
Il diritto all’abbraccio materno vale per tutti (tranne che per i figli dell’utero in affitto)

La notizia, in estrema sintesi, è la seguente: il figlio appena nato di Martina Levato – la donna condannata a quattordici anni per aggressioni con l’acido – è stato allontanato dalla madre e il pm ne ha chiesto l’adottabilità. Ora, senza entrare nel merito giuridico e, tanto meno, personale della vicenda, non si può non osservare come la grande stampa ha prontamente scelto di confezionare la notizia, ossia ponendo l’accento sul diritto del figlio della signora, che verrebbe ingiustamente leso. Valga, per tutti, un titolo in merito apparso sul sito del principale quotidiano italiano: «Quel diritto negato al primo abbraccio materno».
Benissimo, ma tutto questo fa sorgere – converrete – delle domande. Come mai, per esempio, quando si tratta dei figli dell’utero in affitto, commissionati all’estero a donne con la sola condanna della povertà e strappati dal seno materno da ricchi signori occidentali, la grande stampa non difende il loro «diritto negato al primo abbraccio materno»? Per quale ragione il giudice responsabile dell’allontanamento del figlio della signora Levato viene dipinto come uno spietato inquisitore (HuffingtonPost.it), mentre le coppie che ricorrono all’utero in affitto (scusate, il dolcificante “maternità surrogata” proprio non mi va di rifilarvelo) vengono incensate per la loro vocazione alla genitorialità?
Insomma, l’abbraccio materno è un diritto del figlio o no? Perché se lo è, care firme della stampa che conta, non potete cavarvela oggi tifando per l’abbraccio fra una detenuta e suo figlio e domani riprendere ad applaudire le coppiette che spezzano quello stesso, identico abbraccio grazie ai loro quattrini. Proprio non potete. Dovete scegliere da che parte stare: se cioè per voi il diritto di un figlio al seno materno viene prima di tutto, dovete darvi una svegliata e alzarvi in piedi ogni volta che questo viene calpestato. Altrimenti, sia detto – lo ripetiamo – senza giudicare minimamente la situazione della signora Levato, tutto questo clamore, tutto questo strillare, tutta questa indignazione a corrente alternata, non solo non è credibile, ma fa abbastanza schifo.
Tratto dal blog di Giuliano Guzzo
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31 commenti
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Caso della Martina Levato: la mia esperienza è che in questi casi (per fortuna) la legge è molto efficiente, ed i tempi brevissimi. Una volta chiesta (ed ottenuta) la adottabilità il bambino verrà assegnato ad una coppia che, come tante, è in lista di attesa. Si può poi discutere sulla liceità della richiesta del magistrato, chiedersi se per il bambino sarebbe meglio crescere con la madre genetica in carcere o con dei genitori adottivi. Non ho una risposta.
Nel caso dell’utero in affitto, che resta una pratica opinabile, di base c’è che colei che mette al mondo il bambino (e che come è stato sottolineato non è la madre genetica) NON desidera quel bambino, non gli vuole dare nè un abbraccio nè altro . Si può ovviamente discutere se sia meglio non farlo proprio nascere, quel bambino (perchè senza la pratica dell’utero in affitto quel bambino non esisterebbe) o se sia meglio farlo nascere e privarlo dell’abbraccio di chi lo ha portato in grembo, ma anche qui, credo che risposte certe su questa terra non ve ne siano
È certo che quando deve essere messa in campo un po’ di umanità andate tutti in evidente difficoltà…
basta, horror-multitroll, ora “anto” !
hai già fatto il nick d’appoggio di Filomena e Lucillo, scrivendo questo :
Anto:
“interessante come davanti ad argomentazioni approfondite, serie, impostate sul dialogo e il rispetto, i catto omofobi rispondono solo con insulti e prese in giro. la dice lunga del vostro spessore culturale”
abbasso il multi-nick-multi-troll fuori di zucca !
se vuoi discutere , devi essere onesta e leale !
il fatto che il sito consenta questa girandola assurda di nick, non ti dà il diritto di prevaricare la buona fede altrui !
se la solita muffa che posti, la postavi come xyzwk, cosa cambiava ?
certo, non avresti onorato il tuo personaggio di vecchia imbrogliona, disonesta e sleale e falsa e becera !
basta !
il primo che le risponde , lo faccio nero ! 🙂
Gentile Giovanna,
invece di arrabbiarti dovresti ringraziarli.
Ti assicuro che più che gli articoli di Tempi sono gli xykj declinati in tutti i multinick e i MicheleL a convincermi a riconsiderare in maniera più prudente e assennata la questione (o grana?) gender.
E devi pure considerare che, tutto sommato, quelli che postano qui sono innocui. Perchè sono generalmente maldestri nelle argomentazioni e quindi inevitabilmente, nella foga, alla fine le sparano così grosse e strampalate (o disumane) che alla fine è facile smascherarli.
Ci si dovrebbe invece preoccuparsi dei xykj 2.0, quelli veramente pericolosi.
Questi non sono maldestri, usano il linguaggio e la comunicazione in maniera accorta. Scelgono bene le parole, sfruttano i lati deboli della compassione, travisano l’amore, lo usano, schivano abilmente le obiezioni, sanno quando buttarla in caciara quando le questioni arrivano al punto e la logica li stringe nell’angolo.
Si chiamano Cecchi Paone, Santoro, Bignardi. Sono cantanti e opinionisti di successo, indiscutibilmente bravi nel loro campo. Sono scrittori e giornalisti. Conoscono il loro pubblico e ne colgono bene gli umori.
Naturalmente anche loro inciampano lessicalmente: come quando Cecchi Paone a Porta Porta si lascia sfuggire “ma anche il Papa ha detto più figli per tutti”. Ma, in generale, sul piano della comunicazione se la cavano alla grande.
Invece gli xykj sono dilettanti allo sbaraglio, non riescono a mascherare la loro infelicità, il loro rancore. E alla fine scovarli dietro al nick di facciata è ffacile come rubare in chiesa.
Sospetto che i furbacchioni della redazione di Tempi l’abbiano capito e per questo siano indulgenti con i multinick. In fondo portano acqua al loro mulino.
P.S:
Ciò non toglie che qualche volta qualche argomentazione valida la tirano fuori.
Ma è difficile discuterne decentemente, alla fine i commenti degenerano sempre. Spero che lei abbia l’onestà intelettuale di ammettere che quando la si butta sui luoghi comuni del nazismo, del “il gene dell’omosessualità non esiste” (nemmeno quello del nazismo: significa forse che i nazisti non sono mai esistiti?), del gay=pedofilo=zoofilo e altre scemenze varie, che anche fra i cattolici “militanti con elmetto in testa” (volevo scrivere cattotalebani….) spesso pregiudizio e ideologia hanno cittadinanza.
Ma, andrea,” con spero che lei”, ti rivolgevi sempre a me ?
Se così fosse, non saprei risponderti : dovresti scrivere quello che hai scritto in una situazione in cui sia esplicitato, altrimenti sei molto vago.
Da parte degli articoli di Tempi, e mooolto più modestamente, da parte mia e della stragrande maggioranza dei commentatori non-troll , non credo si sia dato mai adito a questa critica.
Ma non mi sembra sia il caso di parlarne qui, ci sarà modo quando si sarà in tema.
In ogni caso, ti ringrazio tantissimo per le tue parole rassicuranti e amichevoli.
Sì, lo so che le “argomentazioni” del multi-nick-horror sono di una bana lità e grevità evidenti, ma infatti non mi secco per la pochezza del contenuto, e posso anche ammettere che a volte ci si potrebbe confrontare, come ho abbondantemente , anche se non proficuamente, fatto in passato, ma proprio irrito per la presa per i fondelli portata avanti scientemente.
Vedi, se rileggo le vecchie discussioni e capisco che ho parlato con Filomena, Lena, Giovanni cattivo, Lucillo, Nino, Shiva ( con quest’ultimo, pochissimo, il livello di questo nick è esageratamente infimo per me ) ed erano un unico horror-multi-nick, ecco ,non mi fa piacere che questo teatrino continui, non lo accetto.
Però se tu dici che questa buffo nata giova alla causa, bé me ne farò una ragione !
Anche perché le ferie sono finite e non avrò più tempo da perdere dietro a multi-troll-horror, che invece non saprebbero come riempire la giornata se non potessero più inquinare il sito !
Ciao, Andrea !
@Anto
La risposta certa e’ non trafficare con gli esseri umani, ne’ a titolo gratuito ne’ a titolo oneroso: questo e’ l’unico modo per evitare lo squallore di vedere esseri umani trattati come oggetti.
tu stai dando una risposta etica, Cisco. Noi possiamo non trafficare e anche condannare moralmente chi traffica, ma laddove la legge lo permette non si può impedire che accada
@Anto
Infatti io voglio contribuire a far cambiare la legge.
Cara Xyzkw,
Io aspetterei gentilmente anche una tua risposta sui vari temi rimasti in sospeso, tipo come contrastare lo scempio della compravendita dei feti. Grazie.
Carissimo Emanuele, tu aspetti inutilmente perché io per ben due volte ti ho giá risposto che per contrastare la compravendita di organi fetali basterebbe far applicare le norme già esistenti esattamente come si fa per la compravendita di organi di persone adulte.
Non è che ripetendo sempre la stessa domanda ottieni risposte diverse.
Oppure fare una legge che dice che gli organi si possono vendere. Soluzione che tu preferisci
Come sempre si parte da un pregiudizio e cioè che solo, in ogni caso la madre sarebbe in grado di crescere il figlio che ha messo al mondo (tra l’altro anche quando di genetico non ha nulla a che vedere con il neonato come nel caso della maternità surrogata). In questo caso comunque la sentenza del giudice allontana il neonato dalla madre ma al momento non identifica una persona fisica a cui darlo in affidamento, ma lo rende adottabile. Di fatto toglie al piccolo l’unica persona che al momento potrebbe prendersi cura di lui. Nel caso di separazione del neonato dalla madre surrogata invece ci sono già due genitori che aspettano di farsi carico di lui a cui viene affidato immediatamente dopo la nascita. Solo evidentemente chi pensa che la mamma che crescerà quel neonato pur non avendolo partorito, non sia in grado di farlo adeguatamente, puó sostenere che i due casi siano sovrapponibili e quindi vadano trattati nello stesso modo perché di fatto nel caso della maternità surrogata, il neonato non è privato dei genitori, mentre nel caso descritto dalla cronaca, il neonato al momento viene affidato ai servizi e quindi privato dei genitori.
Xyzwk, ti manca la J.
Forse è per questo che le tue argomentazioni non valgono un fico secco…
Ma vederla dalla parte del bambino, mai, vero? Sempre dalla parte degli adulti!
Evidenziare la differenza tra i due casi citati, è vederla dal punto di vista del bambino!!!
Nel caso di cronaca il bambino viene privato della madre e affidato ai servizi, nel caso di una maternità surrogata viene dato a due genitori, mentre la madre surrogata non ha nulla del patrimonio genetico in comune con il neonato a differenza dei genitori che lo cresceranno.
Genitori che non sono certamente i suoi, o forse solo in parte, e talvolta di sesso identico. Dove è la differenza?
Secondo te essere affidato ai servizi e poi forse a genitori che comunque non saranno i suoi, è meglio che avere genitori i quali potrebbero essere entrambi suoi genitori biologici? E comunque anche se solo uno dei due, in grado di dare stabilità al rapporto con il figlio? Sarebbe sempre meglio che abbandonato prima e affidato a genitori entrambi non biologici poi!!!!
Il feto crea legami (anche di natura chimica) con la donna che lo accoglie e ne garantisce lo sviluppo durante la gravidanza. Alla nascita, infatti, il neonato è perfettamente in grado di riconoscerne l’odore e il battito cardiaco.
QUESTO E’ IL LEGAME CHE L’UTERO IN AFFITTO MORTIFICA, come anche la decisione di questo magistrato. Di fronte a questo legame naturale, il contratto di affitto dell’utero andrebbe infilato su per la “vagina alternativa” dei gay che comprano figli nel Terzo Mondo.
@Fabio, tanto per la precisione il 99% delle coppie che (cito le tue parole) “omprano figlio nel Terzo Mondo” sono eterosessuali
Embè?!
Embè evidentemente costui si aspetta che noialtri ci si senta solidalmente colpevoli con quelle coppie che ricorrono alla immonda pratica dell’utero in affitto solo perché esse appartengono alla nostra stessa amplissima categoria: quella dei cosiddetti “eterosessuali”.
Come dire che chi non è monco si dovrebbe sentire responsabile in solido dei reati commessi da chi ha due mani.
In mancanza dei genitori biologici (che per legge di natura sono sempre un uomo e una donna…casomai qualcuno lo dimenticasse), le istituzioni compententi hanno il dovere di fornire al bambino un’alternativa quanto più simile alla condizione di natura (che è quella ideale, anche se spesso non perfetta).
Da qui i limiti nella differenza di età tra chi adotta e chi viene adottato…e ovviamente (ma di ovvio, oggi, non c’è niente), il fatto che ogni bambino ha diritto a una mamma e un papà, e se la natura non glieli ha dati, deve essere la società a fornirglieli, nel “prevalente interesse del minore”.
La smettiamo di essere “adultocentrici” quando si parla di bambini? E’ segno di immaturità.
Di fatto tu saresti comunque un adulto che parla dei bisogni dei bambini con l’occhio dell’adulto. Più adultocentrico di te….
Ah, davvero secondo te , “xyzwk” lo scandalo è nel fatto che il bambino non sia stato subito affidato a dei genitori adottivi ?
No, lo scandalo è proprio perché ci si immedesima in quel figlio strappato alla madre, nonostante sia una criminale.
Ma evidentemente, invece si può privare impunemente un figlio del contatto con la mamma appena nato, dato che come “merce” non ha diritto a nutrirsi del suo seno. Sia mai che la madre, che non è biologica per non farla affezionare al bimbo che ha tenuto in grembo 9 mesi, ci ripensi e non rispetti il contratto !
Ma per immedesimarsi in quel bambino, come in tutti i bambini violati nel loro diritto del mondo, bisognerebbe avere un’umanità che ti è del tutto estranea.
Come “lena” e diamante” e “filomena” hai scritto le cose più brutte che si possano immaginare, riferite alla gravidanza,di cui parli come della disgrazia peggiore che possa capitare ad una donna, figuriamoci se ti puoi immedesimare in un bambino schiavo, tu che i bambini li stermineresti tutti volentieri.
Quindi Fabio nel caso delle ragazze madri le istituzioni competenti hanno il dovere di trovare comunque un padre per il bambino?
@Anto
Il caso delle ragazze madri e’ la classica eccezione che conferma la regola. E le ragazze madri che conosco sono in grado di trovarsi da sole il padre dei propri figli, non siamo in Afghanistan, anche se i talebani della compravendita di pupi ce la mettono tutta.
Amata xyzwk
Non è un pregiudizio il fatto che una madre sarebbe in grado… tu non sai di cosa parli, non hai la benchè minima percezzione di cosa è l’affetto (lo hai detto tu stessa mille volte) . Se per te potrebbe essere una cosa morta, con pezzi venduti, figuratii se può avere valore chi lo cresce.
Perche allora punti cosi caparbiamente ha devastare dall’inizio pure la vita di un bambibno scampato al tuo amato aborto?
a*
Perfettamente e completamente d’accordo
Certo, sui giornali, quotidiani e settimanali, continua l’esaltazione di quelle coppie di uomini che hanno strappato un figlio alla madre un secondo dopo la nascita e si pubblicano le foto di bambini biondi , abbarbicati ai due attempati signori, che crescerebbero felici , e soprattutto ricchi, con questi uomini…il giornalista ha ragione….il tutto fa abbastanza schifo….ma in effetti questi figli strappati al seno materno sono evidentemente ancora più poveracci del figlio della coppia dell’acido, senza che nessuno , della “grande” stampa, alzi un dito per loro.
cara giovanna, grazie. e stai sicura che oggi i troll saranno tutti nel bosco a raccogliere i funghi per preparare i loro deliziosi pranzetti allucinogeni.