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Su Dagospia si scrive: «Giorgia Meloni ha quattro maschere sulla sua scrivania, e le usa tutte ogni giorno per uccellare chi ha davanti: un polimorfismo ben identificato da Politico.eu, che la definì "Camaleonte". Eccola che, gettata la maschera di quando andava a tifare negli Stati Uniti Donald Trump, sbarra gli occhioni a nonno Biden, che le dà i bacetti sulla cofana bionda. Altro giro, altra maschera: rieccola che riscopre sfumature trumpiane, flirtando con il pretoriano squilibrato di Donald, Elon Musk, e dimenticando di essere il presidente di turno del G7 se ne frega di partecipare alla cena per discutere dell’Ucraina organizzata alla Casa Bianca».
Nonostante un certo nervosismo di Giorgia Meloni (che la premier dovrebbe meglio dominare) credo che le sue chance siano alte. Gli antimeloniani isterici francotorinesi sono sempre più sconsolati sotto le macerie del loro sponsor principale, quelli caciaroni romani paiono anche loro abbastanza disperati tanto che rimproverano la Meloni...
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