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Dal sublime di Baudelaire al terreno di Pier Paolo Calzolari
Mollement balancés sur l’aile / Du tourbillon intelligent, Dans un délire parallèle, Ma soeur, côte à côte nageant, / Nous fuirons sans repos ni trêves / Vers le paradis de mes rêves! (Dondolati dolcemente sull’ala del turbine intelligente, in un parallelo delirio, con accanto mia sorella, nuotiamo, fuggiamo senza riposo ne tregua, verso il paradiso dei miei sogni). E’ tratto da questi versi di Baudelaire il titolo della mostra Pier Paolo Calzolari. Sur l’aile du tourbillon intelligent.
La retrospettiva, aperta fino al 25 maggio 2013 presso Repetto Projects (Via Senato, 24 Milano), presenta le opere dell’artista interprete, a modo suo, della poetica del sublime. Sublime non nel senso di “sub-limen” , ovvero sotto l’architrave della porta, quindi altissimo, ma nel senso di “sub-limo”, dunque di sotto il fango, bassissimo. Ecco che allora al sentimento dell’illimitato, dell’assoluto, l’artista sostituisce la fiamma, l’acqua, la brina, il ghiaccio, simboli della sua terrena creatività.
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