La migliore serie tv britannica di sempre alla prova dell’ondata woke

Di Daniele Meloni
13 Febbraio 2023
John Cleese pronto a girare il remake dello scorrettissimo "Fawlty Towers". Il Guardian è preoccupato e la BBC prende le distanze. L'ex Monty Python: «Vogliono scriverla loro? Così piacerà ma non farà ridere»
Cleese Fawlty Towers
Una scena della serie tv anni Settanta "Fawlty Towers"

Quarant’anni dopo torna Fawlty Towers, la serie tv britannica che gli inglesi hanno votato come la migliore di sempre. Protagonista assoluto John Cleese, l’ex Monty Python, che, all’epoca, mise i panni di Basil Fawlty, il maldestro manager di un modesto hotel di Torquay, rinomata località balneare britannica, alle prese con situazioni grottesche e clienti improponibili.

L’allarme del Guardian per «l’incubo anti woke»

La riproposizione della serie tv ha già diviso la critica e la stampa anglosassone. Negli episodi girati negli anni ’70 Basil Fawlty dava sfoggio a tutto il suo sciovinismo, alla sua misoginia e al suo cinismo. Il cameriere spagnolo dell’hotel, Manuel, era maltrattato e preso in giro per il suo pessimo inglese, gli ospiti di Fawlty Towers trattati con più o meno riguardo a seconda del loro rango sociale, e, nella puntata più celebre intitolata The Germans, il nazismo era ridicolizzato da un Cleese impazzito a colpi di passo dell’oca e di menzioni dei criminali di guerra del Terzo Reich.

Proprio questo episodio è stato bloccato nel 2020 dalla BBC sui suoi canali e nel suo archivio online per il carattere potenzialmente ingiurioso nei confronti degli ormai alleati teutonici. Stupisce che queste potenziali ingiurie siano state considerate tali a quasi 40 anni dalla serie satirica e senza che Berlino ne abbia mai fatto rimostranza, ma tant’è.

Infatti, mentre il timore del mondo conservatore è che la serie attualizzi il pensiero di Basil alla nostra epoca, strizzando l’occhio a cancel culture e politicamente corretto, sul fronte progressista il Guardian ha già messo in guardia contro il possibile “incubo anti woke” che potrebbe apparire sugli schermi se Basil-John Cleese riportasse in auge i suoi pensieri degli anni ’70, non solo su tedeschi e spagnoli, ma anche sulle classi sociali, le donne, i rapporti tra manager e dipendenti e così via.

La BBC non ne vuole sapere

Anche la BBC che, come abbiamo visto, era già entrata in tackle su Fawlty Towers esercitando una censura postuma a un suo episodio, ha fatto sapere di non volere trasmettere la nuova serie che, infatti, sarà prodotta dalla Castle Rock Entertainment dell’imprenditore Rob Reiner. Intervistato sugli schermi di GB News, l’emittente nata per dare voce ai cittadini britannici favorevoli alla Brexit, Cleese ha detto di non essere stupito per la scelta della Beeb, e che la cosa non gli dispiace affatto perché così avrà «più libertà nella creazione e nella scrittura delle puntate».

Il nuovo hotel Fawlty Towers lascerà Torquay e l’Inghilterra per i Caraibi, dove Basil scoprirà di avere una figlia e tratterà con clienti di ogni tipo: dal businessman afro-caraibico all’inglese in vacanza, in un contesto che sarà, inevitabilmente, multirazziale e interclassista. Quanto all’allarme anti-woke lanciato dal Guardian, John Cleese è stato categorico: «Forse vorrebbero scrivere loro al posto mio la serie: magari non farebbe ridere ma piacerebbe ai loro lettori». Basil Fawlty è tornato.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.