E’ nato il Sud Sudan, il 54mo Stato africano

Di Redazione
11 Luglio 2011
Da ieri il Sud Sudan è indipendente, sarà il 54mo Stato africano. Khartoum ha riconosciuto ufficialmente l’indipendenza nata da uno storico referendum avvenuto nel gennaio di quest’anno. Hanno partecipato alla festa il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon e delegati di diversi paese. Barack Obama ha inviato un messaggio

Il Sud Sudan è indipendente. La proclamazione di quello che è da ieri il 54mo Stato africano è stata fatta dal presidente del Parlamento James Wani Igga in una cerimonia tenutasi nella capitale di Juba. «Noi – ha detto lo speaker – i rappresentanti eletti democraticamente dal popolo, e dalla loro volontà, confermati dal risultato del referendum, dichiariamo oggi che il Sud Sudan sarà una nazione indipendente e sovrana». Presenti alla cerimonia il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, e di una trentina di leader africani. Per l’Italia c’era il viceministro degli Esteri, Alfredo Mantica, per la Francia il ministro degli Esteri, Alain Juppé. In migliaia di persone si sono intanto radunate per le strade di Juba.

Pochi minuti dopo la proclamazione è stata issata la bandiera nazionale mentre un’enorme folla cantava e piangeva dalla felicità: «Non ci arrenderemo mai, mai». Khartoum ha riconosciuto ufficialmente l’indipendenza della Repubblica del Sudan del Sud, nata da uno storico referendum avvenuto nel gennaio di quest’anno. La frontiera tra i due Stati sarà quella esistente al 1 gennaio 1956. Fin dal primo mattino, migliaia di persone si erano radunate nelle strade della capitale in vista dei festeggiamenti che si sono tenuti nel mausoleo dell’ex capo ribelle John Garang, morto pochi mesi gli accordi di pace del 2005 con Khartoum.

La nascita del 54mo Stato africano, cristiano e animista a differenza del nord del Sudan a maggioranza musulmana, è stata resa possibile, dopo trent’anni di guerre tra tribù, da un’intesa che ha messo fine a vent’anni di guerra civile e ha portato al referendum per la secessione di gennaio. Nel Sud Sudan è in arrivo una missione Onu di 7 mila soldati e 900 poliziotti (Unamiss) per garantire la stabilità e un’altra missione di 4200 soldati etiopi nella zona petrolifera contesa di Abyei, al confine con il nord. Le sfide principali per il nuovo Stato sono lo sviluppo e la lotta alla povertà, in un Paese dove un bambino su tre è malnutrito e i tassi di mortalità materna sono tra i più alti al mondo.

E’ Salva Kiir il presidente del nuovo Stato del Sud Sudan. Kiir ha giurato oggi e ha firmato la Costituzione del neo nato Paese alla presenza del presidente sudanese Omar Al Bashir, seduto al suo fianco durante i festeggiamenti. Presenti anche il presidente kenyota Mwai Kibaki che ha «pienamente» riconosciuto lo Stato, così come l’Egitto, rappresentato dal ministro degli Esteri Mohammed al-Oraby. L’indipendenza del Sudan è stata riconosciuta in una nota anche dal presidente Barack Obama. Il capo della delegazione Usa, Susan Rice ha affermato: «L’indipendenza non è un regalo, bensì un premio che vi siete guadagnati». Alla cerimonia ha preso la parola il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon: «Oggi – ha detto – si apre un nuovo capitolo che vede il Sud Sudan riprendersi la sua libertà e dignità».

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