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Fine vita. Quel riferimento sinistro di Bertolaso al caso Lucchina

Di Emanuele Boffi
19 Febbraio 2025
Non vogliamo pensare che l’assessore abbia consentito che si fornisse il farmaco letale a Serena per evitare che, un domani, qualcuno gliela facesse pagare
L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, 7 novembre 2022 (foto Ansa)
L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, 7 novembre 2022 (foto Ansa)

Di tutte le dichiarazioni sul caso del suicidio assistito di Serena, la più significativa ci pare essere quella dell’assessore Guido Bertolaso che ha dichiarato: «Chi ha la responsabilità di organizzare questo genere di procedure ha il dovere di portarle avanti. Un grande dg [del Welfare, ndr], Carlo Lucchina, fu condannato a pagare 200 mila euro per non aver dato seguito a una decisione in questo ambito. Non credo sia accaduto per questo, ma non vogliamo mettere nessun funzionario di questa Regione nelle stesse condizioni».
Della vicenda di Serena abbiamo già parlato ieri su Tempi. Che Bertolaso – persona perbene e bravo assessore – non potesse fare quello che ha fatto, è palese. Sebbene lui dica di aver solo rispettato il «dettame costituzionale», di essersi confrontato con «la magistratura ordinaria di Milano» e si pavoneggi dicendo di essere uno che «prende decisioni che in alcuni casi non sono quelle che la politica si aspetta», resta il fatto che non era compito del Servizio sani...

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