
Formigoni a tempi.it: «Con la Lega momento di prova. Poi al voto nel 2013»
È nato l’asse Formigoni-Bossi? Questa mattina sul Corriere della Sera è apparsa la notizia che il governatore lombardo è stato invitato a partecipare alla segreteria politica della Lega Nord. Un «invito esclusivo», ha scritto il quotidiano, che si svolgerà lunedì prossimo in via Bellerio: «un privilegio mai concesso prima a un politico non leghista. Inimmaginabile. Neanche a Giulio Tremonti, per dire, era stato offerto di violare la sacralità dell’appuntamento».
Tempi.it ha raggiunto al telefono Roberto Formigoni chiedendogli di che cosa si discuterà lunedì: «Vado su loro preciso invito», spiega Formigoni. «Saranno presenti Umberto Bossi, Roberto Calderoli e i governatori leghisti delle regioni del Nord, Luca Zaia e Roberto Cota. Apriremo una discussione e faremo un esame complessivo della situazione dei rapporti tra Stato e Regioni, in particolare quelle del Settentrione».
Formigoni chiarisce che «non vi è nulla di carbonaro né di clandestino. Si farà un punto della situazione politica, in particolare per quello che riguarda le Regioni della Lombardia, del Veneto e del Piemonte». Gli argomenti? «Federalismo, trasporto pubblico locale, welfare e crisi economica».
Si dibatte molto in questi giorni su che cosa accadrà tra Lega e Pdl. Il legame tra i due partiti è ormai spezzato? Che cosa succederà a livello locale dopo la frattura nazionale? Secondo Formigoni «sul territorio il rapporto tra Lega e Pdl regge benissimo. Ce lo siamo reciprocamente ribadito più volte e vogliamo tenere fede a un patto sottoscritto davanti agli elettori sul programma del 2010. Certo – prosegue il governatore – a livello nazionale tra noi e la Lega ci sono posizioni diverse per quanto riguarda il governo Monti».
Il Corriere ha ricordato che uno dei nomi che Bossi spese all’orecchio di Berlusconi per la guida di un governo politico, quando ancora non si era nella situazione attuale, fu quello del governatore lombardo. Insomma, ci sarebbe un tentativo di dialogo tra Bossi e Formigoni per fermare l’intesa tra Roberto Maroni e Angelino Alfano? Su questo, Formigoni nota che «ora si tratta di attraversare un momento di prova. Noi del Pdl abbiamo detto “sì” al governo Monti, pur non identificandoci con esso. Questo è un momento di sospensione del bipolarismo. Poi, penso, nella primavera del 2013 si andrà al voto».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!