Mentre l’Emilia-Romagna è nel fango a Bologna si discute di wc no gender

Di Nicola Stanzani
30 Maggio 2023
Votata nel capoluogo emiliano una mozione Pd per bagni «nel segno dell’inclusione». Sembra uno scherzo. Ma non è così, è la sinistra bolognese
Una veduta aerea di Selva Malvezzi (Bo) nei pressi del Ponte della Motta, crollato a causa dell'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna
Una veduta aerea di Selva Malvezzi (Bo) nei pressi del Ponte della Motta, crollato a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, 26 maggio 2023 (foto Ansa)

Eh niente. Mentre ancora interi paesi e rioni in Emilia-Romagna (compresa Bologna) sono isolati per via di frane e smottamenti che hanno distrutto strade e ponti. Mentre molti contano i danni subiti dalle proprie case, negozi, botteghe e aziende agricole, sono rimasti senza auto o senza strade per potersi muovere e sperano in qualche ristoro per poter ripartire. Mentre qualcuno i danni non li può ancora contare, perché acqua e fango ancora la fanno da padrone a casa sua e ora il problema è l’igiene.

Ecco, mentre succede tutto questo nella martoriata Emilia-Romagna, accade che la maggioranza a guida Pd del Consiglio comunale del capoluogo di Regione manda in discussione e al voto un ordine del giorno per istituire a Bologna i wc no gender al motto “basta file per sesso” (sic, e non si fraintenda eh), con un pacchetto di misure «nel segno dell’inclusione», dalle carriere alias alla eliminazione, appunto, delle distinzioni di genere sulle porte dei wc o in altre situazioni simili, «comprese le cabine elettorali, spesso divise tra maschi e femmine».

Ore di discussione (e gettoni di presenza) per affrontare questi temi stringenti, con solo un piccolo residuo di tempo sempre per un ordine del giorno di maggioranza, con cui si fa la lista della spesa delle cose che il governo dovrebbe fare per questa alluvione, dimenticando che esiste anche una Regione, se non per chiedere che sia Bonaccini il commissario per la ricostruzione.

Sembra uno scherzo. Ma non è così, è la sinistra bolognese. Faro della sinistra nazionale e come sempre più realista del re e più astratta della fuffa.

Ed ecco infatti che proprio mentre scrivo, gli zelanti uffici del Comune si affrettano in tempo reale – con ardimentoso sprezzo del ridicolo – a pubblicare la notizia sul sito del Comune.

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Nicola Stanzani è capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Bologna

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