Elogio dei carabinieri, gente seria. Mica come certi giudici da barzelletta

A leggere alcune notizie di questi giorni vien da pensare che i Carabinieri, in questo paese, siano tra i pochi che conservano ancora un rapporto normale con la realtà; non solo perché sanno morire da eroi in Iraq e in Afghanistan ma anche perché hanno il coraggio di spiegare ai loro ingenui ragazzotti le deviazioni sessuali per quello che sono e perché sono capaci di sparare una pistolettata a due cani inferociti che stanno sbranando una povera donna.

A questo proposito vi invito a fare un giro sui social network e leggere il tenore della maggior parte dei commenti circa quest’ultimo episodio.

Se la proprietà transitiva ha un qualche valore in queste faccende, mi vien di credere loro anche quando testimoniano in tribunale sulla presunta trattativa Stato-Mafia; questa sì una vera barzelletta, sui pm di Palermo, non sui Carabinieri.

Se questi, i pm, continuano a insistere, oltre a far arrabbiare Napolitano, daranno origine a un nuovo filone di battute sulla stupidità umana, quello che inizia così: “Un giudice di Palermo dice a un altro giudice di Palermo…”. E tutti giù a ridere, se non ci fosse da piangere.

E con questo, maresciallo, siamo pari con quella faccenda della multa per eccesso di velocità.

@molonfranco

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4 commenti

  1. Mappo

    Da carabiniere in congedo grazie per l’articolo. Un piccolo ricordo personale su cosa rappresentano i carabinieri per la gente: Ero andato in missione a Roma per alcuni giorni, al momento di ritornare alla mia sede, per far prima, non mi misi in borghese, ma restai in divisa. Arrivato al treno scelsi uno scompartimento vuoto. Anche se non era notte, ma solo tardo pomeriggio a poco a poco durante il viaggio lo scompartimento in cui mi trovavo e quelli accanto si riempirono di persone. Ad un certo punto per sgranchirmi feci qualche passo lungo il vagone e vidi con sorpresa che praticamente tutti i passeggeri del mio vagone e di parte dei due vagoni adiacenti si erano raggruppati attorno al mio scompartimento. Da una parte la cosa mi commosse dall’altra mi costrinse a chiedermi quale dovesse essere la sicurezza su quel treno se la mia sola presenza aveva avuto quell’effetto. In ogni caso fui felice di aver fatto viaggiare tranquillamente tutta quella gente.

    1. Loryblu

      E’ vero che come ogni realtà ci sono presenze che oscurano il bene..ma il corpo dei Carabinieri è da sempre il riferimento del nostro paese e sentiamo l’Arma parte della nostra cultura, perché in fondo il Carabiniere è sempre stato vicino alla gente, ha sempre agito condotto dalla regola ma anche dalla propria esperienza…possiamo dire che il volto umano della Legge.. Quindi onore all’Arma, ai suoi eroi deceduti in servizio, sperando riesca a preservarsi il più possibile dalla corruzione di questo mondo e di questa società piena di infiltrazioni “cancerose”.

  2. Andrea

    Dalla chiusa dell’articolo sembrerebbe che ci fosse un debito di riconoscenza per una multa annullata.

    A proposito dei caramba, sono finiti i tempi in cui far parte dell’ era un onore e una vocazione? Mio nonno fu carabiniere e quando c’era un controlli qualsiasi, anche un controllore sul tram, lui con orgoglio mostrava la tessera dell’arma e tanto bastava, non per passare impunito, ma per rassicurare che di quella persona ci si poteva fidare ciecamente.

    I tempi cambiano e anche tra i carabinieri si son lette di persone che si son macchiate, ma al contrario di chi giudica i carabinieri sono sulla strada e tanto basta per tenerli con i piedi per terra e vicino alla gente.

    1. Franco Molon

      Ciao Andrea, grazie per il tuo commento. Mi piace molto l’immagine finale di stare sulla strada ed avere quindi i piedi per terra. Per il resto concordo con te. Quella della multa è una battuta, non fare il carabiniere 🙂

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