
E l’anno prossimo si parlerà di felicità
Quasi 700mila presenze in una settimana, 2200 volontari italiani e stranieri impiegati nell’allestimento, ospiti d’eccezione del mondo politico da Silvio Berlusconi a Valery Giscard d’Estaing, da Marcello Pera a Romano Prodi, da Letizia Moratti a Girolamo Sirchia. Del mondo cattolico come l’arcivescovo di Bombay, Ivan Dias, o l’osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, Diarmuid Martin. Di quello giornalistico, da Antonio Socci a Pierluigi Battista, da Ernesto Galli Della Loggia a Gianni Baget Bozzo. E poi ancora Renzo Arbore, Renato Pozzetto e i comici di Zelig. Impossibile riassumere tutti i nomi dei protagonisti del Meeting che quest’anno ha incassato tre importanti messaggi di saluto: quello del pontefice Giovanni Paolo II, quello del prefetto della Congregaziane per la dottrina della Fede, il cardinal Joseph Ratzinger, e quello del presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi. L’edizione appena conclusa, “Il sentimento delle cose, la contemplazione della bellezza”, è stata la ventitreesima. La ventiquattresima si aprirà con il titolo “C’è un uomo che vuole la vita e desidera giorni felici?”.
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