
Decadenza Berlusconi, senatore Pd: «Il voto palese ci porterà al governo, ma distruggerà il partito»
Condivide il giudizio di Polito: quella andata in scena in giunta del Senato con ciliegina Lanzillota (ex Pd passata al servizio di Monti), «è stata una votazione né giusta né saggia». Parola di senatore Pd che (per comprensibili ragioni) non cerca pubblicità. Diciamo che è uno di quelli che avrebbe potuto ben figurare nella schiera dei “101” che hanno affossato la candidatura quirinalizia di Romano Prodi e che adesso non ci sta a maramaldeggiare su un passaggio parlamentare che ha segnato lo stravolgimento della regola sul voto segreto.
FUORI SILVIO E GRILLO (E CIVATI). «Certo, dal punto di vista politico, il voto palese ci permette di guardare ai rapporti di forza come si guarda al classico bicchiere mezzo pieno: abbiamo fregato i grillini e i loro infiltrati del club Civati, che magari pensavano di farci qualche scherzetto in sede di voto segreto, per imputare poi al Pd un eventuale risultato favorevole alla non decadenza di Berlusconi. E abbiamo chiuso la pratica Silvio mettendo il Pdl sul binario di una possibile scissione. Insomma, un bel due a zero».
FUORI LA LEGALITÀ. Un bel due a zero ottenuto cambiando le regole del gioco a gioco in corso. «Sì, è il bicchiere mezzo vuoto. Siamo quelli delle regole. Alle regole abbiamo elevato muri e altari. Abbiamo detto che no, dopo i tre gradi di giudizio non ce n’è un quarto e che il Parlamento non può regalare salvacondotti a nessuno. Abbiamo sbandierato queste cose ai quattro venti, dicendo che il rispetto delle regole è precisamente la linea rossa che nessuno può permettersi di oltrepassare. Alla fine abbiamo fatto esattamente l’opposto. Come dice Polito, che conosce molto bene i regolamenti perché è stato anche lui senatore e anche lui eletto nelle file del Pd, non c’è bisogno di essere degli esperti per capire che chiunque altro si fosse trovato al posto di Berlusconi avrebbe ottenuto ciò che prescrive il regolamento parlamentare in questi casi. E cioè il voto segreto. Perciò, lo ammetto, è un precedente molto grave, che pagheremo a caro prezzo. Come partito e come ordinamento democratico».
SI SPACCHERÀ ANCHE IL PD? Non è finita. «Prepariamoci alle elezioni. Il caso Berlusconi esploderà a ridosso del nostro congresso. Ci sarà un casino che voi non vi immaginate nemmeno. Renzi sarà eletto e a febbraio-marzo vincerà le elezioni. Dopo di che, governerà quattro mesi e poi la gente andrà sotto Palazzo Chigi a cacciarlo coi forconi. Perché un conto è fare discorsi alla Leopolda. Un altro è mettere mano ai problemi di un Paese andato in malora anche perché si è pensato bene di “rinnovare” andando avanti per anni a distruggere la politica, i politici e le istituzioni di rappresentanza popolare». Letta? «Non viene dalla mia scuola e non è il mio leader ideale. Però, lo ammetto, un po’ ci avevo creduto. E invece si è messo anche lui a cavalcare Renzi. Gli manca il coraggio e sogna di cavarsela con il cappello di Napolitano. Cadrà miseramente da cavallo». Svuotato il bicchiere della legislatura, che succederà? «Beh, auguriamoci che si spacchi il Pdl». Così il centrodestra va a rotoli e il governo dura fino al 2015? «No, così si spacca anche il Pd e si ricomincia a fare politica».
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4 commenti
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Dopo una decina di leggi ad-personam fatte chiaramente e inequivocabilmente CONTRO ogni interesse collettivo e PER l’ interesse esclusivo di una persona, sarebbe banale Legge del contrappasso se, per una volta, una iniziativa delle Istituzioni si rivelasse di danno per quella stessa persona.
Che in un Paese dove già quella stessa persona si è avvalso dei suoi mezzi economici per comprare i voti di Senatori, il voto palese è l’ unica garanzia di trasparenza.
Più che naturale che non piaccia a chi è campato per decenni grazie alla possibilità di lavorare sottobanco.
Carissimo, le tue affermazioni denotano la totale mancanza delle più elementari nozioni di educazione civica, altrimenti ti sarebbe molto semplice comprendere che la decisione per il voto palese è un’aberrazione delle norme che regolano il funzionamento di tutte le assemblee pubbliche istituzionali italiane (consigli comunali, provinciali, regionali, ecc…). Tutti i regolamenti prevedono che ogni volta che il voto riguarda le azioni o le qualità di una persona, questo deve essere segreto e i motivi sono legati alla tutela non della persona a cui il voto si riferisce, ma a quella della persona che deve esprimere la propria volontà tramite il voto, in modo che quest’ultima non possa essere giudicata per la volontà espressa. Se passa questa regola, allora non vedo perché debba essere segreto il voto espresso dagli italiani durante le elezioni.
Caro Stefano se tu provassi ad informarti anche oltre i giornali padronali, sapresti che il voto palese relativamente a una Persona è stato applicato sia in tempi lontani (Andreotti 1993) sia in tempi recenti (Lusi l’ anno scorso).
Niente di nuovo perciò.
Purtroppo la differenza tra i diversi clamori è che Silvietto vostro è proprietario di giornali e media che lo fanno sembrare un perseguitato.
Perciò non si parla della sentenza definitiva e delle sue motivazioni ma della non retrattilità della legge Severino o dei borbottamenti del Giudice Esposito oppure , come qualche tempo fa dei calzini di un altro Giudice.
A proposito della non retroattività invocata adesso, quando si trattava di fare leggi per prescrivere Processi iniziati anni prima, come mai la retroattività andava bene?
PS Fa un pò sorridere il richiamo all’ educazione civica da parte di un simpatizzante di un Partito il cui coordinatore (Verdini) beccato ad avere intascato 800.000 Euro in nero, ha semplicemente detto che dalle sue parti fanno tutti così!
renzi farà provvedimenti-spot che non risolvono nulla e ce li presenterà come salvezza del paese. come hanno fatto prodi,amato,monti e berlusconi.