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Dagospia riprende un articolo di Claudio Tito su Repubblica.it: «Una Commissione “Ursulacentrica” con due satelliti: la Francia e la Spagna. Il resto è accessorio. Il treno di testa dell’Unione europea viene dunque affidato alla locomotiva tedesca della presidente e ai due vagoni di Parigi e Madrid. L’Italia esce di fatto dal cosiddetto “triangolo”, e ottiene il distintivo della vicepresidenza esecutiva ma con un portafoglio molto debole, imparagonabile a quelli degli alleati franco-spagnoli».
Antimeloniani isterici franco-torinesi e caciaroni romani uniti in questa citazione si arrampicano disperati sugli specchi per nascondere il fallimento della loro campagna sull’isolamento europeo di una Giorgia Meloni, oggi superlodata da Ursula von der Leyen, Keir Starmer e Mario Draghi, nonché – cosa che l’opinionismo italiano non riesce proprio a comprendere – alleata principale dell’amministrazione Biden (alla ricerca di tregue fino al 4 novembre) sulla guerra ucraina-russa e quella tra Israe...
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