«Diritto di morire? Diventerà dovere di morire». La Chiesa cattolica avverte l’Inghilterra sul suicidio assistito

Di Redazione
16 Luglio 2014
Venerdì il Parlamento discuterà l'approvazione del suicidio assistito. Il vescovo di Portsmouth ha chiesto alle parrocchie della sua diocesi di pregare per un'ora davanti al Santissimo Sacramento perché la legge venga respinta

«La terribile verità è che saranno i forti a decidere il destino dei deboli. Così gli esseri umani diventeranno strumenti nelle mani di altri esseri umani». Padre Thomas Rosica, vice portavoce del Vaticano, ha espresso tutta la sua preoccupazione in vista della discussione in seconda lettura della legge sul suicidio assistito che avverrà venerdì prossimo al Parlamento inglese.

«DOVERE DI MORIRE». «L’invecchiamento della popolazione, specie in Occidente, insieme alla diminuzione di forza lavoro sta creando una spinta del mercato verso l’eutanasia», ha aggiunto come riporta il Daily Mail citando poi Giovanni Paolo II: «Il diritto di morire aprirà inevitabilmente la strada al dovere di morire». Per padre Rosica, l’approvazione dell’eutanasia sarebbe il risultato di quella «tirannia del capitalismo» e della «cultura dello scarto» più volte denunciata da papa Francesco nelle sue omelie a Santa Marta.

PARLAMENTO AVVISATO. La legge di cui Lord Falconer è relatore è stata preparata insieme alla lobby pro eutanasia “Dignity in Dying” e permetterà ai malati terminali con aspettative di vita inferiori a sei mesi di fare richiesta ai medici di un farmaco letale da ingerire in qualunque momento, purché non in pubblico. Il Parlamento inglese era già stato messo in guardia nei giorni scorsi da Theo Boer, membro della commissione che controlla e monitora gli effetti dell’eutanasia in Olanda, che da sostenitore della buona morte è diventato un suo accanito oppositore «dopo 12 di esperienza» e dopo averne viste le conseguenze.

«CATASTROFE». Anche la Chiesa cattolica inglese si è espressa contro l’approvazione della legge, come riporta il Catholic Herald. Il vescovo di Portsmouth, Philip Egan, ha chiesto a tutte le parrocchie della sua diocesi di pregare per un’ora davanti al Santissimo Sacramento domani, alla vigilia della discussione parlamentare, perché la legge venga respinta. In un messaggio ha parlato del suicidio assistito come di «un crollo catastrofico del rispetto per l’infinito valore di ogni vita umana». Gesù, ha affermato, «è l’Unico in grado di mostrarci nella Sua umanità la Via alla vera felicità e al fiorire dell’umano. Ci chiama a vivere non per noi stessi e per beni passeggeri ma per Dio e l’amore per gli altri».

PREGHIERE DELLA CHIESA. Quando «Lo incontrerete nell’adorazione eucaristica, per piacere pregate affinché il Parlamento rigetti con fermezza questa legge. Pregate anche per i malati terminali e per qui dottori, infermiere e staff medico che generosamente e in modo disinteressato si occupano di loro. Pregate per coloro che moriranno oggi, per i parenti che si prendono cura dei loro cari in fin di vita. E pregate per il nostro paese».

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7 commenti

  1. mike

    chi propone certe cose dia il buon esempio. inizi a farle per primo, se ne ha il coraggio.

    1. filomena

      Ma cosa stai dicendo? Uno può essere d’accordo nel consentire ad ogni persona di decidere per la propria vita e per la propria morte ma non avere nessuna intenzione di morire. A cosa serve il cervello se non posso decidere per me stesso cosa voglio?

      1. mike

        ma su, ma dai! su certe cose ci vuole molta coerenza. sennò fai pensare che hai una cattiva coscienza. sono curioso di vedere veronesi che farà.

  2. lucillo

    Scorretto. Profondamente scorretto.
    Il rischio (ammesso che sussista, il che è tutto da vedere, e le argomentazioni utilizzate sono assai deboli sia concettualmente che storicamente) di una evoluzione futura non può essere utilizzato per valutare una scelta attuale sui diritti della persona e del cittadino.
    Solo in una prospettiva religiosa il singolo, il soggetto umano, non ha podestà su se stesso. Ma uno stato laico, pur consentendo di vivere secondo regole religiose per chi le vuole e segue, non obbliga la totalità della popolazione a vivere e morire seguendole.
    L’eutanasia è un diritto! non un obbligo. Una possibilità per chi la desidera, e non una prassi cui tutti si devono sottoporre.

    1. Agesilao

      Se uno definisce le argomentazioni altrui “deboli sia concettualmente che storicamente” sarebbe opportuno che motivasse compiutamente le proprie asserzioni.
      Gli “ipse dixit” non vanno bene neanche al bar dello sport.

      1. lucillo

        Mi riferivo alle argomentazioni utilizzate nell’articolo. Non hanno alcuna consistenza, si basano su paure non corroborate da alcuna analisi, e su proiezioni future prive di precedenti nel passato. Puro terrorismo, condito da abbondante ignoranza.

        1. Giannino Stoppani

          A me pare tu abbia ripetuto lo stesso “ipse dixit” di prima con altre parole.
          Ricordo incidentalmente come l’essere umano sia di norma dotato della cosiddetta capacità di astrazione gli consente, tra l’altro, di prevedere le conseguenze probabili delle proprie azioni senza fare tante analisi prove e esperimenti.
          Tanto più che prima di affermare con la tua solita immotivata risolutezza che non ci sarebbero esempi storici da considerare in cui l’eutanasia è stata imposta dallo “stato laico”, ti conviene cercare “aktion t4” sul tuo motore di ricerca preferito.

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