«L’Eritrea è un inferno, l’Onu è inutile e non ci aiuta. I trafficanti sono la nostra unica possibilità»

Di Leone Grotti
23 Aprile 2015
Un servizio del Guardian sui profughi eritrei spiega bene perché i migranti non smetteranno mai di accalcarsi sulle sponde libiche: «Se muoio in mare, almeno non sarò torturata»

Mideast Israel Migrants Journey
Fino a quando ci saranno persone che condividono la stessa esperienza di Sofia, i migranti non smetteranno mai di accalcarsi sulle coste libiche per tentare la traversata del Mar Mediterraneo verso le coste europee: «Io ho due scelte: una è morire, l’altra vivere. Se muoio in mare, non è un problema: almeno non verrò torturata».

«VOGLIO ESSERE UMANA». Sofia viene dall’Eritrea, ha diritto all’asilo politico ed è una delle poche fortunate ad essere riuscita a fuggire dal regime africano per stabilizzarsi al Cairo, in Egitto. Ma anche se ha evitato un viaggio disperato su un barcone, la sua vita è un inferno: «Qui rischio di essere deportata. Se ti vuoi registrare come rifugiato con l’agenzia dell’Onu (Unhcr), ti danno un appuntamento per il 2017. Ma chi può permettersi di aspettare così tanto?», spiega al Guardian. «Meglio tentare la traversata. Qui non hai un destino: non puoi avere un’educazione (l’accesso alle scuole è vietato, ndr), non puoi avere un lavoro, non puoi aiutare la tua famiglia. Ogni giorno non fai altro che chiedere aiuto. Ma se vai in Europa almeno, a un certo punto nel futuro, avrai una nazionalità e sarai un essere umano».

«SE NESSUNO CI AIUTA». Un altro migrante, Bayin Keflemekal, spiega: «Noi non vogliamo salire sulle barche. Se il governo libico o l’Onu ci aiutassero, tenteremmo qualcos’altro. Ma se il governo non ci aiuta, l’Onu non ci aiuta, se nessuno ci aiuta, i trafficanti sono la nostra unica possibilità. Siamo come sospesi nell’aria».

REGIME ERITREO. Il secondo gruppo più consistente di migranti è rappresentano dagli eritrei. Se solo l’anno scorso quasi in 40 mila hanno chiesto asilo politico, ma quelli scappati dal regime sono molti di più, c’è un motivo. Racconta ancora Sofia: «In Eritrea hai paura anche di parlare con la tua famiglia. La persona di fianco a te al bar potrebbe essere una spia che controlla quello che fai. La gente scompare nel nulla ogni giorno». Come una sua amica, che cominciò a parlare in un bar con un uomo, che poi si rivelò essere un membro dell’ambasciata libica: «Stavano solo chiacchierando del più e del meno. Ma hanno detto che la mia amica era una spia e gli stava passando informazioni. Non sappiamo cosa le sia successo. Oggi è ancora in carcere. Un giorno mi hanno detto che era stata ricoverata in ospedale con la pressione alta ma avevo così paura di essere arrestata, che non sono andata a visitarla».

«TUTTI SCAPPANO VIA». In quanto a repressione, nel mondo solo la Corea del Nord batte l’Eritrea. Lo Stato dell’Africa orientale è guidato dal presidente Isaias Afewerki, che governa da quando Asmara ha ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia nel 1993. La repressione è costante, il regime di polizia onnipervasivo. Spiega Elsa Chyrum, attivista eritrea: «Non c’è libertà di parola, non c’è libertà di espressione, non c’è libertà religiosa. Abbiamo più di 300 carceri nel paese e la gente non ha niente da mangiare». La leva militare può durare per un periodo indefinito e c’è chi ha passato più di 30 anni in caserma. «Ci sono figli che non hanno mai conosciuto i loro padri, rapiti dallo Stato con la coscrizione a vita. Intere famiglie sono spezzate. Persino chiedere la carità è proibito. E allora cosa fanno i bambini, che non vogliono fare una vita da miserabili come i loro padri? Scappano via. Tutti scappano via. Qualcuno si stupisce?».

@LeoneGrotti

Foto Ansa/Ap

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38 commenti

  1. Raider

    Sui fatti concreti ha un’idea piuttosto limitata e quindi, lavorare di immaginazione e – in continuità con questi sforzi immani – insultare in modo da restare sempre sul “sociale”, cioè, fra il salotto e le ruspe che ricorrono nelle sue fantasie, la aiuta a sentirsi più alto, più borghese, più accogliente. Che neanche in questo caso – andando, come ha fatto finora, in controtendenza alle cose sensate – lei ne azzecchi una nemmeno su se stesso: o che solo così, a forza di fantasia e a furia di piccolezze borghesi, lei corrisponda in tutto e per tutto ai suoi cliché, rimane il fatto che si è dato la ruspa sui piedi.

    1. Controcorrente

      Sociale!!
      non c’è niente di sociale in un abbraccio c’è solo il cuore .
      Se,uno incontra qualcuno o qualcosa che gli cambia la vita cerca di restituire il bene che ha ricevuto in modo gratuito gratis.
      Altro che sociale
      Si faccia abbracciare

      1. Raider

        Abbraccio? Cuore? In un altro thread, un islamofilo a tutta prova ripete il mantra: gli immigrati fuggono da guere, miseria, ecc… – e la colpa, per il furbone, è sempre e solo degli Occidentali: gli stessi che gli immigrati li accolgono anche di fronte alla insostenibilità materiale di accoglienza, ospitalità, integrazione, sottomissione, riduzione degli occidentali a minoranza demografica fra le altre in Europistan.
        Ma, poi: le guerre e la miseria, in Africa, non c’erano, prima del 1975? E anche prima dell’arrivo dell’uomo bianco? E allora, Il “nomadismo” , per es., africano, ma anche indiano, cinese, andino, dov’era? La gente stava a casa sua: hic manebimus optime. Le invasioni barbariche, divenute “migrazioni armate” nei manuali di storia politicamente corretti, proseguirono a oltranza in obbedienza all'”imperativo nomadico” o si fermarono dove le condizioni di vita erano più vantaggiose? Quindi, il nomadismo come chiave d’interpretazione della sloria e principio di giustificazione, guerra o non guerra, miseria o no, lasciatelo stare fermo dov’è. I migranti mirano all’Occidente, non a un posto qualunque. Altrimenti, perché non vanno a frotte, in massa, in Cina, in India o in orea del uds, perlomeno,, invece che puntare dritto in Australia? E perché i cinesi e gli indiani vengono qua, se guerre da quelle parti non se ne combattono? Le ragioni saranno altre, ma che c’entra il “nomadismo insito nell’uomo”? Nulla!
        E c’entrano le guerre e la miseria che non portavano nessuno da queste parti? O c’entrano:
        – i progressi imponenti della medicina occidentale, non certo delle medicine “tradizionali”, che permettono la sopravvivenza di un numero enorme di individui – gli Etiopi erano 45 milioni cinquant’anni fa e oggi, nonostante siccità, carestie, guerre e Meghistu, sono 92 milioni. La popolazione africana raddoppia ogni trent’anni: un successo occidentale, senza dubbio;
        – i telefonini, i computer, le antenne satellitari;
        – la consapevolezza che, una volta che arrivi in Occidente, male che vada, te la passerai come a casa tua, ma, in realtà, è più facile ti vada meglio: e se non ti va, puoi sempre tornare a casa; ma non ha senso: sei giovane, sano, forte (islamico, magari): perché non dovresti tentare?
        Un esempio, tratto non dalla mia esperienza o da quella dei miei amici e parenti che hanno vissuto, hanno lavorato, sono stati in missione militare, umanitaria, scolastica in Africa (Corno d’Africa, Costa d’Avorio, Nigeria, Ghana, Gambia, Sud Africa, Libia, ecc…: per non parlare dell’Iraq, Afghanistan, Paesi del Golfo, Indonesia), persone di cui mi fido assai più dei resoconti edulcorati ad usum delphinorum politicamente corretti, ma riportato da un insospettabile, il sociologo Jean Baudrillard, gran melting-pottista: alla fine degli anni ’80, una missione umanitaria dell’O.N.U. voleva insegnare a alcune tribù del Sudan – ancora ferme al neolitico: grandezza delle civiltà da cui abbiamo tutto da imparare, vero? – a coltivare il sorgo, che da quelle parti non sapevano manco cos’era. Per risparmiare sul personale, i funzionari onusiani pensarono bene di regalare a tutte le famigliole allargate della zona dei lettori di video-cassette e relativo materiale per apprendere le tecniche giuste. E che accadde? Che alcuni grossisti di Khartoum – musulmani, state tranquilli: musulmani – gli vendettero casette pornografiche prodotte in Occidente – svedesi, tedesche, francesi, italiane: state tranquilli. Per farla breve: come finì? Che i giovani della zona sparirono quasi tutti nel giro di un anno per emigrare in Occidente – dove, sennò? -: e il sorgo dovettero importarlo tramite le agenzie umanitarie.
        Insomma, a avallare e avvalorare il “principio nomadico” in sede giuridica, politica e umanitaria, l’idea per cui, se uno si mette in testa una cosa, gli altri si devono attrezzare per soddisfare a tutti costi sogni come quello di “fare il calciatore” o “fare la modella”, tutti hanno diritto a emigrare qui, nell’odiato Occidente. E si dimentica che albanesi, romeni (non rom), bulgari, sono, comunque, europei e compatibili, benché in misura diversa, con le nostre società. Gli altri – cinesi, indiani, pakistani, bengalesi, africani e negri – da meno a molto meno: perché le differenze esistono, negarle è assurdo, punire chi nota le differenze è ingiusto – questo, sì! -, programmare di suicidarsi come etnia, cultura, religione in ottemperanza ai dogmi del Pensiero Unico è inaccettabile; mentre difendere la propria identità, esigere che l’Ue non cancelli la storia come ha fatto espellendo le radici cristiane dal preambolo della Costitruzione europea, è sacrosanto. E quindi:
        NO ALL’IMMIGRAZIONE!

      2. Raider

        Spero che il post inviato stamattina sia sbloccato. Grazie.

        1. Raider

          Provo a ridigtare il post che non è passato:
          Abbracci? Cuore? Come no! Ma, prima, si dovrebbe cercare di capire perchè e come gli immigrati arrivino qui a milioni e solo da 30/40 anni a questa parte. Prima, in Africa e altrove, non c’erano guerre, carestie, miseria? Prima, il “gene nomadico” e il “nomadismo” come fondamento del diritto a immigrare non era attivo? Le invasioni barbariche, che i manuali di storia in uso nelle scuole di ogni ordine e grado politicamente riveduti e corretti definiscono “migrazioni armate”, non continuavano all’infinito: i “nomadi” invasori migranti in armi si fermavano e non se ne andavano più. Con tanti saluti all’ennesima frottola pro-diritto di invasione dell’Occidente per la serie “l’uomo è stato sempre nomade”: hic manebimus optime. La civiltà, una volta per tutte, è nata quando l’uomo si è fermato e ha costruito case e città. E in Africa, questo non è bastato: ma nemmeno là c’era tutto questo podismo migratorio.
          Preso atto della realtà, perché gli immigrati arrivano in Occidente – la meta privilegiata: non sfollano, emigrano: c’è una bella differenza! – anche da zone in cui non c’è guerra, miseria a parte? Chiaro che le ragioni sono altre: e c’è chi favorisce l’immigrazione e ne fa la soluzione ai problemi di continenti interi e al desiderio di ragazzi e ragazze che arrivano qui perché il loro “sogno” di fare il calciatore o la modella – e poi, finisca come finisca, che gli importa? – dobbiamo esaudirglielo noi, raccontano che sono qua perché vogliono diventare come Mario Balotelli – nato Barwah – o Naomi Campbell: e guerre o pace, gli va bene così e tutti accoglienti, mi raccomando!
          Le ragioni dell’immigrazione, come dicono chiaramente date, circostanze, cifre e luoghi di provenienza, sono altre:
          – i progressi della medicina occidentale, non certo della “medicina tradizionale”, che, malgrado guerre, miseria e carestie, hanno portato la popolazione dell’Etiopia, per fare un solo esempio, da 45 milioni negli anni Sessanta agli attuali 92 milioni, mlagrdo guerre, guerriciole, allegro marxismo tropicale e Menghistu e soci a seguire
          – la diffusione di telefonini, computer e antenne satellitariù
          – la consapevolezza che, una volta che sei in Occidente, non ti rimandano indeitrO. e sesei giovane, sano, di forte e robusta costituzione, che ti può succedere? Nella peggiore ipotesi, te la passerai come a casa tua è pazienza. Ma è più facile che una sistenazione, prima o poi, gli occidentali vecchi e scimuniti dovranno dartela, con le buone o con le cattive.
          Quanto all’aneddotica minuta, non starò a riferire quello che mi raccontano amici e parenti che per lavoro, missioni umanitarie o militari sono sati per lunghi periodi o hanno vissuto in Africa (Etiopia, Eritrea, Somalia, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, Libia, Algeria, Marocco, Sudafrica) e altrove (Iraq, Afghanistan, Paesi del Golfo, Indonesia), testimonianze cui credo piàù dei resoconti giornalistici ad usum delphinorum polticamente corretti e rapporti di agenzie umanitarie onusiane che speculano anch’esse, guadagando un bel po’ di quattrini. Racconterò qui una cosa appresa da un insospettabile, Jean Baudrillard, sociologo di orientamento melting-pottista quant’altri mai.
          Alla fine degli anni Ottanta, una missione O.N.U., c.v.d., fu inviata nel Sudan per insegnare a tribù del Sud a coltivare il sorgo – erano ancora beatamente fermi al Neolitico, in pratica, giusto perchè abbiamo un sacco di cose da apprendere da queste culture così genuine -, che quelle tribù non sapevano manco cos’era. Per risparmiare sui costi del personale che doveva gestire la missione, i funzionari pensarono bene di distribuire fra la popolazione dei villaggi della zona lettori di video-cassette con apposite cassette in cui era spiegato come fare a coltivare il sorgo. E come finì? Che i rivenditori di Karthoum – musulmani, tranquilli: musulmani – vendettero ai fortunati candidati all’agricoltura cassette pornografiche – produzione svedese, tedesca, francese. italiana: si capisce -, che andarono a ruba. Per farla breve, un anno dopo, la maggior parte dei giovani dell’area immigrò verso i luoghi di produzione delle cassette: e tutto laggiù continuò come prma.
          Certo, questo non è che un episodio, piccolo, ma significativo, di come le aspettative più varie alimentino un flusso migratorio che non si vuole fermare per mancanza di volontà politica, per irresponsabilità travestita da ragioni umanitarie o per un preciso disegno dall’alto delle istituzioni internazionali: come che sia, il “nomadismo congenito” non c’entra neanche un po’.
          Detto questo, solo una cosa mi resat da aggiungere:
          NO ALL’IMMIGRAZIONE!

          1. Controcorrente

            Questo è l’altro modo di guardare la stessa situazione

            ” Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre; cercano una vita migliore. Cercavano la felicità… Vi invito a pregare in silenzio, prima, e poi tutti insieme per questi fratelli e sorelle.”

            Papa Francesco

            Regina Coeli
            19/04/2015 – Piazza San Pietro

          2. Raider

            Ogni tanto, qualcuno, dopo averne dette tante, più spesso a sproposito che a proposito, tira fuoi i Papi e i Santi, come minimo: e ne fanno un uso, per es., pro-islamico, il Vangelo come annuncio di Maometto il Consolatore, Cristo come avangardia storica del’Islam, embedded con Hamas, compagno di battaglia dei jihadisti: e via delirando. Nessuno che gli rintuzzi sul muso provocazioni allo stesso livello delle peggiori vignette alla C.B.: o quasi. Il quasi nessuno si vede, anziché rispondere nel merito, rinfacciare esperienze personali e parole del Papa. In mezzo, c’è tutto il mare delle cose da dire e da fare: e le stesse parole del Papa potrebbero comportare aiuti e cooperazione, senza fare dell’immigrazione la soluzione dei problemi del resto del mondo, oltre che la via per la cancellazione dell’identità europea, il suicido assistito demografico e culturale che non solo gli organismi internazionali nemici del Cristianesimo, neppure il Papa, difensore di culture e popoli extra-europei, può pretendere: e soprattutto, se l’immigrazione costituisce, di fatto, un’invasione più o meno soft con cui arrivare all’islamizzazione dell’Occidente. Proprio oggi, manco a farlo apposta, si sono colti sui giornali segnali d’allarme anche negli ambienti vaticani, viste le cifre dell’imminente sorpasso degli islamici sui cristiani. Certe preoccupazioni non sono, quindi, infondate e nemmeno cattiviste come si vorrebbe farle passare.
            Diciamo, perciò, che sarebbe stato meglio, per chi parla di dialogo anche se lo pratica poco con i piccolo borghesi, attenersi ai fatti, prendere in considerazione le osservazioni e gli argomenti nello specifico e tentare di rispondere in modo garbato: e soprattutto, sarebbe stato meglio evitare di trattare il Papa come i multinick filo-islamici e pro-islamizzazione dell’Europa fanno con Cristo.

          3. Controcorrente

            Manca il NO ALL’IMMIGRAZIONE!

            Nei suoi logorroici e stucchevoli discorsi non emerge la soluzione del problema, solo teoria che non fermerà l’immigrazione,lei in modo subdolo non riesce a dire quello che vorrebbe, affondare i barconi, questa è l’unica soluzione, ma lei questo non riesce a farlo personalmente e vuole delegare altri cosi dopo se ne potrà lavare le mani come il più famoso degli ignavi Pilato

            Il contenuto della testimonianza cristiana non è una teoria, non è un’ideologia o un complesso sistema di precetti e divieti oppure un moralismo, ma è un messaggio di salvezza, un evento concreto, anzi una Persona: è Cristo risorto, vivente e unico Salvatore di tutti. Egli può essere testimoniato da quanti hanno fatto esperienza personale di Lui, nella preghiera e nella Chiesa, attraverso un cammino che ha il suo fondamento nel Battesimo, il suo nutrimento nell’Eucaristia, il suo sigillo nella Confermazione, la sua continua conversione nella Penitenza. Grazie a questo cammino, sempre guidato dalla Parola di Dio, ogni cristiano può diventare testimone di Gesù risorto. E la sua testimonianza è tanto più credibile quanto più traspare da un modo di vivere evangelico, gioioso, coraggioso, mite, pacifico, misericordioso. Se invece il cristiano si lascia prendere dalle comodità, dalla vanità, dall’egoismo, se diventa sordo e cieco alla domanda di “risurrezione” di tanti fratelli, come potrà comunicare Gesù vivo, come potrà comunicare la potenza liberatrice di Gesù vivo e la sua tenerezza infinita?
            Papa Francesco
            Regina Coeli
            19/04/2015 – Piazza San Pietro

          4. Raider

            Senza mai affrontare le questioni poste dall’immigrazione prescindendo dalle idee meschine che lei ama farsi su chi gliene ha ricordata qualcuna, tutto quello che lei ha saputo fare di meglio è stato trinciare insulti che non ho ricambiato, si è lasciato andare a fantasie che, evocando salotti, ruspe, barconi colpiti e affondati, tutto quello che mi attribuisce quale soluzione che le serve per accusarmi di essere subdolo, le hanno dato modo di evitare ogni confronto che andasse oltre le attestazioni di disistima sul piano personale che la confortino nel suo essere più alto in fatto di borghesia di chi non la pensa come lei.
            Poi, che lei usi il papa come rincalzo per le sue farneticanti divagazioni sul piano personale, sia quando richiama in servizio le sue memorie del 1991, che non distingue da fatti meno circoscrivibili all’esperienza sua o a quella di altri, sia quando si accomoda a dire il peggio che può, in questo caso, di me, non la giustifica minimamente. Anzi. Dimostra solo in che conto lei tenga le stesse parole di cui si fa scudo per difendere il suo labile senso di superiorità. Perché non si senta minacciato in questo moto d’affetto verso se stesso, la lascerò muotare contro o a favore della corrente di livore in cui guazza.

          5. Controcorrente

            Bene, per la seconda volta non ha concluso il suo post con NO ALL’IMMIGRAZIONE!
            Questo è positivo, però lei non mi ha ancora dato la soluzione cosa farebbe per fermare questa invasione che potrebbe portare islamizzazione dell”europa e cancellare le radici cristiane al posto di fare il perbenista e girare intorno al mio livore mi dia una risposta concreta?
            La mia risposta è la testimonianza di una certezza incontrata Gesù.

            Maria nostra Madre ci sostenga con la sua intercessione, affinché possiamo diventare, con i nostri limiti, ma con la grazia della fede, testimoni del Signore risorto, portando alle persone che incontriamo i doni pasquali della gioia e della pace.

            Papa Francesco
            Regina Coeli
            19/04/2015 – Piazza San Pietro

          6. Raider

            Oltre a opporre le sue fantasie a fatti concreti, a cifre reali, a dati inoppugnabili, perlomeno, da un alto borghese della sua fatta, lei non è capace di rendersi neppure conto di contraddirsi: tanto è vero che, dopo avermi attribuito quanto le faceva comodo quale soluzione alla sua incapacità di replicare in modo sensato, ora, mi accusa di non avere detto a lei cosa fare per fermare l’islamizzazione, che non sembra essere un problema per lei.
            Premesso che io non devo niente a chi mi attacca sul piano personale – ora, perbenista: che non c’entra nulla, potrebbe esser detto di chiunque a titolo tanto gratuito e non significa nulla, specie se detto da un alto borghese quale lei si atteggia tanto per sentirsi più cristiano -, lasci perdere i falsi problemi che lei risolve con la fantasia allo scopo di costruirsi degli altri l’immagine che la faccia sentire quello che non è o meglio di quello che che è.
            Così, ecco che, nel modo fantastico in cui sopravvaluta le sue fantasiose divagazioni sui cliché sociali, lei si mette a cantare vittoria perché non ho scritto una cosa che non scrivo sempre e comunque, ma solo quando lo ritengo opportuno: evidentemente, lei, ritenendo che io lo scriva per fare un dispetto a lei, ora, ritiene che io non lo abbia scritto per merito suo. E perché lei non prenda come consigli queste semplici constatazioni, non la disilluderò.

          7. Controcorrente

            Per la terza volta senza No All’ Immigrazione, però’ dopo il solito bla bla bla non esiste la risposta alla soluzione, ma con il suo solito perbenismo io non devo niente a chi mi attacca.

        2. Raider

          Ho ridigitato due volte un post piuttosto lungo, in altri thread, ho dovuto farlo tre e quattro volte, sepre inuitlmente. Devo pensare, ma non ci voglio credere, a una qualche censura politica? Fatemelo sapere, signori della Redazione. Ci metto mezzo secondo a togliere il disturbo.

  2. maurizio

    Alex,mi sono ripromesso di non intervenire più su quest’argomento perché é evidente che ci stiamo avvitando su noi stessi e dunque non serve ripeterci.Però ribadisco a te l’invito a fare un bel giro nella cintura sub-sahariana e poi ti renderai conto perché il nostro mondo é,comunque,un mondo dorato.Io ,in passato ho ospitato a casa mia esuli russi e romeni(ai tempi del regime sovietico)e.,dunque,non hai nulla da insegnarmi!.Io non ti ho definito “mostro”ma il tuo cinismo rimane evidente,anche se io non te lo dicessi più:lo dice il tuo linguaggio e la tua considerazione di esseri umani come se non fossero tali per te….altro é il no all’immigrazione clandestina o di massa.Non l’immigrazione in sé-questo mi dispiace(anche per te Raider che ,comunque,considero persona seria e ragionevole)perché essa é qualcosa di connaturato alla condizione umana,e noi italiani ne abbiamo fatti abbondante esperienza e ,tuttora,la facciamo.

    1. Ale

      …Maurizio la differenza tra me e te è che hai bisogno del diverso per trovare l’umano, che forse hai sul tuo stesso pianerottolo o via ma non vedi perché non viene da fuori. Se hai voglia di essere preso per i fondelli da questi signori africani fai pure ma io no e so che non vengono in aereo o su nave regolare perché non potrebbero chiedere la condizione di rifugiato ovvero ambire al sussidio pari ad uno stipendio nel caso riescano a raggiungere il Nord Europa. Quindi il cinismo non è mio ma di questi che preferiscono rischiare la vita e pagare cifre esorbitanti agli scafisti che comunque dovrebbero anche aiutarli a raggiungere l’Eldorado del Nord Europa invece di comprare un più sicuro biglietto di aereo o nave regolare a norma di legge!!! Poi quelli che ho conosciuto come te che danno del razzista e cinico a me in genere Vivono cioè Guadagnano traggono uno Stipendio da Onlus che gestiscono questi e pertanto sono gli ultimi che potrebbero parlare. Infine ripeto non capisco come uno Stato neghi a propri cittadini indigenti aiuti economici e poi sia tanto magnanimo con questi neo arrivati che ripeto ti piaccia o no ma non sono nostri concittadini!!! In Toscana abbiamo villette regalate ai Rom che se passi sul tratto di autostrada che collega Pisa a Livorno puoi ammirare, abbiamo bollette di acqua di centinaia di mila euro del campo Rom a Lucca pagati dal Comune con scandalone e “spallucce” dei Rom che avevano piacere nel lasciar aperti sempre i rubinetti..perché faceva tanto natura, tanto non pagavano loro. Ora abbiamo l’invasione di africani mentre marocchini e tunisini stazionano tutto il giorno nei bar …chissà di che campano?! Ecco questa è la solidarietà. A me Salvini ripeto non piace ma se non cambia qualcosa mi turo il naso e lo voto e non mi vergogno affatto di dirlo, perché prima devono venire risorse per i miei concittadini indigenti, e ne conosco a bizzeffe di gente che persa la salute ha perso lavoro e risorse, e poi se avanza possiamo aiutare chi non italiano. Se per te sono razzista non mi frega un fico secco.

    2. Ale

      Maurizio se sei una brava persona aperto e disposto ad aprire le porte della propria casa in modo gratuito al prossimo tanto di cappello a te e alla tua famiglia, ma se sei tanto bravo non occorre che tu dia del cinico a chi è contrario ad attingere dai soldi pubblici per dare accoglienza a persone non italiane. Io non sto dicendo di non soccorrerle ma penso sia errato andarli a prendere davanti alle coste libiche ed infine dovremmo essere drastici e riportarli subito in Africa creando una zona neutra dove riportarli. Se lo Stato ha delle risorse le usi per i Propri Concittadini Indigenti, invece ora fa esattamente il contrario, ovvero gli italiani, che hanno perso il lavoro spesso per problemi di salute, finiscono in strada a dormire in auto o in cartoni. Perché per questi non ti scandalizzi ? Ci sono oltre 600 milioni di persone che vogliono lasciare l’Africa per venire in Europa. Secondo te possiamo “accoglierli” tutti ? Infine i migranti italiani, basta con il citarli perché oggi seguono le regole chi va in Australia deve avere soldi a sufficienza per mantenersi altrimenti ti rimandano indietro e ovunque vanno cercano lavoro , c’è pieno di ragazzi italiani che si “accontentano” di miserie di stipendio da lavoro sottopagato anche in Germania, UK ecc.e parlo di stipendio per lavoro di 10 ore al giorno e Non di Sussidi da Sedicenti Rifugiati !!! I migranti italiani del passato appena arrivati in USA o Australia li mettevano in quarantena e poi o lavoravano o stiantavano, vivevano in stalle senza alcun sussidio statale nelle democratiche Usa e Australia ed infine durante la seconda guerra mondiale si fecero pure campi di concentramento ..nelle democratiche Usa e Australia. Non avevano vitto, alloggio, paghetta per biglietto bus e cellulare e sigarette oltre a biciclette ne’ i 1700 euro di sussidio dell’Eldorado Nord Europa. Poi se sono tanto morti di fame mi spieghi come fanno a pagare migliaia di euro per traversate del deserto e poi del mediterraneo ? L’ho chiesto loro, ad africani che ho avuto modo di incontrare grazie al mio lavoro, e mi hanno detto che se comprano un biglietto aereo o di nave regolare non possono chiedere lo Status di Rifugiato ed ambire al “Sussidio” dell’Eldorado Nord Europa, che per circa due anni permette loro di vivere senza dover accettare lavori degradanti. È gente istruita e furba che conosce bene le leggi dei vari Stati Europei e non va a farsi “SFRUTTARE” come stanno facendo i ragazzi italiani per 10 ore di lavoro pagate 6 a chiaro e 4 a scuro in Paesi del Nord Europa. Infine i Paesi dell’Eldorado Nord Europa sono al collasso, già strapieni di arabi e africani, ed hanno detto chiaro e tondo se li fate entrare “ve li tenete” !!! In Belgio c’è gente che, arrivata con barconi vive di sussidi, non ha mai mosso foglia per lavorare, vive di sussidi, pensando di islamizzare il Belgio…”Belgian Sharia” è un movimento che dice chiaro e tondo che nel 2030 cioè tra 15 anni il Belgio, cuore dell’Europa Unita, sarà Islamica e questo grazie ai sussidi perché se dovevano lavorare 10 ore al giorno passava loro la voglia di dire cavolate!!! Secondo te , caro Maurizio, possiamo ospitare in Italia 600 Milioni tra Arabi e Africani, oppure ad un certo punto dovremmo dire basta?! ma allora non trovi che non sarà ingiusto per gli sfigati esclusi?! Quindi li facciamo venire tutti i 600 milioni di africani e arabi?? ribadisco, chi è cinico?? Non sarebbe più logico pensare ad altre forme di “aiuto” magari la’ a casa loro?! questa è che gente ” voglia di lavorare saltami addosso a più non posso…che non ne ho”!!! Poverini, vero?!

  3. maurizio

    Raider,vedi io posso fare delle cavolate ma non me la prendo con nessuno per partito preso,anzi qualche volta può capitare in questo bailamme di post,chiacchiere di sbagliare bersaglio,pardon persona…é quello che é capitato a me..semplicemente ti ho scambiato con un altro(a proposito dei 100metri)e non ho difficoltà a riconoscerlo e chiederti pubblicamente scusa.Poi,il profluvio di parole e ragionamenti per contestare le mie opinioni in materia di immigrazione..mi é sembrato eccessivo ed un po’macchinoso..però te lo concedo e lo accetto.Come vedi non sono cosi malvagio.Una sola cosa volevo precisare:quella della graduatoria sul livello dei diritti umani,mi risulta essere una graduatoria ufficiale Onu.Cosi si spiega anche-ma questo l’avevo già detto in altro sito-la questione del servizio militare lungo ed anche il famoso sacerdote non aveva svelato tutto l’arcano senza peraltro smentire la mia lettura dei fatti.Poi…vabbe’ognuno le cose,magari lo stesso fatto,le legge in modo diverso a seconda anche del punto di partenza con cui guardare le cose stesse.Tu mi accusi..no é una parola grossa..diciamo che mi attribuisci un preconcetto che non c’é(ti assicuro).Aldilà dei punti di divergenza,quello che non tollero e certo linguaggio e considerazione della persona e questo é ciò che io-in termini forti di cui,perdonami,non mi pento-ho rivolto ad Ale. Un’altra cosa faccio fatica a tollerare-scusami,non sono perfetto,ma chi lo é?-é che si bolli una posizione semplicemente come buonista e dunque spregevole perché-secondo voi,o qualcuno di voi-si vorrebbe essere indiscriminatamente e senza ragioni per l’autodistruzione del nostro beato mondo europeo,italiano con la libera uscita(anzi entrata)per chiunque,meglio se islamista.No,le cose non stanno cosi…estremizzare,esasperare i termini-anche storici e politici-delle questioni umane non aiuta una giusta e corretta conoscenza e lettura delle stesse.Voi dite-scusa Raider,ti metto nel gruppo ma non ce l’ho con te- che chi la pensa come me sia la rovina,porti alla rovina del nostro dorato(!)mondo…
    non vi sembra di esagerare?..forse con un po’più di moderazione ci si potrebbe confrontare meglio e,magari,quello che voi pensate non corrisponde sempre al vero ed é figlio di un po’di demagogia.C’è si del vero,ma anche un po’di esagerazione…non vi..non ti(Raider)pare? In amicizia!!

    1. alexxx

      Buon per te, Caro Maurizio, che vivi in un mondo che definisci dorato. Ma dove vivi che vedi tante risorse per dare vitto, alloggio e paghetta a tutta l’Africa quando non trovano soldi per assegni di invalidità, pensioni ecc.??? A me fa rabbia solo questo. Poi se credi ospitali a casa tua …stanno chiedendo disponibilità anche a privati ..visto che sei tanto pio e io un mostro di cinismo…

    2. Raider

      Sto anch’io dalla parte di Ale, ma mi dispiace dissentire non tanto dagli argomenti, quanto da persone come Maurizio, che rispetto e ammiro per la sincrtià e la forza della sua fede: e perché non lo considero certo “malvagio”, come, scherzando, finge che io lo consideri, proprio perché non lo penso neppure per scherzo. Non vedo, poi, Maurizio, dove sia la macchinosità dei mie ragionamenti: ieri sera, su Rete 4, un eritreo da più di quarnt’panni in Italia ribadiva che il motivo per cui non solo ragazzi, ma ragazze, done, vecchi e bambini fuggono dall’Eritrea è la lunghezza del servizio militare – paga assicurata, Maurizio, paga assicurata: non saranno i 30/40 euro al giorno ch costa a noi ciascun immigrato, ma ci campi lo stesso e magari, insacchi, metti da parte e parti per l’Ue – , dovuto alla guerra non dichiarata, ma non combattuta – non combattuta, Maurizio – con l’Etiopia per ragioni, guarda un po’, di confine: i loro confini, non certo i nostri confini nazionali, che è come non esistano. Ti sembra macchinoso? A me, no.
      E la mancanza di democrazia o di libertà di stampa è condivisa con altri Paesi: e non mi pare proprio che donne, vecchi e bambini, per non dire ragazzi e ragazze eritrei giunti qui ardano dalla voglia di esprimersi liberamente a mezzo stampa. Quanto al nostro “dorato mondo” sarà una vera schifezza, certo, ma, almeno, era nostro e vorrei che lo restasse, Potrai non essere d’accordo e preferire un’Italia in cui non vedrai più italiani come te e come me, ma non mi sembra macchinoso neppure questo. Ti saluto in amicizia, Maurizio.

  4. Antonio

    Caro Maurizio, Ale ha ragione! Il buonismo ti impedisce di vedere la realtà, basta una storia di disperazione peraltro non verificata per far cadere la lacrimuccia e far battere il cuore per il povero migrante.
    E’ parecchio tempo che mi occupo di assistenza ( ammalati ) e ci inseganno a non lasciarsi abbindolare così facilmente.
    La maggior parte degli eritrei vuole andare via semplicemente perchè da noi vivono gratis di assistenza e senza lavorare, situazione che certamente è migliore di quella che vivono.
    Ma ti pare logico che noi in Europa dobbiamo mantenere milioni di persone a fare i profughi perenni a spese nostre come i campi palestinesi che ci marciano dentro da 40 anni dove tuto è gratis?
    Poi ci lamentiamo se cresce l’insofferenza e il razzismo!

    1. Raider

      Ho difficoltà a intervenire per ragioni varie, mi piacerebbe che i post passassero. Grazie.

  5. maurizio

    Giusto Marco,ne conosco uno anch’io-non sto scherzando-é li grazie un rapporto tra il suo ospedale e i frati camilliani…a proposito di aiuto sul posto e di chi glielo porta,ma soprattutto di chi lo vive da sempre sul posto..quei buonisti dei cristiani!!

    1. Controcorrente

      Caro Maurizio
      Il problema non è il musulmano , il cristiano , il rom , il problema per questi piccoli borghesi è il diverso e per diverso intendo anche il cristiano di Mossul questi non farebbero entrare in casa loro nemmeno un CRISTIANO CHE VIENE AMMAZZATO PER DIFENDERE CRISTO OGGI.

      1. Raider

        Il problema, Controcorrente, è che i cristiani sono ammazzati e noi accettiamo che spariscano, oggi, dal Medio Oriente e domani, da dove capiterà, se a un alto-borghese importa qualcosa della diversità, per fare un esempio pratico del rispetto che sente farsi strada in lei, dei micro-borghesi, non potendo sminuirli in modo più smaccato: e che, a ogni buon conto, delle opinioni su di loro da lei espresse dall’alto della sua borghesia non sanno che farsi perché le sue scale di grandezza sociale non c’entrano nulla con le idee, anzi, con slogan come “il diverso” e “la paura del diverso.”
        Io ho tutto il diritto di oppormi alla trasformazione del mio Paese in una terra che è di chi ci sbarca; di non desiderare che gli italiani da sempre diventino una minoranza fra altre eo siano dissolti in un’indifferenziata melassa in cui prevalgano culture e sissignore, caratteristiche antropiche in cui non riconosco nulla degli italiani che hanno fatto questo Paese vivendone le vicende storcihe nel bene e nel male; e non intendo permettere a eurocrati, politici al loro servizio, intellettuali a vario titolo che tengono alla carriera, ausiliari di truppa, di decidere di fare di questo Paese, come diceva Metternich, un’espressione geografica. Qundi, ribadisco:
        NO ALL’IMMIGRAZIONE!

        1. Controcorrente

          Lei può opporsi a tutto quello che vuole e io posso voler dire quello che penso e i miei slogan valgono come i suoi NO ALL’IMMIGRAZIONE alla Salvini ,anzi potrebbe farsi stampare una felpa con il suo slogan e partecipare ai comizi sulle ruspe con il suo capo popolo.
          Poi cita Metternich che approfittò della sconfitta del suo paese da parte di Napoleone per diventare ministro dell’interno dell’Austria e favorì la politica imposta dalla Francia nel suo paese fino alla disfatta di Napoleone, per poi tradirlo.
          Lei potrebbe essere il Metternich di Salvini

          1. Raider

            Non contento di aver fatto di chi è contro l’immigrazione un piccolo borghese, ora ne fa un grande diplomatico poi, lo assegna a un “capopopolo” allo scopo di farglielo tradire gli fa indossare una felpa: e riduce tutto quello cui lei non è stato in grado di contrapporre altro che la sua stizza agli slogan che lei preferisce (vedi, per es., “diverso” e “paura del diverso”) perchè le risparmiano la fatica di argomentare:
            e su questa caricatura lei può scaricare tutto il suo nervosismo – però, alto-borghese – per non sapere fare altro che contrapporre fantasie morbose a sfondo napolelonico, per non sapere far altro che incrunare gli slogan che le hanno stampato in testa, per non avere altra idea dell’Italia che di una terra di nessuno a portata di tutti quelli che vogliono venire qui, come non permetterebbe che fosse considerata casa sua un centro di prima accoglienza o la residenza ufficiale di tutti quelli che desiderano stabilirvisi, se proprio non trovano uno più alto di lei in fatto di borghesia illuminata.
            E ribadisco:
            NO ALL’IMMIGRAZIONE!

          2. controcorrente

            Ha dimenticato la ruspa per spalare via il marcio e tutti quelli che vogliono invadere l’ Italia per poter vivere rilassato nel suo salotto.

          3. Raider

            Continui pure con le sue fantasie malate in sostituzione delle risposte ai fatti concreti, tanto per tenersi in linea con la corrente, il mainstream, lo chiamano, in cui lei si trova meglio che un barcone di profughi a casa sua, borghese alto e ora, anche ruspante.

          4. Controcorrente

            Quando ho incontrato il movimento nel 1991 ho ospitato a casa mia per un mese, una famiglia albanese , questo fatto le sembrerà strano,ma ha influenzato la mia vita nel bene è stato solo un guadagno per la mia vita.
            Per buona pace sua borghese piccolo piccolo non resti seduto comodo sul suo divano.

          5. Raider

            Tutto quello che lei ha imparato non le è servito a molto, solo a sfoggiare supponenza riguardo a altri di cui non sa niente, cui tiene a manifestare un senso di superiorità altezzosa, che sia borghese o no, non importa: e guardandosi bene dall’entrare nel merito di una sola questione, dal dire una sola cosa che andasse oltre le cose che la ossessiona immaginare, piuttosto che attenersi ai fatti.
            Quindi, solo attacchi a vuoto sul piano personale, variazioni a tema libero sulle fantasticherie riguardo quello che sembra strano a me e i suoi ospiti nel 1991, esibizione di credenziali ‘movimentiste’: e per concludere, altro sforzo di immaginazione ai minimi termini, per evitare di pensare, seduto, sdaraiato o sui due piedi.

          6. Controcorrente

            Fatti concreti che ti cambiano la vita è questo che lei aveva chiesto, passando dal suo comodo divano alle ruspe insieme al suo capo popolo Salvini a spazzare via chi è diverso e chi mi infastidisce o chi vuole invadere il suo quotidiano da piccolo borghese.
            Ricordi di mettere la felpa stampata NO ALL’IMMIGRAZIONE!
            Poveretto.

          7. Filippo81

            Gentile controcorrente, forse hai interpretato male le parole di Raider.Comunque aldilà di questo, nessuno vuole vivere rilassato nel proprio salotto,personalmente non voglio semplicemente assistere all’islamizzazione della nostra Europa, anche perche in quel caso saremo in tanti a ribellarci, altro che vita da salotto. E’ meglio però che non si arrivi mai a quel punto, per cui meglio prevenire, in questo concordo con Raider. Distinti saluti e buona giornata.

  6. maurizio

    Ale,sei disgustoso..prova ad andarci tu e starci un po’ e poi,se riesci-ne dubito,anzi si perché con tanto becero cinismo,di sicuro te la caveresti anche lì-ce lo vieni a raccontare.Auguri!!

    @Raider..hai letto?Penultimo posto nella classifica mondiale per il rispetto dei diritti umani..e questo é di dominio universale,é un dato ufficiale…spiegato anche il lungo servizio militare.Aldilà delle differenze di opinione ti reputo una persona corretta e ragionevole(nel senso che ragiona a differenza di tanti altri)però,qui,hai cannato!
    Delle tre soluzioni,poi,operative che proponi in altro loco…detto che la prima-blocco navale a 100metri-é(perdonami)un’idiozia-ed ho anche già detto perché-sulle altre due concordo.Non concordo sulla indifferente valutazione tra scafisti e..quell’altro termine che ora-scusa-mi sfugge.Non so te,ma io personalmente ammetto la mia ignoranza e non sapevo nemmeno della loro esistenza…ma ciò fa molta differenza…pur restando sempre esseri umani…disumani!

    1. Raider

      Caro Maurizio, mi dispiace constatare che quella che a te sembra un’occasione così ghiotta tu nion tre la sia fatta scappare: forse, poteva essere meglio anche per te. Devo pensare che quando si tratta di accusare me e solo me di mistificare, sei il primo: e vuoi essere il primo anche nel rinfacciarmi qualcosa che tu ripeti sul rispetto dei diritti umani e di cui, se vuoi, prendo atto credendoti sulla parola, dopo che sull’Eritrea abbiamo letto, anche su “Tempi.it”, che la fuga era dettata da ragioni meno impellenti di quelle che trovo in questa classifica generale. Peraltro, io di bòlocco navale a cento metri non ho parlato, ma parlaci tu cn quelli che propongono, in pratica, di organizzare traversate che poertino qui tutti quello che vogliono venirci a ogni costo. e vedi un po’ i costi di quei “migranti” che sono venuti su un traghetto a 8.500 euro a testa. E fammi capire chi dà i soldi agli Eritrei e agli altri per arrivare qui: come hanno fatto a mettere da parte migliaia di euro in Paesi in cui la gente vive con un euro al giorno. Sui che sui “viaggi della speranza” ci sarebbe da fare un’nchiesta seria: ma la serietà non è nemmeno di passaggio in inchieste sul tema. E pensa alla farsa mesa su dalla gironalista che voleva documentare il “sequestro” di un militare libico dai pescatori di Mazara: e vedi dove come ti costruiscono lo scoop.
      Fai male a farne un fatto personale: e se vuoi, anche di graduatorie di cui sei a conoscenza, ma che potremmo sentire per altri regimi, in situazioni più o meno grave dell’Eritrea, da cui ho notizie da gente che ci ha vissuto a lungo fino a solo tre anni fa e raccontta anche altro, così come raccontano altro i ragazzi e le ragazze dell’Eritrea con cui ho parlato, che in Europa, mi dicono, ci sarebbero venuti a prescindere, perché hanno sempre “sognato” di venirci a vivere: tutte cose al netto delle graduatorie che sbandieri tu. La situazione in quel Paese non è molto diversa da altri Paesi, con cui condivide l’Islam, l’ideologia vetero-marxista, polpottista-pauperista, per cui vanno matti molti di quelli che corrono fino questo blog per scagliarsi contro l’Occidente: l’Eritrea è uno dei Paesi che non hanno né riserve petrolifero-monetarie né risorse naturali di altro genere da fare valere come occasione di riscatto: cosa che, del resto, come vediamo, non esclude la via migratoria come panacea e strada maestra all’islamizzazione.
      Il problema, perciò, rimane. L’insostenibilità dell’immigrazione, l’impossibilità di accogliere tutti, l’immigrazione come rimedio o conseguenza vendicativa dei mali del mondo da addossare a noi occidentali, che costituisce un punto decisivo dell’ideologia di élite che non tengono in alcun conto l’identità dei popoli europei e la loro storia nemmeno nella Costituzione che gli hanno inflitto, sono dati di fatto. Anche tu sembri preferire altro e nel frattempo, ripetere a me quello le graduatorie che giustificano tutto, ma nessuna preimavera del Corno d’Africa, pensa come strillerebbero i terzomondisti che vogliono il sottosviluppo di quei Paesi e l’immigrazione nei Paesi occidentali.

    2. Ale

      Con il mio cinismo enorme “purtroppo” aiuto tanti disgraziati, italiani e non, nella vita di tutti giorni e non a parole mielose!! Purtroppo li vedo io i disgraziati USURATI dal lavoro che quando viene meno la salute, se non rientrano nei rigidi parametri sanitari INPS per avere uno straccio di AOI , possono solo andare alla Caritas e parlo di italiani che hanno lavorato una vita e di cui lo Stato, che ora trova soldi per i poveri profughi, si è dimenticato!!!!!!! Per cui RIBADiSCO bene l’aiuto ma prima vitto e alloggio a chi in Italia c’è da anni, ha la cittadinanza e poi se avanzano possiamo permetterci di soccorrere il mondo. Poi credimi sono ben piazzati ed una o due ore di lavoro per la società potrebbero darla invece di giocare a basket o vagabondare in bici tutto il giorno. Se ti senti tanto perfetto buon per te. La coperta è stretta e tiri qui per scoprire li’ ..è cinico ma purtroppo è così. E per me dovrebbero venir prima le persone italiane , di nascita o di cittadinanza acquisita, ma italiane, che vivono in condizione di indigenza , c’è l’imbarazzo della scelta tra famiglie rimaste senza lavoro, anziani soli incapaci di pagare affitti , malati ma non abbastanza per INPS e che non riescono a tenersi un lavoro proprio per malattia, esodati , liberi professionisti che per malattia non riescono più a lavorare, padri divorziati.. Questi sono i nuovi poveri di cui abbiamo il DOVERE di occuparci per primi!! Ed invece di questi non si occupa alcuno. Sono dimenticati.

  7. Marco

    Conosco da 10 anni una persona che ogni anno va nel burkina faso a portare personalmente degli aiuti , mi ha detto che l’ONU , UNICEF , ciao e miao li’ non si vedono e arrivano, se arrivano, solo le briciole…

  8. Ale

    …scappano via?? Non so ma se uno cerca di allevare due tre galline e magari un piccolo orto di fame non muore e può vivere scambiare questi generi alimentari con altri beni di prima necessità oppure se vive in una città cerca lavoro e campa di quello. Che storia è questa della ragazza che parla del più e del meno e scompare nel nulla?? Non sta in piedi e poi se è un governo tanto oppressivo come fanno a fuggire così tante persone?! …diciamocelo vedono la TV come gli albanesi degli anni ’90 e pensano che l’Europa sia “l’Eldorado” !!! In più ormai anche il gatto sa che in Danimarca, Norvegia e altri Paesi del Nord a Europa danno pure da 1300 a 1800 euro per due anni più vitto e alloggio senza muover foglia ed ecco che abbiamo tutti i “sedicenti rifugiati politici”!!! Scusate ma noi paghiamo ancora le accise su carburanti per l’occupazione di Etiopia Eritrea ecc.?? perché a questo punto dobbiamo smettere di pagarle, le accise, visto che ci tocca mantenere pure i signori “rifugiati politici” dell’Eritrea in attesa che riescano a raggiungere i Paesi del Bengodi del Nord Europa!!!!! Ma non vi siete rotti le…con la storiella del “povero africano”??!! Quando investi nei loro paesi ad ogni sommossa rischi di perdere tutto..vedono oppressori ovunque e secondo me “voglia di lavorare saltami addosso a più non posso” e tutti quelli che inciabatto, giuro non ero razzista, “Ehi amigo combra quarcosa dai, amigo dai un euro ho fame”. Io non do più niente gli dico “sei giovane ben piazzato vai a lavorare e se hai fame c’è la Caritas” . Mi dispiace ma non sono un BANCOMAT!!! Spero che non si debba esser bancomat per essere cristiani. Possiamo aiutare la Caritas nell’assistenza ma dare soldi a questi non risolve i loro problemi e crea dipendenze verso “accattonaggio”.

  9. Martino

    Chi semina ingiustizia raccoglie miseria.
    Ora l’Europa miete quel che con Onu ha seminato, una gestione disumana di stati, asserviti al solo potere finanziario.

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