
Croazia. Il sì al matrimonio tra uomo e donna è stata la vittoria dei giovani sulla sinistra e i mass media
«La Croazia è nell’Unione europea e credo che l’esito del referendum sia un contributo reale che la Croazia vuole dare all’Europa dove, ahimé, si registrano non poche spinte in senso contrario». Intervistato oggi da Avvenire, il cardinale di Zagabria Josip Bozanic (nella foto a lato) rivela il suo auspicio dopo l’esito del referendum che in Croazia ha stabilito che nella Costituzione deve essere inserita la dicitura che il matrimonio è fra uomo e donna (66 per cento di sì). «Non è un voto contro nessuno – prosegue Bozanic -, ma è un voto a favore del matrimonio come unione stabile tra un uomo e una donna. Un voto che ha voluto rafforzare costituzionalmente quanto già stabilito dalla legge croata. Nessuno potrà quindi far passare per matrimonio quello che matrimonio non è». Soprattutto, precisa, ora che il premier croato, in barba all’esito, ha già annunciato una legge sulle unioni civili, «essa non potrà comportare tutti i diritti e doveri di chi contrae un matrimonio, cominciare dalla possibilità di adozione».
UN VOTO DI POPOLO. La consultazione popolare è stata promossa dal comitato “Nel nome della famiglia” ed è stata sostenuta dalla Chiesa cattolica e dai partiti conservatori, oggi all’opposizione in Croazia, guidata dal centrosinistra del premier Zoran Milanovic. E l’arcivescovo insiste molto sul fatto che sia stato il popolo ad esprimersi, rilevando che l’esito del referendum è «un invito ad approfondire l’essenza dell’istituzione matrimoniale e dall’altra studiare il comportamento delle diverse componenti sociali in questo processo che è stato squisitamente popolare. Nel senso che è stato il popolo a volere questo referendum raccogliendo le firme necessarie. Ed è stato il popolo a votarlo». La consultazione «non è stata promossa direttamente dalla Chiesa cattolica, intesa come episcopato, ma da semplici cittadini e associazioni, tra le quali ovviamente anche quelle di ispirazione cattolica. Ma a questa iniziativa hanno aderito anche rappresentanti ortodossi, musulmani e del mondo ebraico. È stato quindi, direi, un referendum che ha avuto un sostegno ecumenico e anche inter-religioso».
TV E EX COMUNISTI. Sul fronte opposto, quel che ha stupito l’arcivescovo di Zagabria è stato l’atteggiamento «di alte autorità istituzionali che si sono espresse in favore di una opzione violando così la neutralità dello Stato». Ad esempio, si sono schierati contro il referendum sia il presidente Ivo Josipovic sia il premier Zoran Milanovic, entrambi dell’Sdp (ex comunisti), e anche i mass media – compresa la tv di Stato – hanno fatto campagna per il “no”. Al contrario – e questo aspetto è di buon auspicio per il futuro – per il sì hanno votato molti giovani, in parricolare gli universitari: «Molti anziani – racconta Bozanic – erano anche favorevoli al referendum ma erano più timorosi perché sono cresciuti nell’epoca del regime comunista quando non era bene esprimere il proprio parere. I giovani hanno lavorato molto bene e si è visto».
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15 commenti
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Un manipolo di votanti ha fatto approvare il referendum abrogativo della legge sui matrimoni gay, che conquista! Wow. Era prevedibile l’esistenza di una parte di popolazione contraria e di una gran parte di indifferenti (come me per es., solo che io andrei a votare lo stesso contro l’abrogazione del matrimonio gay, per motivi civili, ritenendo non giusto che una minoranza ideologica condizioni le leggi di tutti). Adesso che hanno tolto i matrimoni omosessuali, certamente, in Croazia le cose andranno alla grande! Prosperità e felicità per tutti.
Che altrimenti le cose sarebbero andate peggio e’ poco ma sicuro.
mi domando cosa cambia nella tua vita se io mi sposo, come fa la tua vita ad andare peggio se io mi sposo!!!
E’ semplice, se tu ti sposi pretenderai l’adozione e la reversibilità della pensione, cose che pagheranno salate rispettivamente i poveri disgraziati dei bambini affidati a gente come te che, a dar retta a quello che dici tu stesso, ha una vita sentimentale a dir poco caotica, e i contribuenti come il sottoscritto, ai quali toccherà andare in pensione a ottant’anni per pagare i vostri scandalosi privilegi.
Ti basta?
Francesco 2: non sono cosi’ presuntuoso, non e’ la mia vita quello di cui stiamo parlando, ma del bene della societa’, del futuro dei nostri figli.
Hanno abrogato una legge vche non c’era?
Ma che dici?
E certo è una conquista democratica trovare sufficienti firme per un referendum e poi vincerlo, indipendentemente dal contenuto. O no?
Facendo inserire quell’articolo nella costituzione, in pratica, hanno abrogato preventivamente qualsiasi legge futura sul matrimonio gay…
la cosa straordinaria è che tu pensi che se io mi sposo condiziono la vita degli altri e se invece gli altri mi vietano di sposarmi non condizionano la mia… in che modo il mio matrimonio condiziona la vita degli altri?
cmq in croazia non c’era il matrimonio gay prima e non c’è ora, quindi come faranno le cose ad andare meglio? nel migliore dei casi rimangono uguali
Meglio che le cose restino come sono state fatte e non come uno vorrebbe. Mai legalizzare l’errore, avendo sempre compassione e rispetto per chi sbaglia.
Francesco 2: hanno messo solo i puntini sulle “i”
questo è quello che il comportamento del vostro amato putin ha generato!
http://www.gay.it/news/Anche-un-concorrente-di-X-Factor-fra-le-vittime-dei-neonazisti-russi
è vero le violenze contro i gay non esistono, vero giovanna?
Non mi pare di aver mai detto che le violenze sui gay non esistono, ma che i casi denunciati a gran voce su questo sito non hanno mai trovato riscontro: a domanda specifica, nessuno di voi militanti gay di turno ha mai nemmeno lontanamente affermato di essere stato oggetto di violenza, mi pare che tu stesso hai parlato di amici di amici ( sempre ,sempre, sempre militanti di associazioni gay, curiosamente) e così da parte degli omosessuali intervenuti o dei sostenitori della causa gay, che più volte hanno scritto nero su bianco che non hanno mai saputo di mezzo amico loro omosessuale aggredito per strada.
E nemmeno insultato a parole, per fortuna.
Cioè non nego che ci sia della gentaglia violenta, io che sono una donna di notte non andrei mai in certi posti, ma l’emergenza che dite non la vedo assolutamente.
E tutto ciò corrisponde alla mia percezione quotidiana: vivo in una media città di provincia , in cui se un bambino si sbuccia un ginocchio finisce sul giornale e mai, dico mai, a memoria mia, e sono un tot di annetti !, si è letto di qualsiasi caso lontanamente paragonabile a quelli che paventate.
E mi spiace che non posso dire la città, perché invece dai gay che scrivono qui ho ricevuto più volte delle minacce, ma ti assicuro che casi di aggressioni ai gay non si sono mai verificati.
Di contro, ci sono tante persone che credono che il matrimonio sia possibile solo tra uomo e donna: sono loro che vedrebbero i benefici della legge sull’omofobia, li avreste zittiti per bene.
Per quanto riguarda la Russia non credo sia un paradiso terrestre, in Africa i bambini muoiono come mosche e in Canada si affittano le madri per sfornare figli che venderanno , di ingiustizie a questo mondo ce ne sono tantissime, ma non per questo bisogna importarle se per fortuna ne siamo esenti.
( mamma mia che foto brutte che ci sono nel tuo link , fanno impressione per la volgarità e la cafonaggine , di sicuro danno una pessima immagine del mondo gay militante , in aperta contraddizione coi proclami di normalità, un sito francamente eccessivo e sopra le righe, si respira la stessa aria rabbiosa che graziosamente ci fate respirare qui, da aver paura, veramente )
giovanna io non so cosa intendi per militante, io non frequento nessun circolo gay (forse sono stato 5 volte in vita mia a 37 anni), non mi occupo di politica e non vado neanche in locali gay. non vedo come definirmi un militante… ha è vero, chiunque chieda riconosciuti i suoi diritti è un militante.
sono stato numerose volte vittima di atti di bullismo e di violenza, mai episodi gravi per fortuna, ma anche perché sono un culturista e peso 100 kg, e certa gente, si sa, è vigliacca.
non capisco poi i tuoi toni, un militante gay si merita le botte?
io invece vivo a Roma, e qui di casi di violenza se ne vedono tantissimi, trai quali un mio amico vicino paolo seganti ammazzato a coltellate all’inguine e sul sedere… vedi tu.
giovanna, riguardo il mio link se ti riferisci ai banner vedo di molto peggio qui. ogni 3 per 2 mi appare una lardosa con le tette di fuori… quindi il problema non è il sito, per il resto il sito è al livello di una rivistella di adolescenti. e ancora riguardo le immagini, tolte pochissime riviste anche quelle etero sono tutte piene di nudi e foto “forti”. quello non mi sembra assolutamente un sito di militanti ma solo un sito di informazione gay. anche se a dire il vero orami leggo tempi perché ha molte più notizie dal mondo gay tempi che gay.it
Che in una città di tot milioni di abitanti come Roma ci possano essere episodi di violenza contro i gay, non mi stupisce, come non mi stupisce che ci siano episodi di violenza di tanti tipi, per esempio al tifo del calcio o bullismo o alla fede politica o mille altri motivi.
Quello che invece non vedo, e tu mi confermi , è l’emergenza particolare della violenza sui gay.
E me lo confermi sia perché non hai da citare quelle centinaia di vessazioni che fai supporre
( addirittura hai dovuto citare un caso di otto anni fa !, non proprio una emergenza attuale, direi, per quanto sia un caso atroce, come tanti altri omicidi che purtroppo ci sono stati in questi anni a Roma ) e soprattutto perché ormai parecchie volte hai dimostrato chiaramente che volentieri tapperesti la bocca a chi non crede sia opportuno il matrimonio tra uomo e donna, altro che preoccuparsi di fantomatiche continue aggressioni .
Per gay militante non intendo tanto uno che frequenti le associazioni, ma che condivida i messaggi dell’ideologia gay, se li beva tutti e di conseguenza non possa che essere arrabbiato col mondo e con se stesso. E anche, quando dico gay militante, intendo una persona che non mette in gioco se stesso nel confronto e nel dialogo, ma parla per partito preso, per frasi fatte, citando le solite bufale e le solite stupidaggini, tipo quella dei paesi civili con cui mi sembra che hai esordito: un classico ! Ah, l’insulto e l’offesa personale è un must assoluto !
Per quanto riguarda il banner, sul mio comp, quando entro nel sito di Tempi, ci sono pubblicità innocue come quelle della Lufthansa, ma qualcuno ha detto che i banner dipendono dalla navigazione del singolo utente e giusto spesso cerco voli aerei, almeno per viaggiare con la fantasia !
Poi, puoi constatare da solo che su questo sito, e naturalmente sul cartaceo, gli articoli sui gay sono una minoranza della minoranza, ma capisco che trovare qualcosa di controcorrente dopo essersi beccati le lisciate interessatissime e plurigiornaliere di corriere e repubblica , provochi stupore.
Lo stupore di trovare qualcuno che non si arrende al nuovo totalitarismo, da non credere che qualcuno ancora osi dire che i bambini nascono da un uomo e una donna, e hanno come primo diritto e bisogno di crescere con i genitori.
E comunque, ti consiglio sinceramente di leggere anche qualche altro articolo, non hai che l’imbarazzo della scelta, dalle parole autentiche di papa Francesco, a padre Aldo, a Susanna Campus, ai giudizi sulla politica, sull’economia, sulla scienza: ti aprirebbe un pochino quella testolina !
ma come si fanno a dire certe cose? questo titolo è assurdo!
il referendum era riguardo i matrimoni uomo – uomo e donna – donna e non uomo donna, non è che se uno vota contro i matrimoni gay sta votando contro quelli etero, uno perché le due cose non si escludono mutevolmente (possono coesistere) due perché dire “non bianco” non significa dire nero, perché anche “rosso” è non bianco… capite almeno cose così elementari?