La preghiera del mattino

Qualcuno spieghi ai nostri media snob che Zemmour non è una trovatina pubblicitaria

Di Lodovico Festa
03 Dicembre 2021
Rassegna ragionata dal web su: il "candidato del terzo tipo" all'Eliseo, l'ipotesi Draghi al Quirinale (o il caos), i decenni persi sull'energia nucleare, Fontana e il caso camici e molto altro ancora
Eric Zemmour
Il candidato all'Eliseo Eric Zemmour in visita alla fiera "Made In France", Parigi, 14 november 2021 (foto Ansa)

Su Startmag Francesco Damato, brillante come al solito, sul dilemma che Sapelli e io abbiamo prospettato (o Draghi al Qurinale o il caos) informa che magari l’attuale presidente del Consiglio andrà al Quirinale, ma intanto il caos è già in piena espansione.

Su Formiche si riportano alcune prese di posizione di Roberto Cingolani a Bruxelles a favore dell’energia nucleare («non quella vecchia», dice il ministro forse per salvarsi l’anima). È in buona compagnia con il neo convertito Emmanuel Macron. Persino la famosa Greta ha fatto qualche passo in questo senso. In questo contesto gli antichi nuclearisti (quorum ego), sono insieme contenti per le scelte di oggi e amareggiati per i decenni buttati via.

Sulla Zuppa di Porro come al solito con grande intelligenza Corrado Ocone spiega al nostrano snobismo mediatico che la scelta di Éric Zemmour di candidarsi all’Eliseo non è una trovatina pubblicitaria, ma una sfida culturale a ritrovare l’identità francese, sfida che interloquisce con l’anima della nazione francese. Lo stile è po’ postmoderno ma non sottovalutatelo.

Su Atlantico Federico Punzi ricorda le poco rassicuranti rassicurazioni dell’Aifa sul vaccino Pfizer per i bambini di 5-11 anni. “Al momento” è la parola chiave che ricorre in tutte le considerazioni sulla sicurezza. Leggendo sul New York Times che solo adesso le autorità di vigilanza americane hanno autorizzato a usare Pfizer per diciottenni e diciassettenni, che a Taiwan (uno dei luoghi che più si è protetto dal Covid, non si vaccinano i bambini sotto i 5 anni) si coglie quanto sia complessa la lotta alla pandemia. Personalmente sono per scelte rigorose (anche con margini di rischio) per salvare salute & economia. Ma per carità: dite sempre la verità!

Sul Sussidiario Antonio Fanna scrive della «immagine di Draghi che si sbiadisce a poco a poco». Dentro quella sorta di maionese impazzita nella quale 350 parlamentari su 939 hanno cambiato casacca, e gli eletti che non volevano che ci si proteggesse con un vaccino sperimentatissimo contro il morbillo ora vogliono torturare i no vax, si potrebbe finire per cancellare la nostra ultima chance: Draghi che dal Quirinale garantisca un ritorno della Politica.

Su Formiche Carlo Cottarelli dice che «le banche centrali e i governi stanno portando avanti misure troppo espansive». Insomma contro la linea di Super Mario si chiede un ritorno alle posizioni di SubMario (Monti).

Su Linkiesta Francesco Cundari scrive che «l’idea però che un governo di emergenza e unità nazionale possa essere guidato non solo da un esponente di uno dei partiti della maggioranza, che già sarebbe complicato, ma addirittura dal leader di uno di questi, o è uno scherzo o è una formula retorica per non dire quello che si pensa veramente». La situazione italiana è molto diversa da quella tedesca, grazie al sistema di commissariamento della nostra politica costruito da Giorgio Napolitano, ciò non esime però dal ricordare che in una situazione di politica “libera”, quella burlona di Angela Merkel (forse perché non si era consultata con Cundari) abbia guidato per 14 anni un governo di unità nazionale con il partito alternativo alla Cdu, quello socialdemocratico.

Su Il Post si registra il fatto che «Sebastian Kurz, il giovane ex cancelliere austriaco che si era dimesso lo scorso ottobre dopo essere rimasto coinvolto in uno scandalo di corruzione, ha detto che abbandonerà la politica». Chi cerca di analizzare la politica invece di fare propaganda, legge in questa vicenda come negli scontri (magari superabili ma significativi) tra socialisti e popolari per la presidenza del Parlamento europeo, la fine di un certo tipo di oppressivo consociativismo e delle “maggioranze Ursula” quelle che hanno portato la mediocre seguace di Angela Merkel alla guida della Commissione europea.

Dagospia riporta queste parole di Luciano Violante: «Le persone non vanno mai offese. È sbagliato usare questi toni nella lotta politica». I vecchietti come me si ricordano la gag di Renzo Arbore su “Volante 1 a Volante 2”, su ispirazione di questa ci viene da dire che Violante 21 è molto meglio di Violante 92.

Byoblu presenta un’inchiesta di Fulvio Grimaldi sull’Iran con queste parole: «Il quadro che da questo viaggio viene fuori non risparmia sorprese e ripensamenti». Non è privo di interesse registrare come chi si batte ferocemente contro la nostra “dittatura sanitaria” tragga ispirazione anche dal libero regime degli Ayatollah.

Il Blog di Beppe Grillo ospita un contributo di Saverio Pipitone che scrive: «In tv sono all’opera i propagandisti con miscugli di realtà e mistificazioni, dibattiti faziosi, informazioni monche o generalizzate, per plasmare eventi e visioni». No, non è la rivendicazione delle tattiche grilline, è una critica al “regime”.

Affari italiani scrive che la procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e per altri quattro indagati nel caso camici. Qualche giorno fa Beppe Sala aveva detto che bisognava iniziare da subito la campagna del centrosinistra per conquistare la Regione Lombardia. Detto, fatto.

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