
L’eroina torna a colpire gli Stati Uniti: «Morti quadruplicate»

Esiste un’altra conseguenza pericolosa alla prescrizione di oppiacei a scopo terapeutico che già da anni preoccupa il sistema sanitario dei paesi anglosassoni. Il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), organismo della sanità pubblica americana che monitora la diffusione di malattie, ha infatti lanciato l’allarme eroina rintracciando le cause di un incremento delle dipendenze senza precedenti nell’uso degli oppiacei.
IL CIRCOLO VIZIOSO. Nel rapporto stilato dal Cdc, si segnala che sono aumentate le morti per overdose, addirittura quadruplicate dal 2002 al 2013. A mutare è anche il consumatore tipo, che se un tempo proveniva dalla classe immigrata e medio bassa, ora è appartenente anche a quella medio alta, giovane e bianca. In particolare è duplicato l’abuso fra le donne e i giovani fra i 18 e i 25 anni. «Che cosa ha causato questo incremento?», si è chiesto il direttore del Cdc, Thomas Frieden. La risposta data dal direttore alla Cnn è proprio «la prescrizione di oppiacei, come l’ossicodone (un oppioide con potenza elevata superiore alla morfina, ndr)». La seconda causa indicata è «il costo minore e l’accesso più facile» all’eroina.
Dal rapporto del Cdc emerge che chi ne fa uso, di solito, è dipendente anche da una seconda sostanza. E se quanti abusano di cocaina sono 15 volte più inclini ad assumere anche l’eroina, coloro che sono dipendenti dagli oppiacei sono ben 40 volte più propensi ad utilizzarla. Frieden ha spiegato che questo accade perché gli oppiacei «hanno circa lo stesso effetto [dell’eroina] sulla mente» e «l’uso di una droga riduce temporaneamente la dipendenza dall’altra». Gli oppiacei come l’eroina, infatti, riducono il dolore colpendo i recettori nervosi del cervello e, nello stesso tempo, aumentano la sensazione di rilassamento e di euforia. Anche se in percentuali minori, fra le sostanze alternative appaiono anche la cannabis e l’alcol.
QUALI BENEFICI? Per arginare il fenomeno il Cdc ha deciso di monitorare i sussidi sanitari ai lavoratori malati e il Medicaid, l’assistenza alle persone di reddito medio basso, cercando di ridurre le prescrizioni. «Davvero – ha continuato Frieden – ha senso prescrivere oppiacei a queste condizioni? Quali sono i rischi e i benefici? Sappiamo che fra i rischi c’è la dipendenza a vita, per cui se si assume qualche dose in eccesso si può anche morire. I benefici nella cura dei pazienti non cronici, né malati di cancro, non sono ancora stati provati».
Il rapporto, ricordando che circa 120 persone ogni giorno muoiono di overdose, ha richiamato a fare dietro front: in particolare il segretario alla Salute e ai Servizi Umani, Sylvia M. Burwell, ha messo fra le priorità del Sistema sanitario nazionale la lotta all’abuso di oppiacei curando le dipendenze con altri farmaci, ma anche investendo e intensificando gli sforzi per ridurre il numero delle prescrizioni e così porre un freno all’abuso di eroina.
Foto droga da Shutterstock
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1 commento
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Io non ho capito perchè ci arrivano seeeeeeeeeeeeeempre dopo: l'”illuminazione” arriva dopo che ci sono stati i danni -e che danni!, si parla di decessi!, prima no: vuole dire che qualcosa non funziona!!
Prima si battono per l’eutanasia e poi si accorgono che questa prende piede e allora non va bene: tante grazie, signora la madama!
Prima la droga libera, liberissima, poi si bruciano generazioni di giovani e allora, forse, senz’altro non andava bene!
Prima “educazione sessuale” nelle scuole a go-go poi non va bene perchè si instaura un disiderio, una precoce sessualizzazione nei giovani, con giovanissime gravide in aumento, quindi non è che va proprio bene..
“Quell’albero lì non si tocca, guai a tagliarlo”, poi quando incominciano a lasciarci l’auto e la vita nel tronco una, due, tre, quattro, cinque volte…allora bisognerebbe tagliarlo, và!
Vuoi vedere che quando l’orso avrà sbranato un paio di persone incominceranno a capire che era pericoloso?
Prima no, eh? Dopo, con calma, sempre dopo si accende la lampadina…. EUREKA!