
Eccolo il “Modello Sicilia” by Crocetta: più sprechi, più bocciature, più grane
Le grane che piovono in questi giorni in testa al governatore della Regione siciliana Rosario Crocetta non si contano più. Ecco in ordine una rassegna dei fatti più recenti.
LA “REGGIA” DI BRUXELLES. Appena nominato, Crocetta aveva dato notizia di voler licenziare l’intero ufficio stampa della Regione, da sempre additato come esempio massimo di sprechi, disponendo di 24 giornalisti con la qualifica di capiredattori che facevano sbottare il neo presidente con un «ho più giornalisti io di Obama!».
Sei mesi e alcuni tagli dopo, Crocetta ha deciso però di non far calare l’ascia sull’ufficio di 750 metri quadrati acquistato da Raffaele Lombardo per 2 milioni e 700 mila euro, e anzi ha deciso di aumentare il numero di funzionari della sua “ambasciata” europea da 3 a 16 (una media di 46 metri quadrati di ufficio a testa). Ben metà dei nuovi funzionari sono esterni. Ma crocetta ha contestato questa ricostruzione con una nota pubblica.
LA STRIGLIATA DI CONFINDUSTRIA. Il 6 maggio Crocetta e gli assessori al Bilancio Luca Bianchi e allo Sviluppo Linda Vancheri si sono presentati al presidente di Confindustria. Al termine dell’incontro il presidente degli industriali, Antonello Montante, ha rilasciato un duro commento: «La Finanziaria danneggia il comparto produttivo». Non solo. «Il parlamento è debole e il governo è miope. Sono state introdotte nuove imposte (le tasse di estrazione da cava, per le acque minerali, le royalties sugli idrocarburi, tutte misure fortemente volute dai grillini, ndr). Balzelli inopportuni e spropositati nella misura in cui instaurano un clima di avversione verso il sistema delle imprese e che preoccupa in prospettiva. L’assemblea regionale è impegnata come in tempi più o meno recenti ad ascoltare gli umori e le questue della piazza assistita».
Montante ha tuonato contro la Finanziaria che ha introdotto varie norme salva precari della pubblica amministrazione e poche o nessuna per lo sviluppo economico. Crocetta, scattando metaforicamente sull’attenti, ha promesso una legge per lo sviluppo prima dell’estate.
STOP ALLA FINANZIARIA. Intanto ci si è messo di mezzo anche il commissario di Stato che proprio oggi ha fatto sapere di aver impugnato 23 articoli della Finanziaria. I dubbi di legittimità riguardano proprio le norme di incremento del 20 per cento delle royalties sugli idrocarburi, la moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese a Riscossione Sicilia, ma soprattutto la ormai “mitica” Tabella H, il simbolo di tutti quegli enti che – accanto a realtà benemerite – ricevono contributi a pioggia solo in virtù dell’amicizia con il deputato regionale di turno.
Nella Tabella H, in cui pure sono inseriti enti come il Banco Alimentare, da una parte si sono registrati i tagli ad associazioni come Meter (qui l’intervista a don Di Noto), per la lotta alla pedofilia.
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