
Cristiano Ronaldo, Nibali, Hamilton? Lasciate stare, i veri campioni del 2014 sono Cheng, Zhang e Carlsen
Il 2014 non è stato soltanto l’anno della “décima” Champions League vinta dal Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Carlo Ancelotti. Né tantomeno quello del mondiale brasiliano dominato in lungo e in largo dalla Germania di Manuel Neur e Philipp Lahm. Lewis Hamilton e Marc Marquez hanno bissato i rispettivi mondiali di Formula Uno e Motogp, è vero. Tutti i giornali ne hanno parlato, così come hanno raccontato il successo dell’italiano Vincenzo Nibali al Tour De France. In pochi, però, avrete letto delle gesta di Cheng Long, Zhang Jike e Magnus Carlsen. A meno che non siate appassionati viscerali di badminton, ping-pong o scacchi.
ASCESA DI CHENG LONG. Pochi lo ricorderanno, ma il badminton è disciplina olimpionica dal 1992 e quest’anno è stato l’anno di Cheng Long. Il venticinquenne cinese, infatti, ha sconfitto il quasi omonimo malese Lee Chong Wei ai campionati mondiali di Copenaghen, aggiudicandosi la medaglia d’oro. Chong Wei, oltretutto, è appena incappato in una squalifica per doping e ancora non si sa quando ci sarà la rivincita contro Long. Ma il match, di cui qui sotto potete apprezzare uno dei momenti più entusiasmanti, ha emozionato tutti gli appassionati del “volano”, disciplina che si pratica in tutto il mondo da ormai tremila anni.
CINA DEL PING-PONG. Pure nel tennis tavolo, anch’esso disciplina olimpionica, che i profani conoscono con il nome di “ping-pong”, è stato l’anno della Cina. In una combattutissima finale tutta cinese, giocata per di più in casa a Shanghai, il giovane Zhang Jike ha sconfitto, in rimonta, il connazionale e coetaneo Ma Long per 4 set a 3. Qui sotto i dieci tiratissimi minuti di un match che ben testimonia l’elevato contenuto tecnico raggiunto dalla scuola cinese di tennis tavolo.
SCACCHI TRA TITANI. Attraversiamo l’Asia e fermiamoci, questa volta, in Russia, nel territorio del Krasnodar, più precisamente a Sochi. Dove non solo la pattinatrice Karolina Kostner si è aggiudicata il bronzo olimpico, l’ennesimo di una folgorante carriera sul ghiaccio, ma il numero uno mondiale degli scacchi, il ventiquattrenne norvegese Magnus Carlsen, ha difeso il titolo contro l’indiano Viswanathan Anand. Al più blasonato “pentacampeao” di Chennai, infatti, Carlsen aveva soffiato lo scettro già l’anno prima e quest’anno, a novembre, l’ha saputo conservare. Buona parte dei meriti, probabilmente, è dovuta all’intenso allenamento condotto, tra partitelle a calcetto, qualche tuffo e rapidissime sfide a scacchi, sulle spiagge dell’Oman, dove si è allenato in primavera per un torneo.
SFIDA A FRECCETTE. Comincia proprio in questi giorni a tenere col fiato sospeso il mondo dello sport la grande sfida delle freccette. Sbagliereste a pensare che si tratti di un semplice gioco da bar; il campionato mondiale 2015, infatti, mette in palio un monte premi da centinaia di migliaia di euro ed è seguito da fiumi di fan. Non si concluderà, però, prima di gennaio 2015. E chissà se il carismatico olandese Michael van Gerwen, campione in carica, saprà difendere il titolo dagli assalti del “toro inglese” Terry Jenkins e del variopinto “punk” scozzese Peter Wright, che l’anno scorso ha saputo tenergli testa fino all’ultimo. Ecco i tiri decisivi, prima dell’ovazione del pubblico per van Gerwen.
I SIGNORI DELLE FRECCE. Cresce, infine, l’attesa per Copenaghen 2015, quando l’arciera danese Maja Jager, campionessa in carica, proverà a difendere il titolo mondiale femminile di tiro con l’arco dopo averlo conquistato nel 2013. I mondiali di tiro con l’arco si tengono soltanto una volta ogni due anni e a farla da padroni sono, da un po’ di tempo, i sudcoreani. Motivo per cui la Jager ha deciso di trasferirsi proprio in Corea del Sud, dove apprenderà i segreti della balistica dal “signore delle frecce” Kim Hyung Tak. Uno dei migliori allenatori del globo alla corte del quale Maja sta già lavorando sodo, come si può vedere in questo video
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