
La preghiera del mattino (2011-2017)
Il festival più palloso del mondo con Boldrini, Lerner e Zagrebelsky
Giovedì inizia il Festival più palloso del mondo, ovvero il Festival del Diritto, l’evento che ogni anno (da sei anni) porta a Piacenza gente del calibro di Laura Boldrini, Gad Lerner e Gustavo Zagrebelsky, che esaltano le platee con entusiasmanti conferenze su «Vita e diritto alla salute tra garanzie e conflitti delle democrazia» (il modo migliore per struggerti, se la morosa ti ha lasciato) e su temi originalissimi del tipo: «Il futuro della democrazia è nelle mani dei nostri ragazzi».
Il Festival del Diritto è una creatura di Stefano Rodotà, il noto giurista e politico che il Movimento 5 Stelle voleva come presidente della Repubblica prima della rielezione di Giorgio Napolitano. Da un po’ di tempo ci chiedevamo che fine avesse fatto Rodotà. Non si vede più. Non si sente più. Poi abbiamo avuto l’illuminazione: a Piacenza c’è il Festival del Diritto presieduto da Rodotà e, contemporaneamente, avvistano un fantasma che dice di essere un politico prima di sparire improvvisamente dalla circolazione. Uhm. E se invece delle catene, i piacentini sentissero una strana litania, «Rodotà-tà-tà Rodotà-tà-tà Rodotà-tà-tà», come il lamento di un fantasma che pensava di diventare presidente della Repubblica e, alla fine, s’è dovuto accontentare del Festival più palloso del mondo?
Tratto da Italia Oggi, “Concentrare nello stesso posto e alla medesima data Gad Lerner, Gustavo Zagrebelsky e Laura Boldrini è troppo per qualsiasi stomaco”, 26 settembre 2013
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3 commenti
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non leggete famiglia cristiana.
beh diciamo che come pallosità famiglia cristiana non è male provare-per-credere !
Da piacentino confermo la pallosità dell’evento… E’ uno spreco di soldi, di idee e di tempo.
Se il comune avesse organizzato in piazza Cavalli una bella sagra della salamella con spiedini, pisarei e fasò, tortelli con la coda e tutto il resto, sarebbe stato molto più apprezzato.
E poi, la Boldrini e il Lerner cosa c’entrano col diritto? Forse col “dirittismo”… Ma almeno c’è Giacomino Poretti…