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La preghiera del mattino

La nomina di Fitto e la svolta a destra della Commissione Europea

Di Lodovico Festa
19 Settembre 2024
Il fallimento della campagna dei media di sinistra sull'isolamento europeo di Meloni, la sconfitta di Macron, l'importanza delle deleghe a Fitto. Rassegna ragionata dal web
Raffaele Fitto Commissione Europea
Il Commissario europeo designato per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto, oggi ministro del governo italiano per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e per il PNRR (foto Ansa)

Dagospia riprende un articolo di Claudio Tito su Repubblica.it: «Una Commissione “Ursulacentrica” con due satelliti: la Francia e la Spagna. Il resto è accessorio. Il treno di testa dell’Unione europea viene dunque affidato alla locomotiva tedesca della presidente e ai due vagoni di Parigi e Madrid. L’Italia esce di fatto dal cosiddetto “triangolo”, e ottiene il distintivo della vicepresidenza esecutiva ma con un portafoglio molto debole, imparagonabile a quelli degli alleati franco-spagnoli».
Antimeloniani isterici franco-torinesi e caciaroni romani uniti in questa citazione si arrampicano disperati sugli specchi per nascondere il fallimento della loro campagna sull’isolamento europeo di una Giorgia Meloni, oggi superlodata da Ursula von der Leyen, Keir Starmer e Mario Draghi, nonché – cosa che l’opinionismo italiano non riesce proprio a comprendere – alleata principale dell’amministrazione Biden (alla ricerca di tregue fino al 4 novembre) sulla guerra ucraina-russa e quella tra Israe...

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