
Lettere al direttore
Dissonanza 9

Confiteor tibi, Pater…
La casa brucia e questi parlano;
ragionano su come si dovrebbe dire,
sul chi e sul quando,
mentre va a fuoco il bosco;
si riuniscono per discutere
di cosa discutere
e in giardino giacciono
pezzi di cose e di persone.
Ti benedico Padre…
Fissano lunghi programmi di lavoro
come fossero loro i padroni,
e non sanno se avranno tempo,
se ci sarà ancora il tempo.
Stulte! Hac nocte
animam tuam
repetunt a te.
E poi scrivono, e litigano anche;
i peggiori secondo tutti i crismi
del fare gentile.
Va a fuoco il mondo,
il gregge si disperde
e questi parlano.
Chi dietro a iura, e chi ad amforismi
sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
e chi regnar per forza o per sofismi,
e chi rubare,
forse i migliori
e chi civil negozio,
i meno rispettabili
chi nel diletto de la carne involto
s’affaticava…
i reietti
e chi si dava a l’ozio…
Gli intelligenti riposano
sulle pagine dei libri,
si godono il loro breve
momento
scrivendo sui quotidiani.
Ma non ai sapienti,
non agli intelligenti.
…abscondisti haec
a sapientibus et prudentibus…
Ai piccoli invece,
ai semplici
dietro il loro pastore,
benedetto,
a loro è dato portare il fardello,
leggero,
e il giogo che si caricano in groppa
lungo la via della croce.
Ti benedico, o Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché hai tenuto nascoste queste cose
ai sapienti e agli intelligenti
e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
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