
Scuole francesi contro la festa della mamma: è offensiva e insopportabile

Parigi. Fino allo scorso anno, il 29 maggio era indiscutibilmente il giorno della “Fête des mères” in Francia, ossia della Festa della mamma: il giorno in cui bambini e bambine facevano un regalo a chi li ha messi al mondo. Spesso il regalo era il tradizionale “collier de nouilles”, una collana di pasta colorata. Ma da quest’anno, non vi azzardate a parlare di “Festa della mamma” a Parigi, a meno che non vogliate essere bollati come pericolosi reazionari, retrogradi, passatisti.
Via «l’insopportabile» festa della mamma
Secondo quanto riportato dal Parisien, in alcune scuole francesi si è deciso di festeggiare la “Fête des gens qu’on aime”, ossia la Festa delle persone che amiamo, per non urtare la sensibilità dei figli delle coppie gay e degli stessi genitori. A Voisins-le-Bretonneaux, nel dipartimento degli Yvelines, Rodrigo e il suo compagno, genitori di una piccola bambina, hanno scritto una lettera indignata al sindaco e invitato la scuola a cancellare «l’insopportabile» Festa della mamma, per trasformarla in un rituale «meno stigmatizzante» nei loro confronti, proponendo ai piccoli studenti di «realizzare dei regalini per due persone a scelta». Un modo, si legge nella lettera, per evitare «qualsiasi sofferenza ai bambini e situazione imbarazzante agli insegnanti», e per prendere in considerazione «tutti i bambini nel rispetto delle loro diversità familiari».
Dopo un primo rifiuto, le autorità scolastiche hanno accettato di ribattezzare l’evento la “Festa delle persone che amiamo”, in ossequio al politicamente corretto. «Non avevo mai pensato a questa problematica», ha dichiarato il sindaco di Voisins-le-Bretonneaux, Alexandra Rosetti, in quota Udi (Unione dei democratici e degli indipendenti). «Servono i genitori a suonare il campanello d’allarme, affinché la società sia in sintonia con la sua epoca», ha aggiunto la sindaca. Coralie, docente in una scuola del dipartimento della Seine-et-Marne, ha confermato che la tendenza della maggior parte degli insegnanti è quella di cancellare definitivamente la Festa della mamma, considerata, a quanto pare, un pericolo per la République.
«Un attacco contro le categorie di padre e madre»
«Sempre più insegnanti si fanno sentire per lanciare una riflessione sul tema», ha detto al Parisien Coralie, sottolineando che nella sua scuola alcuni colleghi hanno già deciso di «cancellare tutto». La direttiva, va detto, non viene dall’Éducation nationale, ossia dal ministero dell’Istruzione: sono iniziative a livello locale, che però suscitano forti polemiche. François Gine, avvocato e padre di un bambino iscritto all’école Saussaye, a Neuilly-sur-Seine, sobborgo chic a nord-ovest di Parigi, ha scritto una lettera alla preside per denunciare «l’assurda idea che toglie un ulteriore punto di riferimento ai bambini».
«Con tutto il rispetto che abbiamo per la vostra istituzione, ci tenevo a manifestare la nostra disapprovazione senza riserve verso tutto ciò che può contribuire a rimettere in discussione le nostre tradizioni, per non dire il senso comune, e a cancellare i punti di riferimento che strutturano la nostra società, a detrimento dei nostri bambini, in nome della possibile suscettibilità di una minoranza», si legge nella missiva che il Figaro ha potuto consultare.
Lo psicoanalista Jean-Pierre Winter ha manifestato il suo disappunto verso la scelta politically correct presa dalle scuole, che approvano così facendo «la scomparsa delle rappresentazioni strutturali del padre e della madre». «È un attacco contro le categorie genealogiche. I riferimenti della filiazione condizionano l’armatura psicologica di un bambino», ha spiegato Winter al Figaro. Anche per Nora Bouaziz, neuropsichiatria infantile presso l’ospedale di Créteil, la cancellazione della Festa della mamma voluta dai progressisti non è un dettaglio di poco conto: «I rituali sono importanti, perché sono vettori di trasmissione di valori per un gruppo. Servono a definire il ruolo di ognuno. Il giorno della Festa della mamma, le mamme sono sacralizzate».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!