
Family 2012, la forza di seimila inviati speciali
Pioggia o non pioggia, la loro parte, in quel misterioso mosaico di volti, storie e incontri che sta già dando vita all’Incontro mondiale delle famiglie a poche settimane dalla sua realizzazione a Milano, l’hanno giocata anche questa volta. Nonostante il traffico fosse bloccato e pedalare un’ipotesi fuori discussione, domenica 15 aprile centinaia di persone, in tanti punti della città, hanno aderito alla proposta della diocesi di Milano di dare vita, la domenica seguente Pasqua, a una grande festa cittadina della famiglia: un momento di gioia, gioco, preghiera ma anche di racconto, condivisione di esperienze capaci di avvicinare più gente possibile all’evento che dal 30 maggio al 3 giugno porterà a Milano famiglie da tutto il mondo.
Un appuntamento che ha davvero superato l’evento stesso e che sotto la Madonnina si è fatto grande oltre le mura di chiese, parrocchie e oratori, coinvolgendo esponenti della vita civile, uomini di cultura, chiesa e imprenditoria ad animare incontri pubblici sui temi principe dell’Incontro: la famiglia, il lavoro e la festa. Incontri nell’Incontro che la Fondazione Milano Famiglie 2012 ha inteso esportare in altre cinque città d’Italia, iniziando un viaggio che, seppure in scala ridotta, richiama quello cui si stanno preparando migliaia di pellegrini. Il road show, una serie di incontri di presentazione in particolare dei contenuti al centro del Congresso internazionale teologico pastorale (il principale momento culturale dell’Incontro che rappresenterà gli Stati Generali della riflessione della Chiesa sulla famiglia) ha già fatto tappa a Genova, Grado e Torino; prossime fermate Firenze, il 20 aprile, e Castel San Pietro (Bologna), il 5 maggio.
Il successo di Andemm al Domm
E mentre le città discutono come farsi grandi in vista dell’arrivo del Papa e dei pellegrini, anche i più piccoli hanno voluto dire la loro: erano 20 mila, sabato 14 aprile, a marciare dietro gli striscioni “La scuola cattolica guarda al futuro: la famiglia, il lavoro, la festa”, perché proprio all’Incontro mondiale ha guardato questa trentesima edizione dell’Andemm al Domm, la marcia delle scuole cattoliche conclusasi sul sagrato di Santa Maria Nascente con l’invito da parte dell’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, a tornare in piazza Duomo il primo giugno alle ore 17.30 per accogliere l’arrivo in città di Papa Benedetto XVI. Una promessa, “Benedetto ti aspettiamo a Milano”, che oltre 6 mila quattordicenni della Professione di Fede partiti dal capoluogo lombardo hanno già rinnovato – ben esposta su di uno striscione lungo 20 metri in piazza San Pietro – all’udienza generale di mercoledì 11 aprile: seimila inviati speciali incaricati dalla Diocesi di andare a Roma e da lì rivolgere al mondo e al Santo Padre l’invito a partecipare al VII Incontro Mondiale delle Famiglie.
«Vi sia d’aiuto nella preparazione all’Incontro l’icona della Sacra Famiglia che ho benedetto questa mattina», ha detto il Santo Padre, consegnando a monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, il mosaico della Sacra Famiglia realizzato dall’artista gesuita Marko Rupnik che aprirà i lavori del Congresso al Mico-FieraMilanoCity, il 30 maggio, per poi raggiungere il palco di Bresso dove si terranno gli incontri col Papa il 2 e il 3 giugno. L’opera rappresenta la Sacra Famiglia e la Santissima Trinità: dall’alto la mano del Padre che sostiene il fuoco dello spirito si protende nell’incontro con l’umanità. Al centro, a separare il paradiso terrestre e la Gerusalemme Celeste, la Madonna, Giuseppe e il Bambino. Una famiglia al centro del misterioso mosaico che ha composto la storia della salvezza.
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