Date una bacca a vostro figlio e insegnategli che «la pancetta un tempo respirava»

Di Caterina Giojelli
27 Ottobre 2021
Attenzione: i bambini di 4 anni non sanno che l’hamburger era un animale che è stato brutalmente ucciso da uomini che sminuiscono «il livello morale degli altri animali» e tifano crisi climatica. La soluzione degli studiosi: crescerli vegetariani

Attenzione: ci sono dei bambini di 4 anni che pensano che gli hamburger crescano sugli alberi o che la carne provenga da animali morti per cause naturali «ignorando completamente la realtà dell’industria alimentare». Prima di avventurarci nei risultati della ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Environmental Psychology che Lifegate e molti altri hanno rilanciato allarmati («Se i bambini sapessero da dove arriva la carne non la mangerebbero») potremmo chiederci perché indagare le opinioni dei bambini sulla carne, ma la conclusione aiuta: «Studiare le opinioni dei più piccoli potrebbe essere uno strumento fondamentale per aprire le menti ad un’alimentazione naturale o a base vegetale, fondamentale per combattere la crisi climatica».

A 4 anni «non conoscono l’industria della carne»

Veniamo ai bambini, 176 quelli interrogati dai ricercatori, tutti tra i 4 e i 7 anni, non esattamente l’età in cui ci si chiede se siano fate o topini a lasciare un soldo al posto del primo dente caduto o se sia stato Babbo Natale a lasciare i pacchetti in salotto. Ebbene, il 36-41 per cento di questi bambini alla domanda da dove vengano hamburger, hot dog e nuggets, hanno risposto “dalle piante”. Il fatto che il 47 per cento ritenga che invece patate fritte e pop corn provengano da animali è del tutto ininfluente: non tutti i bambini – sottolinea grave Lifegate – capiscono davvero cosa voglia dire mangiare della carne, realizzano che sono stati uccisi degli animali, conoscono la realtà dell’industria alimentare. Colpa dei genitori che «impongono le abitudini alimentari ai figli», spingendo «i più piccoli a mangiare carne, anche se contrario ai loro ideali». Pare che pochi adulti portino i bambini in gita al mattatoio o spieghino loro come si passi dal porcello al prosciutto, nessuno spiega infilandogliela nel piatto che la pancetta «apparteneva a una creatura viva che era in grado di respirare».

Crisi climatica chiama dieta vegetale

Tale “disinformazione”, complice i processi di industrializzazione che trasformano il vitello in hamburger lontano dagli occhi dei bambini, impatta tanto e male a lungo termine, gettando nei giovani virgulti del futuro il seme dello “specismo”, «la convinzione secondo cui gli esseri umani sono superiori per status e valore agli altri animali, e pertanto devono godere di maggiori diritti. In altre parole, lo specismo è una sorta di pregiudizio che ci fa pensare che mangiare un hamburger sia un diritto più importante del desiderio di un animale di non morire».

Se i bambini di 4 anni «attribuiscono la stessa gravità all’atto di uccidere, sia che questo avvenga nei confronti degli esseri umani che di quelli non umani», crescendo «acquisiscono dei tratti sociali che danno priorità agli esseri umani e sminuiscono a livello morale gli altri animali», scrivono i ricercatori. E questo è terribile perché la crisi climatica chiede «la transizione verso diete a base vegetale», «gli adulti che vivono in nazioni che producono le emissioni maggiori» non lo capiscono, trasformano i bambini in «consumatori ignari» e rubano all’infanzia «quella finestra unica di opportunità durante la quale inserire una dieta vegetale».

Animale mangia animale, uomo mangia bacca

Ricapitolando, crescere i bambini spiegando loro che gli abbiamo «rubato il futuro», «non c’è più tempo», «la terra è in fiamme», «non c’è un piano b» non basta più. Bisogna crescere bambini moralmente superiori. Il che non significa moralmente responsabili dei propri comportamenti, bensì in grado di non sminuire il «livello morale degli altri animali». Quel fattaccio della differenza ontologica tra uomo e animale, del diritto dell’uomo a cibarsene ma anche del dovere di prendersene cura, o ancora degli animali che vengono uccisi e mangiati da altri animali non sembra un argomento di grande appeal educativo. Meglio allungare ai bimbi due bacche e spiegare loro che le polpette un tempo respiravano.

Foto “French Kid Eating a Big Burger at Le Progrés – Montmartre, Paris” di ChrisGoldNY, licenza CC BY-NC 2.0

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