiesta, è anche una provocazione. Alla quale Marc Fromager, direttore della sezione francese di Aiuto alla Chiesa che soffre, ha risposto così: «Il signor Boubakeur pone una questione importante. In Francia c’è una moschea ogni 2.000 fedeli. Nella Penisola arabica, ci sono 22 chiese per 3,1 milioni di cristiani, cioè una chiesa ogni 141 mila fedeli».

PRINCIPIO DELLA RECIPROCITÀ. Continua Fromager: «In proporzione, quindi, le moschee in Francia sono 70 volte più numerose delle chiese nella Penisola arabica. A quando nuove autorizzazioni per la costruzione di chiese nella Penisola arabica?». Difficile che il rettore della moschea di Parigi accetti una reciprocità di questo tipo. Sono rimaste famose infatti le parole del Gran Muftì dell’Arabia Saudita, Sheikh Abdul Aziz bin Abdullah, pronunciate nel 2012 a riguardo: «Tutte le chiese all’interno della Penisola arabica devono essere distrutte» perché «nella Penisola arabica deve esserci solo una religione». Aveva poi aggiunto che non solo bisognava impedire la costruzione di nuove chiese ma distruggere tutte quelle già esistenti.

@LeoneGrotti

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23 commenti

  1. MAURIZIO

    Vorrei ricordare a Yusuf bis che in Siria le prime e principali vittime sono,assieme alle minoranze yazite e curde,i cristiani..e allora dove lo vede il fondamentalismo cristianista(come lo definisce lui)?. Forse nei governanti occidentali,europei in particolare?Qualcuno sa scorgere,onestamente,in questi governanti una qualche traccia di vera cristianità? Yusuf bis,riguardati la storia presente!
    Quanto alle affermazioni del rettore della Moschea di Parigi bè c’è qualcosa di furbesco,beffardo e mistificante anche se espresso con preoccupazioni apparentemente rispettose,ragionevoli e simil-vere. Ho detto appositamente simil-vere per due motivi principali e precisi.
    Primo:E’ vero che le tre religioni monoteiste hanno alcune cose in comune,la principale delle quali è credere in un solo Dio,poi di avere alle basi del loro insegnamento un libro sacro oltre ad alcuni punti “dottrinali” comuni come il valore della persona,della vita,della famiglia ed anche alcuni riti sacri similari(V:Quaresima,Ramadam e pure tra gli ebrei(ma non mi ricordo il nome). Non è certo poco,ma è tutto molto in astratto. Intanto per gli Ebrei,Dio è qualcosa di ancorato al passato e atteso per un futuro sconosciuto,per i Musulmani siamo in presenza di un’entità astratta che nulla ha lasciato di sè(e,logicamente,non poteva essere diversamente,essendo astratta)perchè tutto ciò che abbiamo di scritto è frutto del pensiero(sia pure rivelato,a sua detta)diun certo Maometto,autoproclamatosi profeta dell’ Altissimo,dopo acer preso un po di qui(ebraismo),un po’ di là(cristianesimo) e,ancora,un po’da altre parti(credenze e pratiche delle varie tribu politeiste),allora presenti nella penisola Arabica. Siccome era una persona colta e preparata(anche dal punto di vista strategico-militare) a fronte di popolazioni tribali,divise tra loro,analfabete e,perlopiù,dedite alla pastorizia non ci ha messo molto ora servendosi delle une ,ora delle altre e della propria intelligenza umana e politica…non ci ha messo molto a sistemare gli uni e gli altri fino ad estendersi,poi,oltre i confini della penisola stessa.
    Dimenticavo..per i cristiani Dio è Mistero e Avvenimento storico nello stesso tempo,si è fatto uomo in un tempo e luogo preciso(tutto documentato dai Vangeli e da migliaia di scoperte archeologiche),è morto e risorto(pure questo documentato)e continua la Sua reale Presenza storica nella Chiesa da Lui voluta e documentata anche dal fatto stesso dei tanti martiri;da quelli dei primi secoli sotto i Romani,a quelli delle invasioni barbariche,fermata solo dalla presenza attiva e diversa dei Monaci Benedettini e Cistercensi,fino ad arrivare ai nostri tempi(dalla Rivoluzione francese in poi,passando per nazismo e comunismo o republicanesimo massonico-Messico/Portogallo/Spagna(curioso si tratti di paesi “cattolici)-…fino ai giorni d’oggi(v.Siria;Iraq;Pakistan;nigeria;India;Cina ecc..).
    Secondo:L’equivalenza Vaticano-Arabia Saudita è solo in apparenza logica; è vero che si tratta di due stati sovrani,ma lo Stato vaticano lo eè solo in quanto centro della cristianità,anche simbolicamente parlando. Allora il vero rapporto sarebbe tra Vaticano-La Mecca. Non è tanto una questione di entità territoriale ,di numero di abitanti e neppure di rapporto abitanti/chiese o moschee: è un ragionamento strumentale e fuorviante questo ed il rettore della Moschea di Parigi lo sa…forse non lo sanno,o fanno finta di non saperlo certi faciloni che qui scrivono. Nella moderata Arabia Saudita(culla del Wahabatismo,l’espressione più fondamentalista e,perciò stessa reale culla del Jhaidismo delle varie specie)se anche solo porti una croce al collo o tieni sul comodino di casa una Bibbia vai in carcere e ci stai fin che gli fa comodo(se sopravvivi)…da noi vorrebbero addirittura le chiese”dismesse”per mancanza di preti,per farne delle moschee. Non amo i toni da muro contro muro o da purità della razza(alla Salvini,per intenderci),sto con il Papa sempre,però non mi offro volutamente al servizio altrui,specie se sa del sangue dei cristiani.

    1. Yusuf_bis

      @Maurizio

      “e allora dove lo vede il fondamentalismo cristianista”

      In un suo articolo il giornalista Thierry Meyssan parlando degli USA diceva che in un paese in cui i cittadini hanno abbandonato gli schieramenti politici per abbracciare chiese evangeliche, la formazione dell’opinione pubblica comincia con l’inquadramento dei fedeli. Mentre preparavano l’offensiva contro il Libano, il Pentagono e Tsahal, (l’esercito israeliano) organizzavano una federazione di cristiani sionisti, la CUFI , con la missione di trasformare 50 milioni di evangelici in militanti di guerra.
      Per garantirsi il sostegno dell’opinione pubblica statunitense nella guerra contro il Libano – quindi alla Siria e Iran -, il Pentagono e Tsahal hanno realizzato una struttura di inquadramento, fin dalla fine 2005, per mobilitare 50 milioni di evangelici. L’asse centrale di quest’operazione è consistito nel federare i loro leader nell’ambito di una struttura ideologica unica: Cristiani Uniti per Israele (CUFI). La funzione di questo nuovo gruppo non è di sostituirsi all’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) in termini di pressione nella classe dirigente, ma di propagare la teologia sionista nelle chiese evangeliche e fare in modo che il sostegno alle offensive israeliane sia percepito dalla maggioranza di degli Stati Uniti come un dovere religioso.
      Nel gennaio 2006 esce un lavoro: “Jerusalem Countdown: A Warning to the World… the Last Opportunity for Peace” (Il conto alla rovescia di Gerusalemme: un allarme per il mondo… l’ultima occasione per la pace). Diventa immediatamente e per tre mesi, il principale best-seller venduto in supermercato negli Stati Uniti.
      Riassumiamo la sua opinione provando a restare seri: l’Iran è diretto da fanatici che vogliono cancellare Israele della carta lanciando una bomba atomica su Gerusalemme. Dopo l’invasione di Israele da parte dei musulmani ed i Russi, una seconda guerra per il controllo di Israele opporrà gli Stati Uniti da un lato, alla Cina e l’Unione europea dell’altra. È là che sorgerà l’Anticristo sotto forma del presidente dell’Unione europea. Infine una terribile guerra atomica concluderà questo ciclo. La battaglia decisiva si terrà a Meggido (Armaggedon). Allora il Cristo radiante potrà ritornare su terra ricompensare coloro che hanno creduto in lui. Fortunatamente Tsahal ed il Pentagono possono fare pendere la bilancia dalla loro parte intervenendo preventivamente, anche utilizzando nuove bombe nucleari tattiche. Occorre dunque consegnare la guerra senza aspettare.
      L’autore di questo best-seller militar-religioso è il pastore texano John Hagee, la nuova stella del cristianesimo sionista
      I cristiani sionisti credono di formare un secondo popolo eletto e pensano che il loro destino sia legato a quello del popolo ebreo. Per loro, il ritorno del Cristo non si verificherà prima che gli ebrei si siano raccolti in Palestina.

      1. ochalan

        Sempre sugli Usa o Israele andate a parare, ma il problema non sta lì, continuate a divagare.

        1. Giulio

          I paesi del golfo – ove il problema risiede – sono alleati di Usa e Israele.

          1. yoyo

            Degli Usa forse si. Vai a sentire nelle loro moschee cosa dicono degli Ebrei e su Israele ne riparliamo.

      2. Raider

        Caro Maurizio,

        il multinick yusufeggiante che si rivolge a te con la pretesa di insegnarti la serietà è lo stesso che, sotto i più diversi nickname, spesso ripresi dal prossimo e contraffatti a immagine e somiglianza della sua distorsione mentale,
        – attacca il papa e la Chiesa se non si comportano bene;
        – contesta in modo violento i dati di “Aiuto alla Chiesa che soffre” e altre agenzie che documentano come i cristiani siano la minoranza più perseguitata al mondo a opera, nell’80% dei casi, degli islamici;
        – fa della Chiesa una loggia massonica coperta;
        – rimpiange i roghi dell’Inquisizione e plaude al destino (ladipazioni, decapitazioni, mutilazioni) che, in ossequio alle tradizioni islamiche e in ottemperanza alle prescrizioni coacihe, l’Isis – pur accusata di essere armata dagli Occidentali: poi, quando minaccia Occidente e Paesi del Golfo, l’Isis gli ritorna simpatico e “resistente”, al complottista marcio – riserva a adultere e omosessuali, oltre che ai prigionieri e cristiani (è da notare che il multinick, sotto una o un’altra delle sue identità plurime, non interviene mia per prendere le difese dei cristiani: si arrangino. E l’Isis sempre benemerito gli è);
        – dopo aver fatto professione di modestia e di mitezza, il multinick, che non manca di appellasi alla Madonna e a don Giussani, del cui insegnanento si è nominato erede unico universale, condisce i suoi giochi a nascondino con se stesso indirizzando, a chi gli fa il torto di opporgli argomenti cui il re dei re dei toll multinick non sa che rispondere, insulti in tutte le gamme della volgarità e meschinità che ci si può aspettare da un falsario mistificatore di sé e degli altri.
        Si potrebbe aggiungere altro, su un figuro così squallido, ma penso possa bastare perché anche tu ti renda conto con quanta “serietà” il multinick prende trame paranoiche cui, in concorso con altri, contribuisce come scappatoia dalla realtà, ridotta a pettegolezzo paranoide e da un confonto che si voglia mantenere sul piano della civiltà. La stessa insistenza con cui si presenta sotto un nickname o un altro dice tutto del suo equilibrio mentale, della sua ostinazione fanatica, della sua “serietà”: come quando i suoi post, sotto i più doversi nickname, sono cancellati dai gestori del sito. e il multinick, per ingannare se stesso tentando così di ingannare gli altri, finge dche ha prendelo di mira siano inesitenti hacker. Così, anziché chiedere scusa alla Redazione, la “perdona” facendo la vittima.

      3. Filippo81

        Questa è fantascienza, adesso il problema è il fondamentalismo islamico dilagante, caro Yusuf, ovviamente solo per coloro che lo considerano un pericolo e non una manna……come anche tanti occidentali confusi o squinternati invece fanno !

  2. Fabio G

    La monarchia assoluta dei Saud non lascia costruire chiese (purtroppo)
    però non si fa alcun problema nel far profanare il suolo sacro dell’Arabia
    lasciando tranquillamente costruire e utilizzare mega basi militari degli USA (stranieri e infedeli).
    Chi la capisce come stanno le cose?

    1. Filippo81

      Gli aristocratici sauditi all’occasione sanno essere “flessibili”,Fabio, sicuramente qualche Imam giustifica la cosa (in questo caso le basi degli infedeli Americani ) tirando in ballo qualche verso del loro Testo Sacro.

      1. Fabio G

        Potrei avere scritto un’inesattezza,
        ci sono basi USA nella penisola arabica ( Qatar, barhein, Emirati,)
        ma in Arabia saudita gli USA hanno l’uso delle basi saudite
        e una base segreta da dove partono i droni costruita da pochi anni.

        …non è che cambi molto la situazione…

        1. ochalan

          Non scrivi sbagliato. Avviene per miopia del Occidente verso i Sauditi, i quali sono bravissimi a vendersi al esterno mentre stritolano al loro interno. Sarebbe ora che gli abbandomassimo al loro destino, se nom fosse che ciò causerebbe la vittoria definitiva dei fanatici stile califfo, che acquisterebbero pure le città sante del Islam legittimandosi agli occhi del mondo.

    2. Raider

      Fabio G, non ha senso porsi – peraltro, retoricamente, mi sembra – problemi che vanno a giustificare le rimostranze – fasulle; di comodo; il vittimismo ipocrita che è di casa – in pro dell’Islam, perfino di quello saudita, attaccato, quello saudita e solo quello saudita (verso cui ho tutte le antipatie di questo e dell’altro mondo, tengo a dirlo), dai filo-islamici: mentre sull’islamismo migratorio – imposto proprio dai sauditi e dai paesi del Golfo all’Occidente col progetto e nella prospettiva di Eurabia -, tutto o.k? E sull’islamismo che abbiamo già nell’Ue, coccolato dalle éllite occidentali, che condiziona già le noste libertà, per es., di satira e appunto, vuole “convertire” le chiese in moschee, in attesa di convertire e minacciare o dhimmizare gli infedeli, non c’è nulla da dichiarare, Fabio G? Perché, se così è, se le domande e i dubbi che lei pone sono sulla coerenza islamica, la coerenza, come le domnade e i dubbi, valgono per tutti.
      E la real-politik, di fronte al precedente di Saddam Hussein che si voleva prendere la penisola arabica cominciando con l’antipasto kuwaitiano: e di fronte all’Iran che, come hanno cura di informare i complottisti filo-islamici – a rischio esaurimento riserve petrolifere, non sufficienti, comunque, a gafantie le entrate per mantenere quieti gli irianiani, l’occhio lo hanno buttato sul petrolio saudita: allora, è chiao che la difesa dei loghi santi de La Mecca petrolifera consentono anche certi strappi all’etichetta: nulla di strano. e l’Islam è pragmatico, alla fin fine.
      Ma, poi, a l’offesa patita dal “sacro suolo dell’Islam” ci ha pensato Bin Laden, al Qaeda, L’isis a vendicarla: ah! Donne americane senza velo e senza reggiseno sotto la mimetica e col rossetto sulle labbra che guidano pick-up e mezzi corazzati! Le donne europee, da quelle parti, sono abituati a prelevarle dai Paesi europei con la forza delle armi, nel passato e oggi, con la forza irresistibile dei petrol-dollari. E si badi: tutti questi vendicato del “sacro suolo islamico” violato dallo straniero in armi e dalle straniere con la patente di guida, sarebbeo, a sentire i complottisi islamofili, finanziati dai sauditi e dalle monarchie golfiste. Quindi, Fabio G, inutile prendersi peoccupazioni che i sauditi sanno come affrontare brillantemente.
      Si preoccupi, invece, Fabio G, se proprio vuole, del fatto di cui “Tempi.it” le dà notizia e su cui lei non ha nulla da chiedersi: ancora dubbi sugli effetti, diciamo, gli effetti che l’immigrazione islamica produce e è destinata a produrre? Eurabia Saudita “convertirà” chiese, ne farà costruire di nuove, distruggerà quelle vecchie? Certo, chissà quando sarà: 100 anni, 50, giù di lì… E a noi che ce ne frega, di quello che avverrà fra 100 o anche fra 50 anni! No? E allora, per restare al presente, pensi al reato di apostasia dall’Islam in vigore nell’Islamistan: e di fatto, in vigore anche da noi. Ci pensi: se vuole.

  3. mary

    molto a malincuore, ma meglio farle saltare col tritolo.

    1. tso

      Povera illusa….

  4. Raider

    Secondo i soliti islamofili, niente chiese nell’Islamistan, i musulmani possono costruire tutte le moschee che vogliono anche a Roma, mentre neanche parlarne di moschee in Arabia Saudita, Paese che accusano di ogni misfatto contro – udite!, udite! – l’Islam moderato, difeso a spada tratta dagli islamofili, la cui moderazione si vede anche qui.
    Col multinick paranoico che se la prende con hacker inesitenti perché la Redazione, su cui rovescia insulti di ogni genere (sionisti, servi dei sionisti e tutto il repertorio dei deliri nazi-islamici) gli cancella i post.

    1. Filippo81

      Sono d’accordo Raider, e poi in fondo la colpa è come al solito di quei razzisti della Lega , dei fascisti, del tiranno Orban e dell’imperialista stalinista Putin ! Semplice no ?Costruire Chiese in Arabia Saudita? Ma quella è terra sacra per l’Islam ! E’ una bestemmia il solo pensarlo ! Tutte le moschee possibili in Europa ? Certo, noi siamo democratici, pacifici e tolleranti, ca..o !

  5. Yusuf_bis

    Credo che il commento cancellato dall’hacker di turno abbia colpito nel segno e per questo lo riposto.

    I tre fondamentalismi (wahabita, talmudico e cristianista) pur odiandosi sono tra di loro alleati nella loro lotta comune contro le persone di Buona Volontà, contro la libertà e la tolleranza. Ecco perchè l’occidente, Israele e i paesi del Golfo Persico sono tra di loro alleati nella lotta contro i governi laici della regione. In un altro articolo i commenti riportavano articoli della costituzione siriana. Leggendoli si capisce perchè la triade diabolica vuole distruggere la Siria. E’ una testimonianza intollerabile per i fondamentalismi di tutte le matrici.
    Riporto un passo significativo di tale costituzione :
    “La Costituzione garantisce la preservazione e la protezione della varietà culturale della società siriana in tutte le sue componenti e nelle sue diverse risorse, in quanto retaggio nazionale che rafforza l’unità nazionale nel quadro dell’integrità territoriale della Repubblica Araba di Siria..”
    L’occidente ed i suoi alleati vogliono distruggere questo e sostituirlo con l’associazione tra i tre fondamentalismi.

    1. Certo, fondamentalismi… Come se l’Islam moderato esistesse se non nelle folli visioni indotte da droghe ed ideologia nei nostri politicanti, come se in Arabia Saudita, moderna e tollerante, gli apostati dell’Islam non venissero messi tranquillamente a morte ed i cristiani e le varie minoranze subiscano angherie ogni giorno, come l’impossibilità di accedere a cariche pubbliche, di divenire cittadini sauditi (e, quindi, senza diritto di voto) ed il vedere i luoghi di culto rovinare perché nessuno da loro i permessi per ripararli. Vorrei inoltre rispondere, al caro islamofilo (e, va da se, anticattolico) che ha scritto sopra che il Vaticano è uno Stato di 0,44 km2 per poco più di 830 abitanti, l’Arabia Saudita 2.149.690 km2 con oltre 29.195.000 abitanti, di cui circa il 10% del totale di fede diversa da quella islamica. Trova le differenze…

  6. Andrea

    Ma perché, in Vaticano si costruiscono moschee?

    1. jason mac lane

      quanti mussulmani ci sono in vaticano?

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