È “venerabile” il cardinale Van Thuan, che convertiva i comunisti in carcere

Di Redazione
05 Maggio 2017
Il Papa ha firmato il decreto per la «profonda gioia» di Benedetto XVI. Arrestato dai Viet Cong, il cardinale passò 13 anni in prigionia, dove convertì buddisti e atei curiosi di sapere perché era sempre «felice»
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François-Xavier Nguyen Van Thuan, cardinale vietnamita deceduto nel 2002 a 76 anni, ha vissuto in modo eroico le virtù cristiane. L’alto prelato a lungo imprigionato dai comunisti è dunque stato riconosciuto “venerabile” con un decreto firmato ieri da papa Francesco. L’annuncio, che ha suscitato anche la «profonda gioia» di Benedetto XVI, è un importante passo avanti nella causa di beatificazione.

VESCOVO DI SAIGON. Nato a Hue il 17 aprile 1928 in una famiglia profondamente cristiana, Nguyen Van Thuan entra in seminario a 13 anni e diventa sacerdote a 25. Dopo gli studi a Roma, torna in Vietnam per fare il professore e rettore del seminario, e dopo essere ordinato vescovo di Nha Trang a 39 anni, il 24 aprile 1975 viene nominato vescovo coadiutore di Saigon. Solo sei giorni dopo, la città sarebbe stata occupata dai Viet Cong.

CONVERSIONI IN CARCERE. Dopo pochi mesi, i comunisti arrestano il vescovo condannandolo senza processo a 13 anni di rieducazione, di cui nove passati in isolamento. Ma questa condizione non ha mai fermato l’incredibile testimonianza del vescovo che, durante la prigionia, riesce a ordinare preti clandestinamente, distribuire la comunione agli altri prigionieri cristiani, convertire al cattolicesimo buddisti e atei curiosi di sapere perché era sempre «così felice». In uno dei suoi scritti ricorda di aver sentito la voce di Dio: «Francesco, è davvero semplice. Imita san Paolo quando era in prigione: scrivi anche tu lettere alle comunità della Chiesa».

«DIO PARLAVA, IO ASCOLTAVO». Liberato il 21 novembre 1988, viene espulso dal paese e si trasferisce a Roma nel 1991. Giovanni Paolo II gli affida la presidenza del pontificio Consiglio giustizia e pace e nel 2000 lo chiama a predicare gli esercizi spirituali alla Curia Romana. Nel 2001, un anno prima di morire, viene creato cardinale e già nel 2007 si apre la causa di canonizzazione. Una volta chiesero al cardinale perché continuava a dire che era stato felice in carcere e lui rispose: «Perché toccava a Dio parlare e a me stare ad ascoltare».

Foto Ansa

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