Francia. La strage di Parigi non è un fulmine a ciel sereno

Di Leone Grotti
04 Ottobre 2019
Mickael Harpon, 45enne di Martinica, ha ucciso ieri quattro agenti nella prefettura della polizia di Parigi. Si era convertito all'islam e la notte prima dell'attentato ha gridato due volte «Allahu Akbar», secondo un vicino
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Mickael Harpon, 45enne di Martinica, tecnico informatico della prefettura di polizia di Parigi, era stato convocato dal suo responsabile per spiegare perché da qualche mese non salutava più le donne in ufficio. Il colloquio non ha mai avuto luogo perché ieri Harpon ha ucciso con un coltello di ceramica, sfuggito ai metal detector, quattro agenti prima di essere abbattuto all’interno della prefettura.

Parigi è sotto shock per l’attacco, una strage senza precedenti all’interno del luogo che più rappresenta la tutela della sicurezza nella capitale francese. Ancora non accertato del tutto se si tratti di terrorismo, ma alcuni elementi biografici di Harpon destano sospetti.

CONVERTITO ALL’ISLAM

Nonostante tutti abbiano affermato che l’uomo, con problemi di sordità, non ha mai presentato problemi comportamentali nei suoi quasi 20 anni di servizio, secondo il Figaro 18 mesi fa si era convertito all’islam dopo il matrimonio con Ilham Eddibes, anche lei musulmana e con problemi di sordità. La donna è stata arrestata e interrogata, ma non si conoscono ancora i dettagli, se non che Harpon era scontento per i mancati avanzamenti di carriera.

LA NOTTE PRIMA HA GRIDATO «ALLAHU AKBAR»

Come riporta il Corriere, i vicini parlano di «una persona tranquilla, lo vedevamo andare in moschea, era musulmano sì ma non abbiamo mai notato segni di radicalizzazione». Altri spiegano che si era convertito da ben più di 18 mesi e nella moschea di Gonesse entrava spesso vestito con la gellaba. Il dettaglio inoltre che non stringesse più la mano né salutasse le colleghe è quanto meno sospetto. Infine, un vicino di casa di Harpon l’ha sentito gridare la notte prima dell’attentato due volte «Allahu Akbar».

IL RAPPORTO DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE

Se gli inquirenti accerteranno la natura terroristica della strage, non si può parlare di fulmine a ciel sereno. A giugno infatti è stato pubblicato un rapporto dell’Assemblea nazionale francese sulla presenza di soggetti radicalizzati nei servizi pubblici più delicati. Il rapporto parlava dei “Fiches S”, cioè delle persone sotto osservazione per radicalizzazione a carattere terrorista. Harpon, a quanto sembra, non era in quella lista. Ma secondo il rapporto, 10 mila dei 21 mila schedati sono “attivi” e oltre 1.500 individui «esercitano o hanno esercitato una o più professioni qualificate come “sensibili” in ragione della natura dell’attività esercitata (trasporto terrestre, aereo, attività private di sicurezza…) o dell’accoglienza nel settore pubblico».

Il rapporto sottolineava che la «prevenzione e l’identificazione della radicalizzazione è ancora poco sviluppata» nel settore della sanità, dell’istruzione, specie universitaria, delle attività sportive, della sicurezza privata ma anche della polizia municipale. Ecco perché, secondo i deputati, serve una «presa di coscienza urgente» del problema, soprattutto in vista del reclutamento di «migliaia di agenti di sicurezza in vista dei Giochi olimpici di Parigi del 2024».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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