
Francia: l’eliminazione del padre e l’utero in affitto sono alle porte

Ieri l’Assemblea nazionale in Francia ha approvato di nuovo la legge di bioetica, stravolgendo il testo rispetto alle modifiche fatte in precedenza dal Senato. I deputati, con 81 voti a favore e 39 contrari, hanno in particolare ripristinato l’articolo 1, il più controverso, aprendo alla cosiddetta “Pma per tutte”, cioè la possibilità per le coppie lesbiche e le donne single di accedere alla fecondazione eterologa con l’aiuto di un donatore di sperma. La pratica permetterà per la prima volta la nascita programmata di un bambino senza padre.
Sì agli embrioni-chimera
I deputati hanno invece bocciato la fecondazione post-mortem e chiuso la porta all’accesso alla pratica per gli uomini trans. Sarà vietata anche la cosiddetta Ropa, cioè la fecondazione degli ovociti di una donna della coppia e l’impianto dell’embrione nell’utero dell’altra. Autorizzata invece la creazione di embrioni “chimere” uomini-animali a fini scientifici e la crioconservazione dei gameti. I figli della “Pma per tutte” avranno il diritto di conoscere le caratteristiche fisiche e il nome del donatore di sperma, ma solo al compimento del diciottesimo anno di età e solo se lo chiederanno esplicitamente.
Il testo, che ha spaccato a metà il Parlamento, tornerà ora al Senato, dove verrà analizzato nuovamente e probabilmente cambiato. Ma infine, il 29 giugno sarà l’Assemblea nazionale ad avere l’ultima parola e qui la legge sarà ripristinata al testo approvato ieri.
«Esiste un diritto al figlio»
La maggioranza, composta da sinistra e macroniani, esulta per una legge che «fa avanzare la società», ma l’opposizione e la Manif Pour Tous denunciano un testo che cancellerà per legge la figura del padre. Emblematico, inoltre, che i deputati abbiano deciso di eliminare un emendamento approvato in precedenza dal Senato e che inseriva nella legge la frase: «Non esiste un diritto al figlio». A quanto pare, per una parte della Francia, tale diritto esiste.
Il governo ha inoltre negato che la legge di bioetica aprirà all’utero in affitto. Ma è inevitabile. Oggi, infatti, la fecondazione eterologa è aperta soltanto alle coppie eterosessuali che abbiano impedimenti a procreare dovuti a patologie. A partire dal 29 giugno, invece, la pratica sarà estesa anche alle donne sole e alle coppie di donne, non per ragioni mediche, ma per evitare una «discriminazione»: tutte devono potere avere un figlio, a prescindere dalla biologia. A partire da queste promesse, chi potrà proibire in futuro a una coppia di uomini di ottenere un figlio? Nessuno.
«Distruzione della famiglia»
In un bell’editoriale sul Figaro, Christian Flavigny, psichiatra infantile, denuncia la «rottura antropologica» della legge:
«La cecità del legislatore sulle conseguenze deleterie delle sue decisioni implica la distruzione dei pilastri simbolici su cui si fonda la famiglia, la trasformazione della procreazione in una gestione commerciale della nascita di un bambino e la confusione dei punti di riferimento umani».
Foto Ansa
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