A Cair Paravel

Essere Cosplayer è tanto divertente, ma noi abbiamo un dubbio

Di Valeria De Domenico
12 Novembre 2012

 Questa controversa creazione freudiana che è l’adolescenza, si è ormai espansa senza scrupoli in tutte le direzioni, al punto da minacciare di impossessarsi di vite intere. In questo limbo prevale l’inclinazione a giocare e dal momento che l’infanzia (almeno quella!) è ormai alle spalle, si punta sui giochi di ruolo. Travestirsi da supereroe diventa quindi un hobby. Ecco il Cosplay.

E io che quasi ne ignoravo l’esistenza! Si tratta invece di un fenomeno sempre più diffuso tra i “ragazzi” dai 13 ai 30 e passa anni.

L’abbiamo importato dal Giappone, in omaggio, con le migliaia di ore di animazione che dagli anni ’70 in poi le reti televisive italiane pubbliche e private hanno acquistato per inchiodare davanti agli schermi (e ai passaggi pubblicitari) i nostri bambini.

L’idea di interpretare l’eroe dei fumetti o dei cartoni preferito, mascherandosi, in sé sembra divertente e tutto sommato anche costruttiva. La preparazione dei costumi richiede ingegno e profusione di creatività: uno stimolo per i ragazzini all’impegno individuale e alla collaborazione. Esistono ovviamente dei siti all’interno dei quali è possibile trovare e scambiare consigli sulle tecniche per realizzare i costumi, che sovente nulla hanno da invidiare alle produzioni holliwoodiane. Da un paio di anni è attivo anche un portale che mira a riunire tutti i cosplayer italiani sotto l’egida di un’unica associazione senza scopo di lucro nata a Verona. Nemmeno a dirlo infatti il terreno più fertile per questa nuova forma di intrattenimento è il ricco Nordest. Crisi o non crisi.

Il web ha un ruolo fondamentale anche per tenersi aggiornati sugli eventi cui da cosplayer è possibile partecipare. Le fiere del fumetto costituiscono infatti il palcoscenico ideale per i cosplayer che dopo tanta fatica desiderano esibire i loro capolavori e toccare forse l’apice dell’immedesimazione nel sentirsi acclamare col nome del proprio eroe! Nell’ambito di queste manifestazioni vengono organizzati contest cui è possibile partecipare previa regolare iscrizione. Segue spettacolo con passerella e un tempo massimo entro cui esibirsi. Ultimamente a questo fenomeno si è intrecciato  quello del Flash Mob: quindi per le strade della città ad un certo punto questi personaggi iniziano a inscenare coreografie studiate e quasi perfette.

L’appena conclusosi Lucca Comics & Games è uno degli appuntamenti più importanti per i Cosplayer italiani e paradossalmente uno degli aspetti che più colpiscono della manifestazione, che dovrebbe invece attirare l’attenzione sull’affascinante e spesso trascurato mondo dei fumetti.

Ciò che ci lascia perplessi è un aspetto che chiunque si sia trovato a Lucca ha potuto rilevare: questi personaggi salvo passeggiare pavoneggiandosi per le vie della città e sfilare sulle apposite passerelle, non mostrano alcun interesse per la fiera e non degnano neppure di uno sguardo gli stand o almeno i libri che parlano dei loro beniamini.

Non rimane quindi che augurarsi che almeno una volta quelle storie le abbiano lette…

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