
Eurobond, la Germania dice ancora no. Ma i Bund vanno male – RS
Secondo il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso gli eurobond «possono portare tremendi benefici», secondo la Merkel «no, vuol dire mettere il carro davanti ai buoi. È molto fastidioso, direi inappropriato, che la Commissione europea si concentri ora sulle proposte sui vari tipi di eurobond». “La giornata di ieri è stata tutta così: Bruxelles contro Berlino e viceversa. Con due fattori ad acuire la tensione: da un lato, Bruxelles presentava gli eurobond più le sue proposte sulle nuove misure di sorveglianza finanziaria; dall’altro, e proprio mentre venivano presentati gli eurobond, Berlino assisteva sbalordita alla sua prima asta di Bund (i titoli tedeschi) andata semideserta” (Corriere, p. 2).
“Germania e Ue, oggi, sono ai ferri corti su 4 temi: eurobond, ruolo della Banca centrale europea, ruolo del fondo salva Stati, aiuti d’emergenza alla Grecia. Eurobond, cioè le (future) obbligazioni emesse in comune e garantite dagli Stati dell’Eurozona: per Bruxelles sono la zattera anticrisi, che consentirebbe agli Stati di rifinanziarsi senza cadere in mano alla speculazione; per Berlino sono solo un modo «di collettivizzare i debiti», perché metterebbero insieme i titoli buoni e quelli bacati” (Corriere, p. 2).
“«Un disastro». «Una cosa orribile». I toni allarmati non sono stati usati a sproposito ieri sui mercati: il fallimento dell’asta dei Bund tedeschi con Berlino che ha collocato solo 3,6 miliardi sui 6 messi all’asta costringendo la Bundesbank ad acquistare il resto – evento mai successo prima – è suonato come un allarme rosso, come il segnale che la crisi è ormai arrivata al cuore dell’Europa, in quella Germania considerata il nocciolo duro dell’euro” (Corriere p. 3).
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!