Fare del bene può perfino costare poco. Basta sapere come farlo

Di Bjørn Lomborg
22 Febbraio 2024
Il misero fallimento dell’Onu nella realizzazione dei suoi troppi “Obiettivi di sviluppo sostenibile”. E una semplice ma sicura roadmap per riprovarci con il piede giusto
Bambini giocano con la Krishna’s Butterball a Mahabalipuram, India, in occasione della Giornata mondiale del turismo 2023, incentrata in particolare sulla necessità di investire meglio sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile
Bambini giocano con la Krishna’s Butterball a Mahabalipuram, India, in occasione della Giornata mondiale del turismo 2023, incentrata in particolare sulla necessità di investire meglio sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile (foto Ansa)

Tutti i paesi, compresa l’Italia, hanno promesso di risolvere tutti i grandi problemi del mondo entro il 2030, grazie ai cosiddetti Obiettivi di sviluppo sostenibile [Sustainable Development Goals, ndt]. Nel 2015 governi del mondo si sono radunati per impegnarsi a mettere fine alla fame, alla povertà e alle malattie, a fermare la corruzione, il cambiamento climatico e la guerra, a garantire posti di lavoro, crescita ed educazione, oltre a una serie incredibile di altre grandi e piccole promesse come lo sviluppo di un maggior numero di orti urbani. Purtroppo l’anno scorso l’Onu ha dovuto ammettere che stiamo fallendo miseramente. Promettere tutto significa che niente è prioritario.

Dobbiamo insistere perché nel 2024 i nostri politici tornino nella realtà e si concentrino innanzitutto sulle misure più efficienti.

Negli ultimi anni con il mio think-tank, il Copenhagen Consensus, ho lavorato con oltre cento tra gli economisti più importanti del mondo e diversi premi Nobel per scoprire dove ognuno di noi può cominciare a essere di maggiore aiuto.

I nostri risultati, sottoposti a revisione paritaria e disponibili gratuitamente, consultabili anche nel libro Best Things First, offrono ai politici di tutto il mondo una tabella di marcia con le 12 iniziative più intelligenti da intraprendere. Segnalano soluzioni collaudate a problemi persistenti che offrono enormi benefici a costi ridotti. Si tratta di misure come l’aumento della fornitura di zanzariere per combattere la malaria, integratori alimentari per le donne in gravidanza che accrescono le potenzialità del bambino ancor prima della nascita, o migliori tutele legali per garantire ai contadini poveri i diritti sulla loro terra, aumentando così la produttività.

I politici potrebbero accantonare in totale appena 35 miliardi di dollari l’anno – quanto un errore di arrotondamento rispetto alla maggior parte delle negoziazioni globali – per produrre benefici enormi: l’attuazione di queste 12 misure salverebbe 4,2 milioni di vite ogni anno e arricchirebbe la metà più povera del mondo per oltre mille miliardi di dollari l’anno.

Un ambito di intervento su cui dobbiamo concentrare maggiormente l’attenzione è la diffusione della tubercolosi. La Tbc è curabile da oltre 50 anni, eppure ancora oggi uccide più di 1,4 milioni di persone ogni anno. La soluzione è abbastanza semplice: assicurarsi che un maggior numero di casi venga diagnosticato e agevolare per i malati l’osservanza della terapia, che deve necessariamente durare 6 mesi. Appena 6,2 miliardi di dollari annuali possono salvare un milione di vite all’anno nei prossimi decenni. Ogni dollaro è in grado di produrre ben 46 dollari di benefici sociali.

Dobbiamo inoltre prestare attenzione ai modi economici ed efficaci che esistono per migliorare l’apprendimento scolastico dei ragazzi. Distribuire tablet condivisi con software educativo da utilizzare solo un’ora al giorno costerebbero nell’arco di un anno appena 31 dollari per ogni studente, consentendo progressi nell’apprendimento che normalmente richiederebbero tre anni. E con piani didattici semistrutturati si può far sì che i docenti insegnino in modo più efficiente, raddoppiando ogni anno i risultati di apprendimento con solo 9 dollari per alunno. Governi e filantropi insieme potrebbero migliorare drasticamente l’istruzione per quasi mezzo miliardo di scolari delle elementari nella metà più povera del mondo per meno di 10 miliardi di dollari all’anno, generando un aumento di produttività del valore di 65 dollari per ogni dollaro speso.

In tutte le 12 aree di intervento che abbiamo individuato qualsiasi supplemento di spesa pubblica può produrre effetti fenomenali.

Concentriamoci sulla realizzazione delle soluzioni più efficaci e d’impatto per creare un mondo più luminoso.

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