L’Europa dei cortei da aperitivo

Karl Marx ha ormai accettato che il suo progetto non sia andato come sperava. Ma non ha perso la voglia di ridere delle contraddizioni del presente. Così, con la leggerezza di chi non ha più nulla da perdere (e, soprattutto, nessuna rata da pagare), si cimenta su Tempi online in un rimbrotto ai suoi nipotini.

Cinquantamila persone in piazza per l’Europa! Applausi, bandiere, selfie con i parlamentari. La rivoluzione che non fa male a nessuno. Michele Serra proclama che questa piazza è «uno scandalo democratico». Ma quale scandalo? Qui non si rompe nulla, non si sciopera, non si rivendica. Si ascoltano artisti, si sfoggia indignazione certificata, si torna a casa più europei di prima.

La sinistra radical-chic ha trovato la sua funzione storica. Protestare senza turbare il potere. L’élite economica vi applaude. Mentre voi sventolate bandiere, loro brindano con champagne bio. Nessun operaio, nessun precario, nessun povero. Solo una messa laica per chi crede che la politica sia una questione di simboli.

Se questa è la nuova resistenza, l’alta finanza non solo dorme serena, ma vi offre pure un weekend in spa per riprendervi dalla fatica.