Perché l’export italiano è tornato a trainare l’economia

Di Francesco Megna
21 Settembre 2022
Così aumento dei prezzi e solidità delle nostre Pmi sostengono la ripresa del valore del made in Italy nel mondo. I numeri del Rapporto Sace
Container per esportazioni
Foto di Paul Teysen per Unsplash

Nel 2022 l’export italiano crescerà dell’11 per cento circa, incentivato in buona parte dal fattore prezzo, più che dal volume, che rappresenterà invece solo un +2,6 per cento. Si prevede che il trend positivo durerà anche nel prossimo anno, quando si raggiungeranno quasi 600 miliardi di euro, permettendo all’Italia di mantenere sostanzialmente inalterata la sua quota di mercato a livello mondiale.

È quanto rileva l’ultimo Rapporto Export di Sace in cui è illustrato come, in uno scenario sempre più articolato, condizionato dalle conseguenze del conflitto russo-ucraino, il nostro export avrà un doppio risvolto: si confermerà un incentivo prezioso per la nostra economia ma sarà indubbiamente più caro, come prima evidenziato.

Fattori di crescita

L’anno prossimo le pressioni su costi dovrebbero diminuire e i fattori legati ai volumi dell’export esprimeranno una crescita del 4 per cento circa, permettendo al nostro paese, ottavo esportatore nel mondo, di mantenere la sua quota di mercato al 2,7 per cento circa. Se nell’anno in corso è l’export a far lievitare il valore del made in Italy, nel 2023, nonostante le incertezze, sarà la robustezza e solidità delle nostre Pmi a spingere le vendite all’estero, grazie anche a una rilevante gamma di prodotti e servizi finanziari offerti da Sace.

La ripresa dei servizi

Per quanto riguarda le esportazioni italiane riferibili ai servizi, il 2022 si conferma l’anno della ripresa (quasi +20 per cento) con un ritorno ai livelli pre-pandemia dopo il balzo dello scorso anno, grazie innanzitutto al comparto del turismo che copre il 9 per cento circa del nostro Pil. Il trend proseguirà anche il prossimo anno e ciò consentirà di tornare ai livelli del 2019.

Sfide globali

Il nostro paese dispone di strumenti ed esperienza per fronteggiare le sfide globali, con criteri strategici e focus sui nuovi mercati. Grazie poi a tutto l’appoggio finanziario e assicurativo le nostre aziende possono consolidare la loro competitività anche in periodo difficile come questo. Istituzioni autorevoli come Sace saranno sempre a disposizione delle aziende non solo per necessità riferibili all’export, ma anche come sostegno alla liquidità aziendale e come impulso alla transizione green della nostra nazione.

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