Formigoni: «Non mi ricandido. Soddisfatto di quanto fatto in Lombardia»

Di Redazione
18 Febbraio 2012
Il presidente lombardo è intervenuto questa mattina a "La telefonata" su Canale 5. Ha risposto alle domande sui casi Nicoli Cristiani e Ponzoni e annunciato che non sarà lui a correre in Regione nel 2015. «Ho portato la Lombardia ai migliori livelli fra gli Stati Europei, non ambisco ad altro».

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è intervenuto questa mattina a “La telefonata”, la trasmissione su Canale 5 di Maurizio Belpietro. Rispondendo alle domande del giornalista sui recenti scandali che hanno coinvolto Franco Nicoli Cristiani e Massimo Ponzoni, il governatore ha spiegato che «col senno di poi, probabilmente è stato un errore candidare i consiglieri Nicoli Cristiani e Ponzoni, ma la compilazione delle liste spetta ai partiti e nelle regioni c’è sistema per cui il popolo esprime il proprio gradimento» attraverso le preferenze. Ha poi aggiunto: «Lo sottolineo con una certa malizia: dal 2010 i consiglieri Nicoli Cristiani e Ponzoni non hanno più parte giunta perché ho voluto fosse così». 

C’è un problema di mafia al Nord? «Sappiamo che le organizzazioni criminali sono all’attacco in tutta Italia, specie nelle regioni dove c’è più ricchezza», ha detto Formigoni. «Ma ben venga che in uno Stato democratico la magistratura abbia poteri investigativi e vada a scoprire questi casi». In ogni caso, per il governatore, se le accuse rivolte all’ex assessore Massimo Ponzoni si rivelassero vere «si dimostrerebbero molto pesanti»; «se le accuse verranno confermate, c’è stato un abbaglio anche da parte dei cittadini che li hanno votati».

Formigoni ha anche annunciato che non è sua intenzione di ricandidarsi. «Non mi ricandido, sono al sedicesimo anno di governo. Completo la legislatura e ragionerò con il mio partito se ci saranno altri incarichi. Sono molto soddisfatto di quanto fatto e di avere portato la Lombardia ai migliori livelli non fra le Regioni ma fra gli Stati Europei, non ambisco ad altro». 

Quanto a Matteo Salvini, che ha chiesto le dimissioni del governatore, per Formigoni si tratta di «un consigliere comunale che non fa parte dei responsabili regionali della Lega nord», «un battitore libero», «un personaggio molto vivace», «ma in regione hanno ben chiaro che si tratta di un attacco delle opposizioni». Quindi nessun problema col Carroccio: «La Lega è unita e compatta e sa distinguere bene le responsabilità personali da quelle politiche». 

Quindi Formigoni è tornato ad attaccare la sinistra: «Penati era il principale collaboratore di Bersani, qualcuno ha chiesto le dimissioni di Bersani forse? Penati, che non ha avuto la dignità di dimettersi da consigliere regionale, a differenza di Nicoli Cristiani, e si è fatto inserire nella commissione che deve indagare sul san Raffaele. Ha addirittura formato un gruppo a sé, il gruppo misto, che costa decine migliaia di euro in più ai cittadini».

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