
«Distruggeremo Taiwan». Ecco come la Cina si prepara all’invasione

La Cina si sta preparando a passare allo «stato di guerra» per invadere Taiwan. Non è un’ipotesi, ma una certezza che emerge dal contenuto di un incontro segreto tra i vertici dell’Esercito popolare di liberazione e quelli del Partito comunista del Guangdong. Gli alti funzionari hanno discusso le mosse che l’importante provincia cinese dovrà fare per essere pronta alla futura invasione. La registrazione audio del vertice è stata diffusa dal canale Lude Media ed è stata giudicata «autentica ed esplosiva» dal Times of India.
I pezzi grossi presenti al vertice
Si tratta della prima registrazione mai uscita dalla Cina di un incontro di alto livello di questa caratura. Secondo la stampa taiwanese, l’audio potrebbe essere trapelato a causa delle lotte di potere interne al Partito comunista cinese in vista dello storico Congresso che si terrà in autunno, nel quale Xi Jinping potrebbe diventare a tutti gli effetti il nuovo Mao Zedong.
Tra i partecipanti all’incontro segreto sono stati identificati il generale Zhou He, comandante della regione militare del Guangdong, e Wang Shouxin, membro del comitato permanente del Comitato provinciale del Guangdong. L’analisi dell’audio pare suggerire inoltre la presenza all’incontro dei vertici del Partito comunista del Guangdong, inclusi il segretario di partito, il vicesegretario, il governatore e il vicegovernatore.
I preparativi per l’invasione di Taiwan
Nell’incontro vengono discussi i dettagli per istituire un comando militare-civile per organizzare la transizione dallo stato normale allo stato di guerra della provincia del Guangdong, il centro industriale della Cina. In particolare, gli alti funzionari hanno discusso di tre obiettivi: 1) stabilire un sistema di comando per la mobilitazione della difesa nazionale, 2) implementare un meccanismo operativo per il tempo di guerra, 3) supervisionare la preparazione al passaggio allo stato di guerra.
Infine, nel vertice si è parlato di come la provincia può concentrarsi sulla produzione di «materiali strategici importanti» per garantire i rifornimenti durante l’invasione.
«Dovete fornire 140 mila uomini e 935 navi»
In vista dell’invasione di Taiwan, la provincia del Guangdong dovrebbe fornire all’esercito un totale di 140 mila uomini, 935 navi e 1.653 non meglio specificati sistemi non guidati o a pilotaggio remoto. Nell’incontro si parla anche della necessità di mettere a disposizione 20 porti e aeroporti, sei cantieri navali, ospedali, centri di trasfusione, oltre a una mobilitazione per la difesa, stazioni di rifornimento e altre risorse.
I partecipanti spiegano che l’invasione di Taiwan prevedrà una nuova mobilitazione di ulteriori 15.500 unità, riservisti e specialisti soltanto del Guangdong. Alla provincia viene anche chiesto di fornire 64 navi da carico da 10 mila tonnellate, 38 aeroplani, 588 vagoni ferroviari e 19 infrastrutture civili, mentre a quattro aziende sarà affidato il compito di mettere a disposizione 16 satelliti per l’osservazione ottica di precisione.
«Distruggere Taiwan»
Al termine dell’incontro, dopo aver inneggiato a Xi Jinping, i partecipanti hanno ricordato la necessità di «distruggere le forze degli indipendentisti di Taiwan» e di «organizzare immediatamente il lavoro di transizione da uno stato normale a uno stato di guerra» secondo quanto convenuto.
Dalla registrazione audio niente lascia intendere che l’invasione sia imminente, ma preparativi di questo tipo, che sicuramente sono stati fatti anche nelle altre province della Cina, fanno capire chiaramente quali siano le intenzioni di Pechino.
Foto Ansa
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