
Fine vita, il Tar blocca la scorciatoia di Bonaccini in Emilia-Romagna

Non è un semplice atto interlocutorio: accogliendo l’istanza di sospensiva della consigliera regionale Valentina Castaldini (FI), il Tar dell’Emilia-Romagna ha congelato le delibere regionali che regolamentano il suicidio assistito, restituendo al dibattito il tempo che Bonaccini aveva negato. Un passaggio decisivo, dopo lo scandaloso “colpo di mano” del governatore dem, che nel febbraio 2024 – annusando il rischio di una bocciatura politica della proposta di legge popolare radicale – aveva pensato bene di silenziare il Consiglio e varare la nuova regolamentazione con un semplice atto di giunta.
La trattazione collegiale è fissata per il 15 maggio. «Ci sono allora due possibilità», spiega oggi a Tempi Castaldini: «Che il Tar entri subito nel merito e stabilisca se il provvedimento sia legittimo, o da correggere, oppure che decida di prendersi più tempo, mantenendo congelata la delibera per valutare il tutto con l’attenzione che il tema richiede». Anche perché, avverte, «quel giorno scade il termine entro cui il governo può impugnare la legge toscana approvata a febbraio». E se ciò accadesse, ogni iniziativa regionale verrebbe a decadere.
«Non si può normare il fine vita con una delibera»
È passato poco più di un anno dal primo ricorso presentato da Castaldini, cui hanno fatto seguito, il 12 aprile 2024, quello della Presidenza del Consiglio e del ministero della Salute. «Due le motivazioni condivise. Primo: una delibera non è lo strumento adatto per normare il suicidio assistito. Serve una legge. Una delibera serve semmai a declinare norme già esistenti, e oggi né in Emilia-Romagna né a livello nazionale c’è una legge che disciplini il suicidio medicalmente assistito».
Come già raccontato da Tempi, quella di Bonaccini fu una scorciatoia pre-elettorale: vista l’aria che tirava – e vista la bocciatura veneta sulla stessa legge – meglio evitare il voto del Consiglio, meglio saltare la conta. Il risultato: un vulnus democratico, con le Asl chiamate ad applicare procedure delicate su indicazione diretta della giunta, senza che il parlamento regionale si fosse mai pronunciato.
Il pasticcio del comitato etico
«Secondo: con una delibera pasticciata e scritta in fretta – aggiunge Castaldini – la Regione ha creato una commissione etica ad hoc, il Corec, di nomina politica, senza bando né trasparenza». Una forzatura istituzionale, coperta da una giustificazione ai limiti del surreale: il riferimento a una decisione del Comitato nazionale per la Bioetica che, in realtà, diceva esattamente il contrario di quanto sostenuto nella delibera emiliana.
Al ricorso di Castaldini si è unito subito anche un pool di nove avvocati e quindici associazioni, dal Centro Studi Rosario Livatino al network “Ditelo sui tetti”. Nel frattempo, in attesa del pronunciamento del Tar, si sono conclusi in Emilia-Romagna due iter di suicidio assistito, e in questi giorni è emersa la notizia dell’avvio di una terza richiesta di accesso alla procedura. Da qui la nuova istanza da parte della consigliera Castaldini per ottenere la sospensione immediata dell’efficacia delle delibere regionali, accolta il 27 aprile dal Tar.
«Ora tocca al governo impugnare la legge sul fine vita in Toscana»
«Un passo importante», insiste Castaldini, «perché non può essere un atto amministrativo regionale a sostituire una legge nazionale su una materia tanto delicata. In Emilia-Romagna si è saltata ogni discussione democratica, si è imposto un provvedimento facendo fuori tutti i temi centrali: in primis quello delle cure palliative e della responsabilità nel seguire i pazienti caso per caso».

La situazione resta intricata. La Consulta ha ribadito che in Italia non esiste un diritto al suicidio assistito, ma i ricorsi, le “disobbedienze civili” dei radicali e i tentativi di normarlo si moltiplicano. «È evidente l’urgenza che sia il governo a riportare ordine», conclude Castaldini. «Ogni Regione si sta muovendo per conto suo. Ora lo sguardo è fisso sul 15 maggio e su quello che farà il governo nei confronti della legge toscana».
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